10 gennaio 2010

Conferenza Stampa di Fine Anno (1)

Propongo tra oggi e domani i contenuti della Conferenza stampa di fine anno, svoltasi il 28 dicembre, così come li ho raccontati sul Corriere della Valle del 31 dicembre. Chi fosse interessato alla lettura del rapporto della Giunta regionale clicchi qui. L'attività del Consiglio regionale invece si trova qui.

L'attività del Consiglio: alcuni numeri
Ventidue adunanze per un totale di 59 sedute – fra le quali quella europea e quella del 60° anniversario del Consiglio Valle – per una durata complessiva di 226 ore, mentre la durata media di ogni adunanza è stata pari a 9 ore e 50 minuti. Sono questi alcuni dei numeri attraverso i quali il Presidente del Consiglio Alberto Cerise, lunedì, in occasione della conferenza stampa di fine anno, ha illustrato l’attività del Consiglio regionale. L’assemblea in ogni adunanza ha trattato in media 29 oggetti. 58 gli atti legislativi (50 disegni di legge e 8 proposte di legge), mentre l’attività deliberativa ha visto 84 atti discussi tra mozioni, ordini del giorno, risoluzioni e atti vari. «L’attività ispettiva – ha aggiunto Cerise – mostra, anch’essa, un ampio confronto dialettico sui temi di maggior interesse della comunità. In particolare, sono state 113 le interrogazioni, 16 quelle a risposta immediata e 265 le interpellanze: 178 al Presidente della Regione, 78 all’Assessore alla sanità e 70 all’Assessore alle Opere Pubbliche». Per la prima volta il rapport d’activité presenta anche un capitolo dedicato alla dialettica politica vale a dire un intervento di ciascun gruppo politico rappresentato in Consiglio Valle. «Questo a dimostrazione – ha sottolineato il Presidente – della pluralità dell’azione dell’assemblea regionale, in un confronto, a volte anche acceso nella diversità delle opinioni che la compongono, ma sempre improntato al massimo rispetto dei ruoli e delle responsabilità che ogni forza politica, di maggioranza o di opposizione, ha il dovere di esercitare in rappresentanza». Concludendo il Presidente Cerise ha sottolineato come «Le Conseil de la Vallée, en tant que coeur historique de la démocratie dans notre région, doit être le dépositaire de comportements et d'attitudes qui vont dans la direction de concilier les différends, de promouvoir la dignité de la personne et de la liberté, de valoriser le développement de l'individu, de rechercher des chemins pour que les citoyens puissent non seulement résoudre leurs problèmes, mais plutôt réaliser leurs rêves. La pluralité des opinions représentées au sein du Conseil est l'élément unificateur - une sorte de fertilisant - pour alimenter le terrain de la démocratie par le débat et la dialectique; cette pluralité ne doit donc pas être perçue comme un terrain de conflits étant une fin en soi».

La parola alla Giunta: le misure anticrisi
L’Assessore al Bilancio, Finanze e Patrimonio Claudio Lavoyer è stato il primo della Giunta ad intervenire
e ha ricordato l’impegno del Governo regionale predisporre per il 2009 e per il 2010 dei pacchetti anticrisi
mirati ad attutire l’effetto della difficile congiuntura economica sulla Valle d’Aosta. «Attraverso la costituzione di un comitato di monitoraggio della crisi, - ha precisato l’assessore - i contatti con le società bancarie e una lunga serie di confronti con le categorie sociali, le forze produttive e le associazioni di volontariato, abbiamo cercato di trovare e istituire strumenti concreti ed efficaci di analisi ed elaborazione di idee, che sono confluiti nella prima legge del 2009. Misure regionali straordinarie ed urgenti in funzione anticrisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese, e alle sue successive applicazioni. Strumenti che si sono resi ancora più efficaci perché frutto di una concertazione. Ed è su questo indirizzo di condivisione che stiamo predisponendo un’altra legge a sostegno dell’economia, consapevoli del fatto che la crisi sarà percepibile anche nel prossimo anno, ma consci che l’aiuto dell’Amministrazione potrà essere importante per il tessuto sociale e imprenditoriale della nostra regione».

Maggiore equità
L’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Albert Lanièce ha posto come impegno centrale del suo
assessorato il garantire sempre maggiore equità nella salute e nel benessere sociale migliorando anche la
qualità dei servizi. «Ma la ricerca di una migliore qualità delle cure mediche – ha spiegato nel rapporto che illustra l’attività della Giunta regionale - ci porterà anche a riorganizzare le funzioni ospedaliere e territoriali relative alle cure palliative, al controllo del dolore, in tutte le fasi della malattia, specie in quelle avanzate  e terminali, in cui la persona ha diritto a ricevere accoglienza, professionalità e umanità insieme alla sua famiglia, proteggendo da ulteriore dolore fisico e psicologico il percorso di fine vita. Sarà garantita in questa situazione di particolare fragilità una presa in carico globale, realizzata attraverso una rete di servizi e attività strettamente coordinate e interconnesse, volte a garantire continuità d’assistenza al malato, dalla struttura ospedaliera al suo domicilio; in questo contesto prenderà l’avvio l’attività dell’Hospice regionale».

Addio Buoni benzina
L’Assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret è inevitabilmente partito nel suo sguardo sul 2009 dall’addio ai buoni di benzina. «Si tratta di un epilogo annunciato già da anni, - ha spiegato - anche se questa non è una rinuncia da parte nostra, ma un’imposizione comunitaria iniqua, che subiamo e contro la quale a nulla sono valse le reiterate richieste ed i ripetuti tentativi per poter conservare una misura che tutti noi abbiamo visto presente, da sempre, nelle nostre vite». Pastoret ha pure ricordato come «Nel campo dell’energia sono state introdotte significative novità sia per quanto riguarda la semplificazione amministrativa, sia per quanto riguarda l’adeguamento di alcune importanti leggi del settore, con lo scopo di sostenere il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili». (continua)

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