Calo contenuto sul fronte delle presenze tra novembre e dicembre (-2,82%), un gennaio più critico dove si avverte soprattutto la scarsa presenza di turisti stranieri e un febbraio più tonico dove molti non mancano di sottolineare il ritorno degli inglesi. «Alcuni albergatori - commenta Silvana Perucca, presidente dell’Adava - mi hanno detto che sulle piste in questi giorni ci sono un migliaio di inglesi a La Thuile e circa 600 a Pila, tutti arrivati con Interski». Un ritorno a poco più di un anno esatto dal momento più nero della crisi mondiale che sulle terre britanniche, city in testa, vera capitale dell’economia finanziaria e, potremmo dire, virtuale, si è abbattuta con una durezza inusitata assottigliando il numero di chi poteva concedersi una settimana bianca ai piedi del Monte Bianco.
Leggendo i dati più nel dettaglio le presenze complessive sono calate da 310.059 a 301.288 con una diminuzione piuttosto sensibile di quelle straniere, da 81.157 a 71.586 (-11,80%), e un quasi impercettibile saldo positivo per quelle italiane, cresciute da 228.892 a 229.072 (0,08%). Con un occhio sul territorio le migliori performances le fa registrare l’area di Courmayeur (+5,31%), le due Gressoney (6,06), Cogne (5,1) e, anche se si tratta di numeri complessivi più contenuti, la zona del Gran San Bernardo (+15,39%). I cali più vistosi sono Villeneuve (-16,4%) e La Thuile (-13,76).
Scorrendo i dati verrebbe da pensare ad un ritorno in Valle d’Aosta del turista italiano, ma Corrado Neyroz, titolare dell’Hermitage di Breuil Cervinia, sottolinea come in realtà questo non sia mai venuto meno. «Le richieste - osserva l’albergatore che con la sua struttura ha da pochi mesi ottenuto la quinta stella - c’erano già prima, ma siccome il turista straniero prenotava con largo anticipo spesso trovare una stanza d’albergo libera nel fine settimana, soprattutto in certi periodi era impossibile». L’offerta comunque con la crisi si è fatta più low cost anche ai piedi del Cervino e questo, forse, ha un po contribuito a riportare sulle piste qualche turista tricolore. «Il Consorzio ha semplicemente ampliato i periodi dell’offerta “6+1 =6”, cioè un giorno gratuito per chi prenota tutta la settimana».
Se gennaio ha lasciato qualche ombra sui ricavi, con molti turisti nel weekend e pochissime presenze su settimana, febbraio sembra promettere un buon recupero di stagione su tutto il territorio regionale. Lo confermano sia Leo Garin, titolare dell’Auberge de la Maison di Courmayeur, che Piero Roullet, padrone di casa del Bellevue di Cogne. «In questi giorni - dice Roullet - siamo pieni anche grazie alla clientela straniera che sceglie di fare le vacanze in questo periodo perché in molti stati europei le scuole sono chiuse. Diversamente riempire l’albergo nei giorni infrasettimanali è sempre più difficile».
Sulla stessa lunghezza d’onda Anna Maria Corsico, titolare del Romantik Hotel Jolanda Sport di Gressoney La Trinité. «La stagione - commenta l’albergatrice - è partita bene già a dicembre. Gennaio è stato sui livelli dell’anno scorso e febbraio e marzo si presentano sotto buone prospettive. Un risultato ottenuto sostanzialmente senza attuare nuove strategie promozionali, ma ricorrendo a quelle già messe in campo negli anni scorsi. Per allungare la stagione ad esempio nei nostri pacchetti gli impianti di risalita sono gratis».
Qualche novità si registra a livello regionale. L’amministrazione regionale in collaborazione con la Camera di commercio valdostana ha realizzato un portale di commercializzazione dei pacchetti e delle proposte turistiche della Valle d'Aosta. Il sito - ribattezzato www.buyinvda.com - nasce per consentire al sistema turistico valdostano di proporsi sul mercato, alle fiere come sul web, in modo unitario e con prodotti pronti all'acquisto. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 24 febbraio 2010)
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