Aiutare le persone che versano in transitorie difficoltà finanziarie, contrastare il debito illecito, favorire la nascita di microimprese a conduzione familiare, risanare e supportare l’economia delle famiglie in stato di bisogno e promuovere la diffusione di una cultura all’educazione e alla rieducazione alla spesa. Sono
questi gli obiettivi dello Sportello della Solidarietà, progetto di microcredito promosso dalla Bcc Valdostana
in collaborazione con la Fondazione Opere Caritas locale. L’iniziativa è stata presentata martedì, presso
la sede aostana dell’istituto di credito dal Presidente Martino Cossard e dal direttore della Caritas diocesana don Aldo Armellin. «Ci è sembrato giusto – spiega don Armellin - dare il nostro supporto ad una iniziativa di finanza etica che garantisce un aiuto alle persone in grado di restituire loro dignità. Le persone sono invitate a riprendere in mano la loro vita. Siamo anche convinti che trattandosi di un prestito e non di una beneficenza potremmo essere contattati da persone in difficoltà che fino ad ora non se la sono sentita di avvicinarsi ai nostri servizi». Una centralità della persona ribadita anche da Cossard per il quale la Bcc, ancora una volta, con questa iniziativa vuole mettere in evidenza la sua vicinanza al territorio. «Da tempo – commenta – come istituto volevamo avviare una iniziativa di Microcredito, ma avevamo bisogno di un ente in grado di valutare le necessità e la moralità dei soggetti. Lo abbiamo trovato nella Caritas».
Il servizio
Concretamente si tratta di un fondo di rotazione di 250mila euro. I prestiti concessi possono arrivare fino
ad un importo massimo di 5mila euro (minimo 500,00). La durata del finanziamento è fino a 5 anni
(con un massimo di 12 mesi di preammortamento). Il Tasso è variabile indicizzato sul Tasso BCE senza maggiorazione di spread. La periodicità del rimborso è mensile o trimestrale. Le spese di istruttoria, di incasso rate e la penale di estinzione anticipata è pari a zero. Gli interessi di mora non sono applicati. La validità delle condizioni è sino al 31 dicembre 2011.
Come si accede
Le richieste vanno presentate presso la sede Caritas di Gressan che si occupa di raccogliere la documentazione necessaria e dell’istruttoria della pratica. Ottenuto il benestare dalla Caritas la pratica viene inviata alla Banca che, espletati alcuni controlli sulla onorabilità del richiedente, provvederà ad erogare il finanziamento mettendo a disposizione la somma concessa con accredito in conto corrente, se presente, oppure in contanti.
Per ulteriori informazioni
Fondazione Opere Caritas – Regione Tzamberlet, 12F, Gressan – tel 0165-239604 – e-mail: magazzino.cvaritasmail.com. Oppure sul sito della Bcc.
La polemica
E' di dominio pubblica la dura critica sull'iniziativa sollevata dal Presidente della Giunta Augusto Rollandin. Critica che mi ha davvero colto di sorpresa. Per conoscerne meglio i contenuti leggetevi l'Ansa. Io mi permetto soltanto una breve annotazione personale: credo che simile iniziative avviate direttamente da quella che si è soliti chiamare «società civile», senza per forza coinvolgere l'amministrazione regionale, dovrebbero essere indicate ad esempio e non descritte come «pagine non belle». Mi piacerebbe che altri si esprimessero sulla questione.
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
2 commenti:
A proposito di reazioni ecco il comunicato del Partito Democratico sull'argomento.
A PROPOSITO DI MICROCREDITO…….
Stupiscono le dichiarazioni di ieri del Presidente Rollandin riguardanti la bella iniziativa della Banca di Credito Cooperativo della Valle d’Aosta e della Caritas di istituire un fondo per l’erogazione di microcredito alle famiglie e alle imprese in difficoltà.
A nostro modo di vedere BCC e Caritas dovrebbero essere ringraziate e indicate ad esempio per essersi assunte volontariamente una responsabilità pubblica come quella dell’aiuto e del sostegno in una fase di difficoltà come questa.
Autonomia significa anche sostenere e promuovere l’autonomia del civile, l’idea e la pratica che l’istituzione pubblica deve essere di sostegno e mai di freno o di censura alla libera iniziativa.
Coordinarsi con gli strumenti in campo quali la legge sul microcredito approvata recentemente dal Consiglio regionale è cosa buona ma, pensiamo, sia compito della Regione promuovere questo coordinamento facendo in modo che le iniziative del Terzo settore siano sostenute e promosse e mai assorbite o fagocitate.
Eppoi, suvvia, non può il Presidente della Regione dire che questa iniziativa lo ha colto di sorpresa. Durante l’iter dell’esame della legge regionale sul microcredito nella Commissione consiliare, le associazioni invitate (Caritas, Fondazione comunitaria, Centro di Servizio per il Volontariato) hanno manifestato tutte la loro piena disponibilità ad un coinvolgimento più diretto, evidenziato perplessità sulla rigidità della legge stessa e facendo esplicito riferimento ad un coinvolgimento della BCC, anche attraverso una specifica proposta di emendamento non accolta dalla maggioranza.
Proprio questa disponibilità è stata anche oggetto dell’intervento sul disegno di legge in Consiglio regionale del Consigliere del PD Gianni Rigo che ha detto “Accanto alla iniziativa sul credito sociale, avremmo visto con favore da parte della Regione la promozione di una rete di solidarietà nel territorio tra le associazioni, gli istituti di credito più sensibili, penso alla banche di credito cooperativo, la Caritas, la fondazione, le parrocchie e ogni altro soggetto che agisce nell’ambito sociale”.
Tutti segnali questi che se raccolti potevano permettere al Presidente di non stupirsi oggi dell’iniziativa assunta dalla Caritas e dalla BCC.
Il comunicato dell'Alpe
LA SOLIDARIETÀ NON È MONOPOLIO
DEL GOVERNO REGIONALE
“Il Governo regionale non può e non deve pretendere di avere il monopolio sulla solidarietà” commenta seccamente Albert Chatrian, consigliere del gruppo 'ALPE', in riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Regione il quale, come risulta dai diversi organi di stampa, pare non aver accolto con entusiasmo l'iniziativa congiunta della Banca di Credito Cooperativo Valdostana e della Caritas diocesana, esprimendo il proprio “disappunto per il mancato coinvolgimento della Regione”.
“A tre mesi dall'approvazione della Legge regionale n. 52/2009 per l'accesso al credito sociale - sottolinea Chatrian - si registra soltanto la consueta lentezza da parte dell'Amministrazione che, invece, con questa deliberazione avrebbe dovuto andare incontro, in maniera rapida e snella, ai bisogni dei cittadini in difficoltà. Invece, la rigidità burocratica sta rallentando, se non bloccando, una risposta che si è voluta dare a un momento di forte crisi economica e che reclama necessariamente l'azione opposta. Il nostro gruppo ha sempre apprezzato e condiviso le finalità di questa legge ma, allo stesso tempo, sin dall'inizio, ha palesato più volte la propria preoccupazione al riguardo.”
“Già venerdì scorso (12 marzo), in considerazione dell'accordo tra la BCC e la Caritas per un prestito definito 'microcredito' - puntualizza il consigliere di ALPE - abbiamo depositato un'interpellanza allo scopo di sapere perché, a oggi, non è ancora stata approvata la convenzione con la Finaosta S.p.A., necessaria alla gestione del Fondo e quindi mancante dell'autorizzazione a poter stipulare accordi con istituti di credito, e per conoscere qual è la tempistica pianificata per la sua approvazione, quella per i successivi adempimenti e quando concretamente i relativi prestiti potranno essere erogati ai cittadini.”
“Ma soprattutto - conclude Chatrian - non si può non accogliere un'iniziativa di solidarietà libera, volta soltanto a venire incontro a chi è in difficoltà e che si sta rivelando più celere e concreta rispetto a quanto promesso dal Governo che si sta ancora accingendo a delineare le linee guida per l'attuazione della legge. Forse è questa la pagina non bella. ”
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