1 aprile 2010

Commercio: Calano i Piccoli Esercizi e Cresce la Grande Distribuzione

Il Gros Cidac nel 2009 ha registrato ricavi pari a 87 milioni di euro
Cala la propensione ad aprire nuove attività e si consolida il saldo negativo fra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni. Nel 2009 a fronte di 133 nuovi esercizi commerciali, il dato più basso dell’ultimo quadriennio, Movimprese registra 196 chiusure su uno stock di 2335. Inoltre in Valle d’Aosta, trend consolidato in tutto il Nord Ovest, ma meno evidente nel resto d’Italia, la grande distribuzione organizzata con i suoi 1012 addetti e 39.173 metri quadri di superficie di vendita (2 ipermercati, 14 supermercati alimentari, 7 grandi magazzini e 19 minimercati) avanza a spese degli altri esercizi commerciali.

«E’ un dato di fatto – spiega Giuseppe Sagaria, vicepresidente di Ascom-Confcommercio - i piccoli esercizi sono in difficoltà, mentre c’è una vera e propria corsa alla grande distribuzione. Nel 2010 Conad aprirà un nuovo punto vendita. Si tratta di un supermercato alimentare di 1500 metri quadri a Saint-Christophe, praticamente alle porte di Aosta». Una percezione suffragata anche dai numeri ufficiali. Nel 2008, in base agli ultimi dati messi a disposizione dall’Osservatorio nazionale del Commercio, la Gdo è passata dai 326 milioni di fatturati del 2007 ai 331 del 2008, strada inversa per gli altri esercizi che da 390 sono calati a 383. Un travaso quasi perfetto, segno che, comunque, i consumi non sono diminuiti, ma semplicemente si sono modificati. Nel 2009 il trend si conferma in virtù della netta performance dell’ipermercato Gros Cidac.

Il brand regionale, guidato da un azionariato tutto valdostano, ha festeggiato i suoi primi sessant’anni di vita con una quota record di ricavi pari a 87 milioni (+3,5% rispetto all’anno precedente) tanto da risultare il sesto punto vendita su tutto il territorio nazionale con un penetrazione del 43% del mercato alimentare valdostano. «Va fatto rilevare – osserva Chiara Celesia, 36 anni, terza generazione ad affacciarsi sul ponte di comando del Gros Cidac in qualità di responsabile degli acquisti -, che il target della nostra clientela è caratterizzato da possibilità economiche medio-superiori, questo fa sì che siano più sensibili alla variabile qualità del servizio offerto piuttosto che a quella del prezzo».

Per aiutare il settore l’Assessore al Commercio Aurelio Marguerettaz, in aggiunta alle misure anti-crisi varate dalla Giunta a favore di tutti i comparti produttivi, ha provveduto a far modificare alcune disposizioni di attuazione della l.r. 19/2001 «Interventi regionali a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali». In particolare è stata incrementata l’intensità dell’aiuto pubblico (dal 15% al 20% per le piccole e dal 7,5% al 10% per le medie) per le domande di agevolazione effettuate ai sensi del regime PMI alternativo al regime de minimis in cui l’intensità dell’aiuto è normalmente del 30%. «Tale iniziativa – spiegano in assessorato - ha generato vantaggi soprattutto sui mutui che nella totalità dei casi sono stati concessi ad un tasso agevolato dell’1% fisso». E’ stata poi agevolata la nascita di nuove imprese create da giovani le quali hanno potuto beneficiare di contributi in conto capitale nella misura del 40% della spesa ammessa, ampliata la platea dei soggetti beneficiari delle agevolazioni e sono stati semplificati i procedimenti di concessione delle agevolazioni previste dalla legge.

Per Luciano Scarlatta, presidente di Confesercenti, le misure anticrisi hanno aiutato indubbiamente il settore. «Purtroppo – conclude – non ha invece avuto gli esiti sperati l’iniziativa “Io Centro”, messa in campo dall’amministrazione comunale di Aosta, mirata a garantire in alcuni negozi convenzionati degli sconti nell'ultima settimana di ogni mese». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 30 marzo 2010)

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