Alcuni osservatori economici valdostani segnalano una scenario ancora tormentato.
Osservatorio sul Credito
Ieri lo Speciale Osservatorio regionale sul Credito ha spiegato come dall’analisi dei dati, si confermi una contrazione del PIL, in termini reali, di circa il -5% rispetto all’anno precedente, valore che non si discosta da quello medio italiano, con un aggiornamento previsionale che, tuttavia, indica una moderata ripresa nel 2010 (+ 0,3%).
Sul versante dell’occupazione, tra il 2008 e il 2009 si è registrato un calo dello 0,9%, più contenuto rispetto al dato nazionale (-1,6%) e a quello dell’area Nord-ovest (-1,2%). Il tasso di disoccupazione cresce, tra il 2008 e il 2009, di 1,1 punti percentuali in Valle d’Aosta, così come risultano in contrazione le assunzioni rilevate dai centri per l’impiego (-6,2%).
Per quanto riguarda il ricorso agli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione guadagni è cresciuta del 91,7% per circa 2.180 mila ore autorizzate. I dati, peraltro, segnalano un rallentamento considerevole del ricorso alla CIG nel primo trimestre 2010 (-46%).
Rispetto al tessuto produttivo, in base ai dati del 2009, a fronte di 841 iscrizioni di aziende extra-agricole, si sono verificate 945 cancellazioni.
La previsionale di Confindustria Valle d'Aosta
Oggi tocca, invece a Confindustria Valle d'Aosta presentare i risultati del secondo trimestre 2010 attraverso la consueta indagine previsionale trimestrale. Non si tratta di dati particolarmente confortanti. Biosgna nacora attendere.
«Il termometro che indica il tempo dell’attuale fase economica porta ancora il segno meno. - si legge in una nota diffusa oggi - E' quanto emerge dalla prima lettura dei risultati previsionali del secondo trimestre 2010 dell'indagine previsionale trimestrale di Confindustria Valle d’Aosta».
Nel primo trimestre 2010 aumenta sensibilmente il numero delle imprese che sostiene di avere un carnet ordini inferiore ad un mese di produzione (20% degli intervistati). Il tasso di utilizzo degli impianti scende di qualche punto e si attesta intorno al 65%. L’incertezza delle prospettive incide sugli investimenti, solo il 6% delle imprese intende aumentare quelli programmati. La liquidità peggiora, quasi il 50% degli intervistati lamenta ritardi negli incassi. I tempi medi di pagamento nel settore privato sono di circa 90 giorni, con punte di 120 – 130 giorni.
L’evoluzione a breve
Le prospettive, tuttavia, nel breve periodo non sono invece negative. «Il saldo - sottolinea Monica Pirovano, Presidente di Confindustria Valle d'Aosta - fra ottimisti e pessimisti per i prossimi tre mesi torna a salire su valori positivi per i principali indicatori (produzione e domanda totale e estera), dopo diversi trimestri negativi. Il miglioramento delle attese sembra consolidarsi, ma il comparto industriale continua a ‘soffrire’ a causa delle difficoltà della congiuntura nazionale e internazionale». «Si tratta di indicatori positivi - conclude Pirovano - che andranno valutati nei prossimi mesi per misurare la loro consistenza, tenuto conto che le previsioni per il 2010 restano caute».
La leggera ripresa della produzione non ha ancora effetti apprezzabili sull’occupazione che resta su valori negativi. L’andamento della cassa integrazione è speculare e coerente con l’andamento della produzione ed è previsto un minore ricorso a questo ammortizzatore sociale. Il comparto manifatturiero è il più dinamico, si prevedono, infatti, aumenti di produzione, nuovi ordini totali e ordini export, mentre i servizi non prevedono miglioramenti. Nonostante ciò, la debolezza della congiuntura e l’appesantimento della situazione finanziaria frenano l’attività di investimento che rimane attestata su livelli decisamente bassi.
Dall’analisi generale al dettaglio
La produzione è in recupero rispetto al trimestre precedente del saldo ottimisti-pessimisti di oltre dieci punti percentuali (6,67% rispetto a -3,57% registrato nel primo trimestre 2010 e -6,06% nello stesso periodo dello scorso anno). Sempre rispetto al trimestre precedente il saldo ottimisti-pessimisti sale di oltre 13 punti
relativamente alle previsioni di nuovi ordini. Anche le previsioni degli ordini export sono con il segno positivo, la percentuale delle imprese che prevede un aumento è il 38% (diciotto punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente).
In campo occupazionale il saldo, sebbene ancora di segno negativo (- 3,13%) evidenzia una ulteriore attenuazione della caduta (-9,68% nel trimestre precedente). Continua il decremento del ricorso all’istituto della Cassa Integrazione Guadagni. La percentuale delle imprese che dichiara di dover far ricorso alla Cassa Integrazioni Guadagni è il 17% (il 23% nel trimestre precedente) e riguarda prevalentemente il manifatturiero.
Nell’ultimo trimestre il grado di utilizzazione degli impianti resta stabile, su livelli inferiori al 70% (dal 68,25% del trimestre precedente al 65% attuale).
Salgono, per il 20% delle imprese intervistate, di oltre sei punti percentuali gli ordini inferiori ad un mese, erano pari al 13,79% nel trimestre precedente. Nel settore manifatturiero la percentuale è del 26,32%. Scendono di circa quattro punti percentuali gli ordini da uno a tre mesi (dal 31,03% del trimestre precedente al 26,67% dell’attuale, al 41,94% del 2° trimestre 2009).
Relativamente ai programmi di investimento solo il 16% delle imprese dichiara l’intenzione di sviluppare programmi per nuovi interventi nei prossimi 12 mesi, era pari al 19% nel trimestre precedente, il 24% nell’analogo periodo del 2009.
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