9 dicembre 2010

Frutticoltura: In Olanda si fa Ricerca per dare un Futuro alla Mela Renetta Valdostana

In un laboratorio di ricerche olandese sono impegnati  a recuperare e risanare definitivamente un antico clone autoctono di Renetta Canada dal quale dipende molto del futuro di quella che da sempre è la più nota tipologia di mela valdostana.

Il progetto di ricerca è il risultato di una convenzione sottoscritta da circa un anno dall’Institut agricole régional di Aosta, dalla Cofruits di Saint-Pierre, cooperativa che raccoglie oltre il 50% dei produttori ortofrutticoli professionisti valdostani, e il vivaio Huber Baumschulen di Terzano Bolzano (Bz). 

E’ stato quest’ultimo soggetto, incaricato di attuare i controlli sanitari sui cloni e di provvedere alla loro esclusiva moltiplicazione, ad aprire il canale olandese, facendo entrare in scena il Naktuinbouw, cioè l’Istituto di controllo olandese per l’orticoltura. Il Centro da tempo si propone di condurre attività di ricerca ad un livello di qualità elevato pur garantendo costi accettabili a sostegno principalmente del sistema agricolo olandese, tanto da essere oggi ritenuto una struttura di ricerca molto potente all’interno dell’Unione europea. 

Un impegno di spesa minimo (circa 5mila euro all’anno) ma che può aprire significativi scenari per la realtà valdostana. «Molti produttori stanno abbandonando la renetta – spiega il presidente di Cofruits Attilio Fassin – perché presenta problemi sia sul fronte della coltivazione che della conservazione. Il clone su cui, invece, stiamo lavorando, pur dovendo essere risanato e certificato virus-esente, presenta caratteristiche migliori in termini di resa e potrebbe invogliare numerosi produttori ad invertire questo trend  negativo. La renetta attualmente rappresenta soltanto il 20% della nostra produzione, ma la domanda è sicuramente maggiore, soprattutto in tempi, come gli attuali, in cui la biodiversità è particolarmente apprezzata». 

Un interesse confermato dall’esperienza di Augusta, marchio realizzato per consentire ai consumatori di individuare facilmente le mele prodotte dalle aziende agricola Saint Grat di Ivo Viérin e Fabrizio Bisson, entrambe di Gressan, che con i loro 4000 quintali sono la più grande realtà privata della piccola regione autonoma, secondi soltanto alla Cofruits che nel corso del 2010 ha commercializzato circa 12mila quintali di mele a fronte di una produzione regionale stimata  intorno ai 35mila (di cui circa 5mila destinate all’autoconsumo).  

«Noi produciamo principalmente renetta e golden delicious – spiega Viérin – e riusciamo a piazzare una buona parte delle nostre mele sul territorio regionale. Come Saint Grat in particolare vendiamo il 50% a Cidac e Conad e il restante 50% a privati». «E’ vero che la renetta dà grosse sofferenze a chi la coltiva – prosegue Viérin - ma è indubbiamente la mela preferita da chi abita in questa regione. Inoltre quando si produce in montagna diversificare e puntare sulla qualità è obbligatorio. ll particolare microclima che caratterizza la Valle d'Aosta con estati secche e soleggiate favorisce un eccellente maturazione delle mele senza particolari rischi di malattie e permette l'ottenimento di un prodotto sano con un alto grado di zuccherina e di vitamine. La buona esposizione al sole contribuisce alla colorazione tipica della mela di montagna ed al suo aroma intenso e gradevole». «Avere rese diverse dalle nostre – conclude il frutticoltore - vuole dire semplicemente terreni piatti. Ipotizzare poi di comprare nuovi terreni  attualmente è impossibile in quanto i prezzi sono assolutamente proibitivi. Nessuno si mette a trattare per meno di 20 euro al metro quadro». 

Ma quali sono i numeri economici del settore? Il giro di affari complessivo della frutticoltura valdostana si aggira intorno ai 4 milioni di cui però soltanto il 50% rimane nelle tasche dei 200 produttori valdostani cosiddetti professionisti, cui si aggiunge un altro centinaio che coltivano mele esclusivamente per il consumo familiare, mentre il restante va alla rete distributiva. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest dell'8 dicembre)

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