«Sono dati sicuramente positivi – commenta Dario Ceccarelli dell’Osservatorio Economico e sociale della Regione Autonoma Valle d’Aosta – ma quando si analizzano i dati valdostani non bisogna dimenticare quanto sia significativo il peso della Cogne Acciai Speciali sulle statistiche regionali. Di conseguenza a crolli percentuali consistenti corrispondono risalite altrettanto importanti».
In effetti se l’azienda siderurgica con i suoi oltre 1000 dipendenti (un unicum in una Valle caratterizzata da un altissimo numero di microimprese) via via nel corso dell’anno ha diminuito il ricorso agli ammortizzatori sociali tanto da annunciare a fine anno la definitiva chiusura della cassa integrazione, rimangono ancora dei settori dove la ripresa si fa attendere.
Riccardo Monzeglio, segretario generale della Cisl, invita perciò alla cautela «Sicuramente sul dato positivo si riflette la riprese del settore siderurgico. Purtroppo la situazione delle industrie nella bassa valle permane critica, unita ad un settore edile dove l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è in parte fisiologico e in parte dovuto alla crisi economica che sta fortemente penalizzando il settore delle costruzioni». Per Monzeglio il tessuto imprenditoriale rimane debole. «Anche l’anno scorso – precisa – c’erano state alcune avvisaglie di ripresa e poi in primavera la situazione è tornata critica. Intorno a noi la crisi c’è ancora. Basta guardare alla vicina area canavesana. E’ impensabile credere che noi non si paghi il prezzo di una congiuntura così negativa. La pubblica amministrazione deve continuare a rimanere vigile».
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