24 febbraio 2011

Trafori: Aumentano Transiti e Ricavi

Il traffico pesante torna a crescere nei trafori valdostani (e così pure i ricavi delle società), primo segno di una ripresa economica che, seppure lenta, comincia a dare qualche segnale di risveglio. Se, sul confine elvetico, il Traforo del Gran San Bernardo, gestito sul fronte italiano dalla Sitrasb (65,5% Regione Valle d’Aosta e 36,5% Sav) a fronte di una crescita complessiva dell’1,08% (da 579.043 a 585.281 veicoli) vede i camions aumentare del 4,12% (da 45.167 a 47.027, risultato ancora distante però dai 57.328 del 2008); lungo il versante francese il Tunnel del Monte Bianco vede un aumento del traffico pesante a doppia cifra con un +10,3 (dai 518.258 del 2009 ai 571.535 del 2010) e una crescita complessiva dei passaggi del 4,2%, praticamente di un soffio il secondo risultato dell’ultimo decennio.

 Per il Geie, il gruppo di interesse europeo che gestisce il traforo che collega Italia e Francia, è già tempo di bilanci in quanto il tradizionale documento contabile che fotografa per gli azionisti l’operato della dirigenza è già stato approvato dal Consiglio di Sorveglianza il 15 febbraio. I ricavi da pedaggio registrati complessivamente nel 2010 – spiegano al Geie - ammontano a 110,8 milioni di euro e sono in aumento del 14,0% (+13,6 milioni di euro) rispetto al 2009, anno in cui vi era stata una notevole flessione di introiti correlata allo sfavorevole andamento della congiuntura economica.

Per i vertici aziendali la ripresa del 2010 è da ascrivere principalmente all'aumento del traffico pesante, che ha generato maggiori introiti per 9,2 milioni di euro. L'aumento del traffico di veicoli leggeri ha generato invece circa 0,8 milioni di euro di ricavi supplementari. Non va poi dimentica che dal 1° gennaio 2010 le tariffe erano state aggiornate in base al tasso di inflazione maturato nel periodo 1° marzo 2008-31 agosto 2009 in media tra Italia e Francia, con una crescita del 2,05%. Inoltre sempre dall’inizio dell’anno, per decisione della Commissione Intergovernativa, è stato applicato ai Trafori del Monte Bianco e del Fréjus un aumento tariffario straordinario del 3,5%.

Nel 2010 il GEIE-TMB ha effettuato investimenti per 4,3 milioni oltre a manutenzioni ordinarie per 4,75 milioni e manutenzioni straordinarie per 1,02 milioni. Per il 2011 sono in corso le procedure di gara per il rinnovo del sistema di “gestione tecnica centralizzata” (il sistema informatico che controlla e permette di gestire l'insieme degli impianti tecnologici e di sicurezza dell'intero tunnel) e per il rinnovo dei veicoli antincendio.
Proseguiranno inoltre gli studi finalizzati alla valutazione di un impianto automatico di mitigazione incendi.

Per i colleghi del Gran San Bernardo l’appuntamento con l’approvazione della bozza di bilancio da parte del Consiglio di amministrazione, attualmente presieduto da Ugo Voyat, è stato annunciato per domani, venerdì 25 febbraio. Di conseguenza sui numeri la società manifesta ancora una certa qual prudenza. Di certo appare facile anche qui ipotizzare un saldo positivo dal punto di vista dei ricavi derivante dalla crescita dei passaggi e dagli aumenti tariffari. Nel frattempo procede senza intoppi il cammino della macchina Tbm (Tunnel Boring machine) della società canadese Lovat giunta in Valle d’Aosta per dare il via ai lavori di scavo meccanizzato per la realizzazione della galleria di servizio e sicurezza del Traforo che unisce Italia e Svizzera. La particolarità della Tbm consiste nel permettere l’esecuzione dell’avanzamento nell’ammasso roccioso con il contestuale montaggio in continuo del rivestimento della galleria in conci prefabbricati.

La spesa complessiva dell’intervento, suddivisa in quattro lotti per una migliore organizzazione delle fasi lavorative durante la realizzazione delle opere, è pari a 54 milioni - a carico, al 50 per cento, delle due concessionarie, l'italiana Sitrasb, società controllata dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, e l'elvetica Tunnel G.S. Bernard - e dovrà essere ultimato entro il 2015. «Attualmente – spiega il direttore commerciale Paolo Viettila macchina perforatrice, gestita da un’équipe di quattro persone, ha già percorso i primi quattrocento metri su un totale di 5798 metri previsti, nel pieno rispetto del crono programma fissato. Al momento non sono stati segnalati ritardi». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 23 febbraio 2011)

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