26 maggio 2011

Merci ad Impatto Zero ad Aosta

Si chiama «Merci ad impatto zero» ed è la cornice all’interno della quale nei piani del Comune di Aosta si inserisce il progetto di Cityporto come descritto dal progetto realizzato dallo studio «Dbm architettura» di Aosta in collaborazione con il laboratorio di Meccatronica di Verrès del Politecnico di Torino. L’impegno finanziario per attuare il progetto, che avrà valenza sperimentale per almeno un biennio, è di 447mila euro, con il cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente per 198mila euro. Ma concretamente in cosa consiste il Cityporto? Nella realizzazione di un’area di stoccaggio all’autoporto di Pollein dove aggregare il materiale in arrivo dai vari fornitori per poi distribuirlo ai clienti nel centro storico, utilizzando dei mezzi di alimentazione alternativa: due a gpl e altri tre elettrici. Al soggetto gestore, individuato con bando di gara Europeo, approvato il 29 aprile, saranno affidati in comodato d’uso il magazzino e i mezzi di trasporto. 


«Uno degli aspetti più innovativi del progetto – spiega l’Assessore alla Mobilità Stefano Borrelloè tuttavia  la creazione di sette punti di ricarica alimentati da pensiline fotovoltaiche che saranno a disposizione non soltanto dei mezzi comunali ma di tutti i cittadini». Il progetto individua tre percorsi sul territorio cittadino all’interno dei quali avverrà la consegna delle merci con i mezzi elettrici, riducendo al minimo le distanze di percorrenza tra il Cityporto ed  il centro cittadino, al fine di utilizzare al massimo la carica dei mezzi elettrici. Da notare che  a fronte di consumi annuali ipotizzati in 5.148 KWh è previsto che gli impianti che saranno realizzati ne producano 6.490 dando vita così ad una perfetta sostenibilità energetica. 


Borrello ci tiene a sottolineare che la realizzazione del Cityporto non significa l’istantanea eliminazione dei mezzi nel cuore della città. «Di sicuro dal punto di vista ambientale – osserva – il miglioramento sarà immediato, tuttavia non possiamo costringere i fornitori ad utilizzare il Cityporto. Possiamo però creare le condizioni per farlo. Limiteremo l’orario di accesso per lo scarico e infliggeremo multe severe. Poi saranno i titolari delle imprese a fare le loro valutazioni (5 trasportatori su 6 sarebbero già d’accordo ndr). Non va poi dimenticato che per ora la sperimentazione non riguarda il fresco. Dotarci di mezzi-frigo in questa prima fase non ci pareva ancora il caso». 




Qualche stima comunque c’è. Nel primo biennio, ad esempio, l’obiettivo è di ottenere una riduzione delle concentrazioni medie di PM10 e PM25 (polveri fini) fino al 7% e di quelle No2 (biossido di azoto) fino al 10%. Relativamente al traffico veicolare si punta ad un aumento del coefficiente di carico dal 46 al 60%, una riduzione del 30% dei viaggi per veicolo e un incremento del 14% del numero di consegne per mezzo.  Soddisfatti i commercianti. Giuseppe Sagaria, vicepresidente di Ascom, ricorda come l’idea sia nata in Confcommercio e di come il presidente Pierantonio Genestrone l’abbia portata in dote alla Camera di Commercio che, fra l’altro, è uno dei partner del progetto. «Siamo da diversi anni – conclude Sagaria – favorevoli all’iniziativa e siamo particolarmente contenti che finalmente si riesca a realizzarla». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 18 maggio)

2 commenti:

Federico Martire on 26 maggio 2011 alle ore 15:00 ha detto...

Iniziativa molto interessante, della quale già si parlava da tempo, se non sbaglio.
Due domande:
1. si sa già quando prenderà il via la fase sperimentale?
2. su che basi si deciderà se continuare una volta ultimato il periodo di sperimentazione? In altre parole, che indicatori si utilizeranno per valutare il successo o meno dell'iniziativa? Vedo che alcuni dati previsionali sono già stati forniti: sono questi che rappresenteranno i termini di comparazione?
Grazie!

ImpresaVda on 26 maggio 2011 alle ore 19:13 ha detto...

@Martire
1°)ottobre
2°)Sostanzialmente molto dipende da come aderiranno gli operatori del trasporto. Se ci sarà una buona adesione probabilmente si doteranno anche di mezzi per il fresco. Sono indicatori che però deduco dalla mia chiacchierata. Forse nelle prossime delibere...

 

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