27 ottobre 2011

Terzo Trimestre: La Ripresa non c'è. L'Economia si Contrae

La situazione economica valdostana risente dell’andamento incerto e fragile dell’economia nazionale ed internazionale. A dirlo è la tradizionale indagine previsionale trimestrale predisposta da Confindustria Valle d’Aosta. Lo scenario economico globale risulta, infatti, decisamente peggiorato rispetto al trimestre precedente. La ripresa, durante l’estate, si è molto affievolita in tutte le maggiori economie avanzate. L’Italia, come già successo in passato, ha cominciato a rallentare prima e più degli altri.

Il clima di estrema incertezza dovuto al rischio del credit crunch, all’alto tasso di disoccupazione, alla flessione del reddito reale delle famiglie e dei margini delle imprese, scoraggia e fa rimandare le decisioni di spesa, indebolendo la domanda interna.

Il quadro che emerge dalle risposte delle imprese intervistate delinea un raffreddamento delle attese sull’evoluzione della congiuntura nei prossimi 3 mesi.

Indicazioni in tal senso si ricavano dall’andamento dei saldi relativi a produzione e ordini totali. L’indice di produzione si riduce rispetto al periodo precedente, marchiando un dato negativo dopo sei trimestri positivi, mentre gli ordini totali risentono della caduta degli ordinativi export, che brucia il risultato del terzo trimestre 2011.

Conseguentemente gli investimenti continuano ad essere deboli, anche se evidenzia una punta di ottimismo che porta al 30% le imprese che hanno programmi per ampliamenti. Ampi restano i margini per inutilizzabilità della capacità produttiva.

Sul fronte dell’occupazione la tendenza delle imprese, benché evidenzi una contrazione di circa 3 punti percentuali, rimane su valori positivi: il 77% delle imprese campione prevede di mantenere costante l’occupazione contro il 5% che prevede in diminuzione.

La situazione di liquidità delle imprese continua ad essere uno dei punti critici al quale si è aggiunto il peso del costo del denaro scattato ai primi di settembre, con un maggiore  incremento dello spread. Questo rincaro penalizza ulteriormente quanti avevano programmato di intervenire con innovazioni e nuovi acquisti. «Il quadro che emerge è molto critico e non delinea una ripresa, ma piuttosto una forte contrazione dell’attività manifatturiera e dei servizi, sottolineata anche dalla riduzione della previsione della produzione - dichiara Monica Pirovano, Presidente di Confindustria Valle d’Aosta. - La struttura del carnet ordini risente della debolezza e irregolarità della domanda, con un ridimensionamento dei programmi di lavoro e una flessione degli ordini oltre tre mesi. Si delinea un rallentamento della ripresa, motivato solo in parte dalla stagionalità del trimestre invernale, che interessa sia il manifatturiero che i servizi e le imprese che operano sia sul mercato estero, sia interno».

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