Cristina Pession (fratelli Magro) |
La vostra è un azienda che opera da tantissimi anni in Valle d’Aosta. Vuole raccontarci un po’ la vostra storia?
L’azienda nasce intorno agli anni ’60 per volontà dei miei nonni, poi inizia con dei trasporti completi per le acciaierie e si sviluppa dedicandosi completamente al trasporto di collettame, e di pacchi sia nazionali che internazionali.
Quali sono i servizi che offrite?
In questo momento ci occupiamo di distribuzione prettamente in Valle d’Aosta raccogliendo le merci nella zona di Torino e Milano da grossi Corrieri nazionali e le distribuiamo in tutta la Valle. Possiamo anche recuperare la merce valdostana per poi portarla sul mercato nazionale. Facciamo occasionalmente trasporti all’estero, anche dall’America e in tutta Europa attraverso dei trasportatori internazionali.
Qual è la situazione del comparto a livello valdostano? In questo momento ci occupiamo di distribuzione prettamente in Valle d’Aosta raccogliendo le merci nella zona di Torino e Milano da grossi Corrieri nazionali e le distribuiamo in tutta la Valle. Possiamo anche recuperare la merce valdostana per poi portarla sul mercato nazionale. Facciamo occasionalmente trasporti all’estero, anche dall’America e in tutta Europa attraverso dei trasportatori internazionali.
In Valle d’Aosta siamo rimasti in sei: tre che si occupano di collettame e altri tre di trasporti espressi tipo consegne aeree. L’attività è cambiata tantissimo negli ultimi anni con la chiusura di un grosso Corriere, Mussino, e siamo così rimasti l’unica realtà di dimensioni un minimo significative a livello locale. Noi raccogliamo e distribuiamo merci per circa 40 corrieri nazionali. Gestiamo circa 400 spedizioni al giorno, dalle 8 alle 100mila all’anno. Abbiamo poche spedizioni in partenza in quanto le attività di produzione valdostana stanno pian piano scomparendo e quindi anche sul trasporto in uscita non c’è movimento. Ci sono delle attività vitivinicole di produzione che lavorano con noi e distribuiamo la loro merce in tutta Italia e, a volte, con collaboratori internazionali anche all’estero in Cina o Stati Uniti.
E a livello nazionale?
Si è riscontrato come Valle un momento di crisi. Le aziende che producono hanno margini sempre più ristretti e, quindi, si cerca di risparmiare anche sul trasporto. C’è molta competizione e i costi sono sempre più elevati soprattutto rispetto ai concorrenti esteri dove il peso fiscale o il costo del gasolio sono comunque inferiori.
Come è cambiato nel corso di questi 50 anni il rapporto con la clientela?
Il rapporto è mutato soprattutto in quest’ultimo periodo di crisi che ha portato ad una gestione economica delle aziende molto differente rispetto al passato. Se una volta le attività turistiche facevano scorte di magazzino e il trasporto prevedeva un unico viaggio all’inizio della stagione, adesso sono molto spezzettati in vari periodi, magari anche due o tre volte al mese con dei problemi rispetto alle tempistiche di approvvigionamento e un elevata quantità di merce nei periodi festivi.
Per Il primo febbraio 2012 è stata annunciata l’entrata in funzione ad Aosta del Cityporto, il servizio di consegna delle merci nel centro di Aosta istituito dall'Amministrazione comunale. Che cosa cambia per Aosta e per voi trasportatori?Il rapporto è mutato soprattutto in quest’ultimo periodo di crisi che ha portato ad una gestione economica delle aziende molto differente rispetto al passato. Se una volta le attività turistiche facevano scorte di magazzino e il trasporto prevedeva un unico viaggio all’inizio della stagione, adesso sono molto spezzettati in vari periodi, magari anche due o tre volte al mese con dei problemi rispetto alle tempistiche di approvvigionamento e un elevata quantità di merce nei periodi festivi.
Per Aosta penso sia una svolta positiva perché si cerca di diminuire il passaggio dei mezzi nelle zone a traffico limitato, diminuendo anche le difficoltà di passaggio sia dei mezzi per la sicurezza che di primo soccorso e a vantaggio anche del comparto turistico. In effetti se si passa nel centro di Aosta di primo mattino quando c’è l’orario di carico e scarico ci si rende conto che il numero di mezzi presenti che effettuano l’attività di consegna è notevole. Per noi autotrasportatori è stata un po’ una doccia fredda.
Come mai?
Faccio una premessa. Il Corriere Fratelli Magro come altri che distribuiscono in Valle d’Aosta fa anche attività di piattaforma distributiva, raccogliendo le merci al di fuori dalla regione per distribuirle in Valle. Noi ad esempio raccogliamo le merci da 40 corrieri e distribuiamo quotidianamente nel centro 30-40 spedizioni. Come dicevo è stata una doccia fredda perché il bando è stato aperto a tutti i corrieri e non richiede un’attività esclusiva di cityporto, ma prioritaria. Ciò significa che chi si insedierà in Valle d’Aosta, utilizzando fondi locali, ed è un Corriere di fuori Valle, potrà effettuare concorrenza a chi già opera qui utilizzando fondi nazionali e regionali e soprattutto non avendo il problema né di costi di avviamento né di innovazione.
Ma gli autotrasportatori locali non sono stati coinvolti nella progettazione?
Inizialmente sì. Il Comune ha richiesto la collaborazione nel sostenere questo progetto cioè nell'affidare le merci destinate alla Ztl al Cityporto. Gli accordi prevedevano che il Cityporto non potesse essere un concorrente per le attività locali. Già comunque il lavoro di distribuzione e trasporto è un lavoro difficile, con la crisi già tutti ne stiamo patendo, stiamo cercando di sopravvivere, dare lavoro ai nostri dipendenti che ci danno fiducia, proseguire il nostro servizio. Ci auguriamo che nuova situazione non comporti ulteriori sacrifici.
Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Far crescere questa azienda che è da 50 anni sul territorio, che dà un servizio e che, comunque, fino ad ora ha fatto ha garantito un significativo livello occupazionale dando fiducia al territorio.
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