2 febbraio 2012

Il Comandante, la Cicogna e la Filmcommission Valle d'Aosta

Claudia Gerini e Valerio Mastandrea ne "Il Comandante e la Cicogna" di Silvio Soldini

Le immagini della Valle d’Aosta sul grande, piccolo e perfino piccolissimo schermo (non va dimenticata la nuova frontiera del mobile), come potente volano economico in grado di garantire ricadute immediate sulla piccola regione autonoma. E’ questo il desiderio tutt’altro che recondito della Filmcommission valdostana (Istituita con la legge regionale numero 36 del 9 novembre 2010 e presieduta dal critico cinematografico Luciano Barisone) che guarda con forte interesse all’esperienza piemontese dove per ogni euro speso ne sono tornati almeno tre sul territorio. «Ci sono studi – spiega il direttore Carlo Chatrian, anche lui critico cinematografico e collaboratore di festival e enti internazionali quali Locarno, Festival dei popoli di Firenze, Cinéma du réel di Parigi, Cinémathèque suisse di Losanna – che ipotizzano moltiplicatori ancora più potenti. Pari addirittura a 30 volte la spesa investita. Noi preferiamo rifarci all’esperienza più vicina che si basa indubbiamente su numeri concreti e documentati».

L'amministrazione regionale crede profondamente nel progetto. «L’obiettivo è duplice – spiega l’assessore all’educazione e Cultura Laurent Viérin - da un lato sostenere i film che valorizzano l’immagine della Valle d’Aosta e dei suoi beni culturali e paesaggistici; dall’altro sostenere l’imprenditoria regionale con particolare riferimento al comparto alberghiero e a quello legato al settore cinematografico. Ovviamente una particolare attenzione sarà dedicata a quelle opere che intendono coinvolgere il mondo francofono». Non a caso al momento fra i grandi progetti in cantiere per il 2012 c’è anche la possibilità di ospitare le riprese di una fiction francese in prima serata, unitamente ad un film per la Tv e ad una pellicola cinematografica, entrambe di peso nazionale. «Quando si tratta di progetti più impegnativi – precisa Chatrian – esiste anche la possibilità di chiedere alla Regione un contributo ad hoc data la rilevanza dell’evento. Inoltre esiste anche un accordo con la Camera di Commercio per sostenere una parte dei nostri costi in presenza di produzioni particolarmente strategiche».

Qualche primo frutto è già stato raccolto. L'ultimo film del regista Silvio Soldini «Il comandante e la cicogna» che sarà presto in distribuzione  ha visto alcuni giorni di riprese in Valle d'Aosta. «Uno dei segreti è la rapidità nell'ottenere tutti i permessi. - commenta Chatrian - Soldini ci ha contattato in ottobre e 20 giorni dopo ha potuto iniziare le prime riprese. Essere una regione piccola, dove i contatti con la pubblica amministrazione possono essere  immediati è un atout che dobbiamo assolutamente giocarci».

Sul fronte formativo, compatibilmente con le risorse destinate, sono previste borse di studio, stage, workshop e atelier rivolti ai film maker valdostani e a giovani laureati. Dal 1° gennaio 2012 la Film Commission (un budget per l'anno nuovo  ancora da approvare da parte della Giunta regionale ma stimato in circa 430mila euro)  ha attivato il regolamento del Film Fund  (reperibile sul sito )per il sostegno alle opere audiovisive, ai documentari, alle opere prime  e alla post-produzione e finalizzazione di film.

Fra gli elementi essenziali per ottenere il contributo della Filmcommission (fino ad un massimo di 80mila euro) è indicato che  il soggetto beneficiario preveda di effettuare sul territorio regionale una spesa pari ad almeno il 150% del finanziamento richiesto, ad esclusione delle spese per il personale a tempo indeterminato e le spese di investimento. Fanno eccezione le opere audiovisive di particolare rilevanza artistica ed economica che possono ottenere un contributo fino ad un massimo di 180mila euro, a patto di non superare il 50% del costo industriale dell'opera. Per i documentari e le opere prime la Film Commission Vallée d’Aoste, tramite gli stanziamenti per il Fondo, concede un contributo fino a 50.000 euro a fronte di una spesa sul territorio effettuata dal soggetto richiedente pari, in ogni caso, al 120% del contributo richiesto. Tale misura può essere superata con delibera motivata del Consiglio di Amministrazione della Film Commission Vallée d’Aoste (che ha la sua sede al numero 33 di via Parigi ad Aosta)  per produzioni di alto valore artistico e dalle importanti ricadute turistiche, che promuovono il paesaggio, i beni culturali, materiali e immateriali, afferenti il territorio regionale. Anche in questo caso il contributo richiesto non potrà essere superiore al 50% del costo complessivo.

Sul sito si trova anche un elenco di professionisti disponibili a offrire le proprie competenze alle aziende cinematografiche. «Molti – commenta Chatrian – pensano che siano necessarie professionalità attinenti al mondo della Televisione o del Cinema. In realtà è quasi vero il contrario. Certe tipologie di tecnici le produzioni le hanno già al loro interno mentre magari hanno bisogno di elettricisti, autisti, mobilieri». Per ora la lista raccoglie già un centinaio di nominativi.

Sul versante della comunicazione, è prevista l’iscrizione all’IFC (associazione filmcommission italiane) e la presentazione della struttura e dei suoi programmi presso i festival internazionali di cinema e i mercati di riferimento, con particolare attenzione agli appuntamenti di Berlino e Cannes.

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