Claudio Lavoyer |
Indipedentemente da come stiano i fatti la scelta di Claudio Lavoyer è stata la migliore (o forse l'unica che poteva essere percorsa visto che si attendono ancora le annunciate spiegazioni).
Sono un po' perplesso sulla questione dei 90 giorni, ma vedremo che cosa accadrà...
1 commenti:
A completezza d'informazione ospito nello spazio dei commenti una nota diffusa dal Consiglio di Amministrazione della BCC Valdostana sulla vicenda.
Il CdA della BCC Valdostana si è riunito in data 1• febbraio 2012 per il consueto Ordine del giorno, nel contempo ha affrontato il clamore mediatico emerso in questi giorni, avente ad oggetto l'ispezione periodica della Banca d'Italia effettuata un anno fa e la sanzione amministrativa irrogata al termine della stessa alla governance della Banca.
Di tale verifica l'interesse degli organi di stampa è stato, peraltro, destato, in via esclusiva, dal profilo attinente l'operatività non convenzionale riscontrata su una posizione facente capo all'Assessore regionale Claudio Lavoyer.
Il CdA ha così provveduto a riconsiderare i rilievi emersi dall'ispezione e la conseguente sanzione, nuovamente valutando con la massima attenzione tali rilievi, giungendo al termine di tale disamina a ribadire la totale trasparenza e regolarità del contesto in cui opera la Banca, cercando di soddisfare le richieste e le necessità dei Valdostani in questo difficile momento economico che sta attraversando il nostro Paese.
Infatti anche per il 2011 il sostegno all'economia locale è stato molto intenso. proprio nel momento in cui l'intero sistema creditizio evidenziava difficoltà nell'erogazione del credito.
Il CdA intende assicurare tutti i Soci e Clienti sul tradizionale supporto che la Banca continua ad offrire alla comunità Valdostana, in quanto nessun riflesso operativo e tanto meno patrimoniale, la stessa ha subìto in conseguenza all'ispezione avvenuta.
Giova, infatti, sottolineare, per un verso, che l'ispezione della Banca d'Italia rientra fra quelle che periodicamente, per legge, l'Organo di Vigilanza è tenuto ad effettuare sulle banche e dunque la stessa non è stata provocata dall'esistenza di sospetti che si appuntassero sull'attività della scrivente; per altro verso, le sanzioni inflitte sono state comminate al minimo di legge, il che non sarebbe ovviamente accaduto laddove fossero stati riscontrati flussi di denaro sospetti.
Tali sanzioni, inoltre, sono state irrogate e pagate personalmente dagli amministratori, dai sindaci e dal direttore generale, senza dunque che la banca abbia, per ciò, subito alcun esborso.
Riguardo alla pubblicità mediatica che ne è emersa, con accostamento della nostra Banca a profili di interferenza con il quadro politico regionale, il CdA non ritiene di dovere esprimere alcuna valutazione in merito a vicende che non rientrano nella propria sfera istituzionale né nei propri compiti di gestione finanziaria e creditizia locale, salvo ancora una volta ribadire come gli accadimenti propri della politica mai abbiano interferito con la gestione dell'azienda di credito, rimanendo sempre estranei alle relative linee di conduzione, unicamente ispirata ai principi di ottimizzazione economica e solidarietà già in precedenza ricordati.
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