2 aprile 2012

Sull'iscrizione al 106 il Confidi Commercio Turismo e Servizi si affida al Tar


Sul futuro dei Confidi valdostani molto deve ancora essere scritto. Se Valfidi ormai all'art 106 (ex 107) del Testo unico bancario è arrivata da sola e Albergatori e Industriali, con la fusione dei rispettivi confidi di categoria, contano di arrivarci insieme, dando per scontata che la situazione degli agricoltori sia marginale in termini di volumi, quale sarà il futuro del Confidi Commercio, Turismo e Servizi visto che ormai non sembra aver trovato accordi soddisfacenti con nessuno degli altri contendenti? Tenendo bene a mente questo quesito si può comprendere come la questione portata davanti al Tar sia per il Confidi di Pierluigi Genta tutt'altro che di poco conto. E ora leggiti la nota. I commenti sono sempre bene accetti, soprattutto quelli delle parti interessate.

"Con riferimento alla notizia diffusa dai media valdostani, relativa alla avvenuta presentazione di un ricorso
al TAR V.d.A., da parte di Confidi CTS, in materia di contributi pubblici alle Imprese, preme chiarire
quanto segue. L’impugnativa è finalizzata ad ottenere chiarezza circa i destini dei contributi erogati in forza della LR 75/90, oggi abrogata: tema che riguarda Confidi CTS, così come tutti i confidi valdostani.
In sé il ricorso non può produrre alcun effetto paralizzante dei contributi medesimi, come un servizio
televisivo ha erroneamente affermato: al contrario, si propone quale occasione per migliorare la disciplina
vigente. Per chiarire, la recente LR 21/2011, nell’abrogare la precedente legge regionale, e nel disciplinare
unicamente “… i contributi di cui alla presente legge …” non si occupa dei contributi pregressi, e ciò determina un vuoto, del tutto inopportuno attesa la particolare congiuntura, circa il quale Confidi, nonostante ripetute richieste agli uffici regionali competenti, non ha ottenuto indicazioni. La Regione, con la comunicazione divenuta oggetto di impugnativa, stabilisce che a decorrere dal 1.1.2013
soltanto i confidi riconosciuti a’ sensi dell’art. 106 del Testo Unico Bancario sono autorizzati alla gestione
dei contributi pubblici: ma ciò, che da un lato si pone in contrasto con norme di principio vigenti in ambito
nazionale, di fatto risulta impossibile per i contributi a’ sensi della Legge Regionale 75/90, proprio perché,
appunto abrogata e rimasta priva di una norma di raccordo".

1 commenti:

ImpresaVda on 3 aprile 2012 alle ore 18:11 ha detto...

La risposta della Giunta non si è fatta attendere.

ROLLANDIN: «CHIARA LA NORMATIVA
PER I CONTRIBUTI AI CONFIDI»

La Presidenza della Regione risponde alle dichiarazioni di Confidi C.T.S. in merito al ricorso proposto al TAR Valle d’Aosta in relazione alla nuova legge regionale in materia di contributi pubblici alle imprese per il tramite dei Confidi.

Preme innanzitutto rilevare che la disciplina regionale è chiara nella parte in cui consente ai soli Confidi iscritti all’Albo di cui all’articolo 106 del Testo Unico bancario e sottoposti quindi alla vigilanza della Banca d’Italia, con garanzia di maggiore trasparenza e solidità economico-finanziaria, di continuare a sostenere economicamente, dal 1° gennaio 2013, le imprese aderenti con contributi in conto interessi a carico del bilancio regionale. Ne consegue che le imprese aderenti a Confidi che non soddisferanno i requisiti necessari per l’iscrizione all’Albo di cui all’articolo 106 del TUB potranno continuare a fruire dei contributi aderendo ad altro Confidi regolarmente iscritto, secondo quanto previsto dalla nuova disciplina regionale.

Al di là delle questioni di natura puramente giuridica, che saranno oggetto di esame da parte del Tribunale Amministrativo Regionale, l’Amministrazione ribadisce che la legge regionale è stata frutto di ampio confronto, ma anche di condivisione, con tutti i Confidi operanti in Valle d’Aosta, così come con le imprese e le altre parti sociali.

Pertanto in nessun modo si può ritenere, come invece sostenuto da Confidi CTS, che il ricorso sia «un’occasione per migliorare la disciplina vigente».

Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin: «il ricorso di Confidi CTS determina un inspiegabile conflitto tra posizioni che fin’ora erano state da tutti condivise nell’interesse esclusivo delle imprese valdostane che, grazie alla nuova disciplina regionale, ora contestata da Confidi CTS, possono accedere a migliori condizioni al credito bancario in un momento in cui il rapporto banche-imprese è particolarmente difficile per l’eccezionale crisi economico-finanziaria che perdura da qualche anno e che ha comportato sia un notevole incremento del costo del denaro, sia una contrazione della disponibilità al credito da parte degli istituti bancari».

 

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