Il fenomeno delle frodi creditizie, che si realizza mediante furto di identità e la conseguente richiesta di credito utilizzando illecitamente dati identificativi altrui o creando delle false identità, in Italia conferma avere dimensioni preoccupanti e, soprattutto, essere in costante evoluzione. Inutile dire che un buon imprenditore deve essere informato anche su questi spiacevoli inconvenienti e cautelarsi di conseguenza.
In base a quanto contenuto nell’ultima edizione dell’Osservatorio
CRIF-MisterCredit sulle frodi creditizie emerge che, nel 2011, in Valle d’Aosta si sono verificati 44 dei circa 22.100 casi rilevati in Italia,
con un ‘bottino’ medio di 4.145 euro. Questo
dato risulta oltremodo significativo se si considerano la forte contrazione del
numero di finanziamenti richiesti dalle famiglie (-19% i mutui ipotecari e -4%
i prestiti - fonte CRIF) ma, soprattutto, il fatto che le rapine a danno degli
istituti di credito italiani nello stesso periodo sono state complessivamente circa
1.100 (fonte Ossif).
Entrando
nel dettaglio, la provincia di Aosta si
posiziona al 94° posto assoluto della classifica nazionale per numerosità di
casi ma se si considera il ranking per incidenza dei casi di frode rispetto
alla popolazione residente sale al 34° posto assoluto.
Relativamente
all’importo medio delle frodi rilevate, infine, Aosta si è collocata al 97°
posto assoluto.
Il ragguardevole
impatto economico di questo fenomeno criminale è confermato dal fatto che 1 frode su 4 ha prodotto un bottino
superiore a 10.000 Euro. Sono però state quelle di importo inferiore ai 3.000 €
ad aver fatto registrare l’incremento più consistente, con un +10% rispetto all’anno precedente, anche
perché i finanziamenti di piccolo importo, specie se erogati non allo sportello
ma presso esercenti e punti vendita, sono quelli che si caratterizzano per tempi
di erogazione più rapidi e controlli meno sofisticati.
Per altro, le previsioni contenute
nell’Osservatorio CRIF-MisterCredit sono di una ulteriore crescita anche per
l’anno in corso: per il 2012, infatti, l’aspettativa è di una escalation di
frodi perpetrate con tecniche ancora più sofisticate, come ad esempio
l’utilizzo congiunto di strumenti di finanziamento e di pagamento cross-market
per un rapido riciclaggio.
«I
dati che emergono dal nostro Osservatorio purtroppo confermano che il fenomeno delle
frodi creditizie non è assolutamente in crisi e, anzi, si sta facendo sempre
più sofisticato. Tra i motivi per cui si cade facilmente vittima di frode
creditizia tramite furto d’identità – spiega Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister
Credit di CRIF – indubbiamente bisogna citare l’estrema
facilità che i criminali hanno nell’accedere a informazioni personali e
riservate altrui, attraverso documenti cartacei o in formato digitale ma anche
grazie all’enorme diffusione dei profili scaricabili dai social network.
In effetti, è più semplice di quanto si
possa pensare carpire le informazioni necessarie per ricostruire il codice
fiscale e alcuni dati anagrafici di una persona ignara dei rischi. Partendo da questi
dati, poi, la tecnica utilizzata dai frodatori è quella di produrre documenti
falsi, i quali vengono utilizzati per la richiesta di finanziamenti ma anche
per altre operazioni truffaldine come l’apertura di conti correnti, il cambio di
assegni, ma anche la richiesta di leasing auto e la cessione del quinto dello
stipendio».
La tipologia di finanziamenti più colpita
dal fenomeno delle frodi creditizie, con quasi 8 casi su 10, si conferma essere
quella dei prestiti finalizzati, che
aumentano del 6,9% rispetto all’anno precedente e producono un bottino di oltre
6.100 €.
Rimane invece
sostanzialmente stabile la quota di frodi sui prestiti personali, tipologia di finanziamenti che presuppone
istruttorie automatizzate più approfondite da parte degli Istituti di credito
in fase di accettazione, per le quali però si registra
un aumento dell’8,1% dell’importo medio,
che arriva a superare i 13.300 €.
Si conferma ancora contenuta, seppur in
crescita, l’incidenza delle frodi portate a segno sui mutui ipotecari, che però determinano un importo medio pari a circa
74.000 € e punte, in alcuni casi, superiori ai 150.000 €. Cala invece l’importo
medio delle frodi perpetrate su carte di
credito, che si attesta intorno ai 2.500 €.
Altro
dato estremamente allarmante presentato nell’Osservatorio CRIF-MisterCredit è
quello sui tempi di scoperta delle frodi (tempi
di detection), che si sono ulteriormente allungati: nel 2011, infatti, solo nel 26,2% dei casi la frode è
stata scoperta entro i primi 6 mesi, mentre nel 31,9% è stato necessario un
periodo di tempo compreso tra 6 mesi e 2 anni. In preoccupante crescita sono
anche i casi in cui la truffa viene intercettata addirittura dopo 3 anni (circa
il 30% del totale).
Ovviamente,
tanto più si allungano i tempi di scoperta, quanto maggiori saranno le
difficoltà per la vittima nel ripristinare la propria posizione e più scarse saranno
le possibilità di individuare l’autore del crimine.
Da un
punto di vista socio-demografico, nel 2011 i due terzi delle vittime di frodi creditizie sono risultate essere uomini
(il 66,8% del totale), ma la quota di donne colpite da questo fenomeno criminale
è risultata in forte crescita rispetto all’anno precedente (+25%).
Inoltre,
la fascia di età nella quale anche
nel 2011 si è concentrato il maggior numero di casi è quella compresa tra 31 e 40 anni (con il 27%
del totale), anche se è quella degli under 30 ad aver registrato il maggior
incremento di casi rispetto al recente passato. Eppure sono proprio i giovani
che teoricamente dovrebbero avere una maggiore sensibilità e consapevolezza
verso questa tipologia di crimine, in quanto maggiormente esposti alla
circolazione di propri dati personali sul web.
“La diffusione di questo crimine è in
costante ed inesorabile aumento – conclude
Rubini - anche a causa della crescente
complessità e sofisticazione delle tecniche di appropriazione dell’identità
altrui. Per questo diventa sempre più fondamentale accrescere la consapevolezza
dei cittadini nell’adottare comportamenti maggiormente rivolti alla tutela dei
dati personali e il supporto di adeguati sistemi di prevenzione”.
Frodi creditizie: qualche consiglio utile per evitarle
1) Non rispondere a e-mail che
richiedono i tuoi dati personali o le tue credenziali
2) Distruggi tutta la
documentazione che riporta i tuoi dati personali prima di cestinarla
3) Proteggi accuratamente i
tuoi documenti da occhi indiscreti
4) Aggiorna sempre il sistema
di antivirus del tuo pc
5) Prima di fornire i tuoi dati
online, verifica sempre l’attendibilità e la sicurezza del sito web
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