15 maggio 2012

Piano per le Politiche del Lavoro: 18 Milioni in Tre anni

Presenti alla conferenza stampa molti dei componenti del Consiglio delle Politiche del Lavoro
Occupabilità, rilancio dei mestieri e incentivi alle assunzioni. Sono questi i tre punti attorno ai quali è stato declinato il nuovo Piano di politica del lavoro che traccia indirizzi, iniziative, strategie e interventi per il triennio 2012/2014 per il mondo dell’occupazione della Valle d’Aosta. Il documento è stato presentato nella giornata di oggi dal Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, e dal Coordinatore del Dipartimento regionale Politiche del lavoro, Roberto Vicquéry. L'augurio è che non si tratti di un libro dei sogni.

«Perché il piano non rimanga una pura dichiarazione di intenti – ha detto Rollandin - è indispensabile spostare l’attenzione dall’occupazione all’occupabilità: Il che significa cambiare prospettiva, passando da un approccio che tampona le inefficienze del momento, alla programmazione nel futuro e del futuro, nell’ottica di anticipazione delle richieste del mercato. Non prevenzione della disoccupazione, ma strategie che favoriscono la spendibilità degli skills acquisiti. Da questa nuova prospettiva il sostegno alle aziende (sgravi fiscali, agevolazioni finanziarie, incentivi economici e normativi) può ritenersi senza dubbio utile, ma solo in una prospettiva temporanea, a latere di un impegno effettivo nella realizzazione di un nuovo programma, che coinvolga adulti, ragazzi, famiglie e aziende, Istituzioni nazionali ed Europee. In tal senso il punto di vista della Regione è riconoscere valore ad ogni forma di apprendimento, scolastica come “informale”, orientare i ragazzi verso i mestieri che possano garantire loro un futuro nella società, restituire dignità al lavoro tecnico-manuale, agendo innanzitutto sulle famiglie, sostenendo i giovani nella fase a rischio di abbandono scolastico».

L’impegno finanziario previsto sul piano per i prossimi tre anni è di 18 milioni di euro che andranno a sostenere interventi formativi e di sostegno al lavoro precario, ad incrementare le assunzioni a tempo indeterminato e a sostenere le fasce più svantaggiate e deboli del mercato. Rispetto alle risorse impegnate nel triennio che si sta per concludere non sono stati fatti tagli per il settore che incentiva il lavoro: per il piano 2009/2012 sono stati infatti investiti annualmente 6 milioni di euro, di cui 8 milioni e 700 mila per gli incentivi all’assunzione.

«La definizione del documento rappresenta il risultato, da un lato, di quanto concertato con le parti sociali che hanno contribuito in maniera rilevante e dall’altro, di un lavoro di analisi e riflessione sulle misure del piano in scadenza che hanno ottenuto un buon riscontro da parte dell’utenza di riferimento – ha aggiunto il Presidente della Regione - Il nuovo PPL ha, pertanto, l’obiettivo primario di divenire il principale strumento d’azione delle politiche regionali del lavoro, capace sia di contrastare la grave crisi occupazionale che ha colpito anche la nostra Regione sia di mantenere la sua tradizionale finalità di mezzo volto a creare sviluppo e innovazione sul territorio. Il nuovo documento pone particolare attenzione agli interventi formativi e di sostegno allavoro precario, all’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato, al sostegno alle fasce più svantaggiate e deboli della società. Il piano  prevede l’integrazione delle politiche dell’istruzione, della formazione professionale, del lavoro e dello sviluppo economico anche attraverso l’utilizzo sinergico delle diverse fonti di finanziamento. Molta attenzione è posta a favore dei giovani, sia in tema di accesso degli inoccupati che di reinserimento dei disoccupati per mezzo di vari strumenti quali l’orientamento, la formazione continua, le nuove tipologie dell’apprendistato, il favorire una mobilità interregionale ed internazionale, il sostenere la ricerca e progetti innovativi ed il contribuire nell’avvio di nuove attività imprenditoriali. L’importante è fare sistema, essere sinergici e fare rete».

Da notare che il Dipartimento politiche del lavoro ha intenzione di condurre nei prossimi mesi un censimento tra le aziende valdostane per capire quali sono le professionalità più richieste. Se qualche imprenditore ha voglia di dare qualche indicazione nello spazio commenti sarà il benvenuto.

All’incontro di oggi con la stampa hanno preso parte anche alcuni componenti del Consiglio delle Politiche del lavoro, che ha seguito la redazione del documento programmatico. Erano presenti i quattro presidenti di commissione (i consiglieri regionali Dario Comé, Diego Empereur, Gabriele Maquignaz e Andrea Rosset), i sindacalisti (Ramira Bizzotto, Guido Corniolo e Domenico Falcomatà), i rappresentanti del mondo dell’impresa (Edda Crosa e Rita Ardissone), la consigliera di parità (Nadia Savoini), la referente della federazione tra le associazioni nazionali dei disabili (Maria Elisa Paron) e Roberto Bresciani per la Fédération des coopératives Valdôtaines. 

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