21 aprile 2013

Laura Roullet (Albergo #Bellevue): «L'importanza dell'offerta #Benessere»

Questa settimana ti propongo l'intervista fatta a Laura Roullet dell'Hôtel  Bellevue di Cogne.
Laura Roullet


L’Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti rende noto un primo consuntivo della stagione invernale 2012-2013 (dicembre-gennaio-febbraio). I dati evidenziano un calo sia negli arrivi (- 6%) sia nelle presenze (- 8%) dovuto essenzialmente alla componente domestica dei flussi turistici (Italiani: - 8% gli arrivi e - 13% le presenze). Da voi come è andata?
Fondamentalmente siamo abbastanza in linea con i dati forniti, soprattutto  a livello di italiani. Ci salva il fatto che abbiamo una clientela molto fedele che viene da noi da tanti anni e che ritorna volentieri. Ci salva anche il fatto di avere un buon rapporto qualità-prezzo, particolarmente importante di questi tempi.

Pesa più la crisi o la concorrenza di altre località?
La crisi si sente soprattutto per gli italiani. Forse quelli che possono permettersi di andare in vacanze in determinate località turistiche preferiscono andare all’estero dove si sentono meno controllati anche fiscalmente e questo un po’ si fa a sentire. Al di là di questo oggi è evidente che il turista è più informato e ormai le mete sono tante, direi ormai l’intero globo. Il mercato è aperto nel bene e nel male. Ognuno può andare dove vuole. Noi possiamo sperare di attirare nuovi mercati, ma questo fa sì che ne perdiamo altri.

Veniamo ad argomenti più piacevoli: Se dico “Colori e sapori – Hotel Bellevue 2012” di cosa si tratta?
E’ un libro che abbiamo appena scritto ed il secondo. Il primo era sulla storia, sul passato dell’albergo e questo vuole essere una fotografia del Bellevue nel 2012. Perché lo abbiamo scritto? Perché se i nostri avi negli anni 30-40 lo avessero fatto adesso noi avremmo un documento storico molto importante. Sperando che ci potranno essere tante generazioni che magari fra 30-40 anni potranno essere interessate a quanto stiamo facendo noi adesso abbiamo voluto lasciare una testimonianza del nostro lavoro. Un libro da mettere via e ritirare fuori fra qualche anno per vedere che cosa è cambiato.

 In questi ultimi mesi avete fatto un grosso investimento in materia di spa. Quali sono le novità?
Per noi sono stati lavori impegnativi da tutti i punti di vista. Siamo però convinti che l’offerta benessere per una struttura come la nostra sia particolarmente importante perché comunque Cogne come meta offre molte opportunità  a livello naturale però per poter vivere Cogne tutto l’anno bisogna offrire qualcosa di più. Non sempre lo scopo di chi viene da noi è quello di sciare o fare altre attività ma di staccare la spina. Il benessere è fondamentale. Siamo così passati da 600 a 1200 metri quadri realizzando una nuova ala solo per gli adulti così tutta la famiglia può trovare un suo spazio. La piscina che avevamo già è infatti accessibili ai piccoli. Abbiamo poi una nuova piscina a 34 gradi a sali minerali quindi con pochissimo cloro. Abbiamo una grotta di sale, una sauna agli agrumi e una sauna al fieno. Queste ultime due sono un po’ le novità principali. La sauna agli agrumi è stata un’idea del papà che ha detto io non vedo perché devo comprare degli aromi quando in realtà abbiamo una grande quantità di agrumi in quanto come prima colazione diamo le spremute di arancia fresche e così è nata la sauna che garantisce una inalazione di agrumina vera. Poi altri nuovi trattamenti una camera chiamata delle marmotte per la coppia, una per i piling e molto altro.

Un altro dei vostri fiori all’occhiello è sicuramente l’offerta gastronomica… 
Le offerte gastronomiche, cioè il ristorante Gourmet, quello tipico che si chiama Bar à Fromage e la Brasserie du bon Bec. Pensiamo che il piacere del soggiorno sia legato molto a quello della gastronomia e al piacere di poter scegliere ogni sera che cosa uno vuole per cena: una cucina più raffinata, tipica, con un ambiente comunque diverso.

Le famiglie Jeantet-Roullet reggono da tempo le sorti dell’Hotel Bellevue: come si coniuga gestione famigliare e alto tasso di imprenditorialità?
Essere imprenditori non è facile. Essere in famiglia comunque aiuta. Io non ho ancora capito se imprenditori si può diventare o uno ce l’ha nel Dna. Io penso che i miei genitori sono sicuramente imprenditori prima di tutto. Io penso di essere più albergatrice al momento. C’è perciò attualmente una buona sintonia in quanto ciascuno porta avanti i propri talenti. La famiglia è una grande ricchezza, una grande forza.

Crisi a parte quali sono le principali difficoltà che si incontrano nel gestire un’attività come la vostra?
La cosa più importante in un albergo sono la qualità dei collaboratori e la qualità della clientela. I collaboratori sono fondamentali e mantenere una buona collaborazione è difficile, ma è fondamentale. Noi abbiamo uno staff ampio composto da 65 persone. La seconda difficoltà è riuscire a stare dietro a tutto, soprattutto alla burocrazia che si fa sempre più pesante.  

E’ ancora difficile reperire professionalità in Valle?
Sì. Più che altro in quanto siamo in pochi e c’è interesse per altre opportunità occupazionali

Un sogno imprenditoriale da realizzare…
E’ quello di poter lavorare tutto l’anno. Non essere più stagionali ma poter accogliere gli ospiti tutto l'anno.

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