Laura Roullet |
L’Assessorato del turismo, sport,
commercio e trasporti rende noto un primo consuntivo della stagione invernale
2012-2013 (dicembre-gennaio-febbraio). I dati evidenziano un calo sia negli
arrivi (- 6%) sia nelle presenze (- 8%) dovuto essenzialmente alla componente
domestica dei flussi turistici (Italiani: - 8% gli arrivi e - 13% le presenze).
Da voi come è andata?
Fondamentalmente
siamo abbastanza in linea con i dati forniti, soprattutto a livello di italiani. Ci salva il fatto che
abbiamo una clientela molto fedele che viene da noi da tanti anni e che ritorna
volentieri. Ci salva anche il fatto di avere un buon rapporto qualità-prezzo,
particolarmente importante di questi tempi.
Pesa più la crisi o la concorrenza di
altre località?
La crisi si
sente soprattutto per gli italiani. Forse quelli che possono permettersi di
andare in vacanze in determinate località turistiche preferiscono andare all’estero
dove si sentono meno controllati anche fiscalmente e questo un po’ si fa a
sentire. Al di là di questo oggi è evidente che il turista è più informato e
ormai le mete sono tante, direi ormai l’intero globo. Il mercato è aperto nel
bene e nel male. Ognuno può andare dove vuole. Noi possiamo sperare di attirare
nuovi mercati, ma questo fa sì che ne perdiamo altri.
Veniamo ad argomenti più piacevoli: Se
dico “Colori e sapori – Hotel Bellevue 2012” di cosa si tratta?
E’ un libro che abbiamo appena scritto
ed il secondo. Il primo era sulla storia, sul passato dell’albergo e questo
vuole essere una fotografia del Bellevue nel 2012. Perché lo abbiamo scritto?
Perché se i nostri avi negli anni 30-40 lo avessero fatto adesso noi avremmo un
documento storico molto importante. Sperando che ci potranno essere tante
generazioni che magari fra 30-40 anni potranno essere interessate a quanto
stiamo facendo noi adesso abbiamo voluto lasciare una testimonianza del nostro
lavoro. Un libro da mettere via e ritirare fuori fra qualche anno per vedere
che cosa è cambiato.
In questi ultimi mesi avete fatto
un grosso investimento in materia di spa. Quali sono le novità?
Per noi sono
stati lavori impegnativi da tutti i punti di vista. Siamo però convinti che l’offerta
benessere per una struttura come la nostra sia particolarmente importante
perché comunque Cogne come meta offre molte opportunità a livello naturale però per poter vivere
Cogne tutto l’anno bisogna offrire qualcosa di più. Non sempre lo scopo di chi
viene da noi è quello di sciare o fare altre attività ma di staccare la
spina. Il benessere è fondamentale. Siamo così passati da 600 a 1200 metri
quadri realizzando una nuova ala solo per gli adulti così tutta la famiglia può
trovare un suo spazio. La piscina che avevamo già è infatti accessibili ai
piccoli. Abbiamo poi una nuova piscina a 34 gradi a sali minerali quindi con
pochissimo cloro. Abbiamo una grotta di sale, una sauna agli agrumi e una sauna
al fieno. Queste ultime due sono un po’ le novità principali. La sauna agli
agrumi è stata un’idea del papà che ha detto io non vedo perché devo comprare
degli aromi quando in realtà abbiamo una grande quantità di agrumi in quanto
come prima colazione diamo le spremute di arancia fresche e così è nata la
sauna che garantisce una inalazione di agrumina vera. Poi altri nuovi
trattamenti una camera chiamata delle marmotte per la coppia, una per i piling
e molto altro.
Un altro dei vostri fiori all’occhiello
è sicuramente l’offerta gastronomica…
Le offerte
gastronomiche, cioè il ristorante Gourmet, quello tipico che si chiama Bar à
Fromage e la Brasserie du bon Bec. Pensiamo che il piacere del soggiorno sia
legato molto a quello della gastronomia e al piacere di poter scegliere ogni
sera che cosa uno vuole per cena: una cucina più raffinata, tipica, con un
ambiente comunque diverso.
Le famiglie Jeantet-Roullet
reggono da tempo le sorti dell’Hotel Bellevue: come si coniuga gestione
famigliare e alto tasso di imprenditorialità?
Essere imprenditori
non è facile. Essere in famiglia comunque aiuta. Io non ho ancora capito se
imprenditori si può diventare o uno ce l’ha nel Dna. Io penso che i miei
genitori sono sicuramente imprenditori prima di tutto. Io penso di essere più
albergatrice al momento. C’è perciò attualmente una buona sintonia in quanto
ciascuno porta avanti i propri talenti. La famiglia è una grande ricchezza, una
grande forza.
Crisi a parte quali sono le principali
difficoltà che si incontrano nel gestire un’attività come la vostra?
La cosa più
importante in un albergo sono la qualità dei collaboratori e la qualità della
clientela. I collaboratori sono fondamentali e mantenere una buona collaborazione
è difficile, ma è fondamentale. Noi abbiamo uno staff ampio composto da 65
persone. La seconda difficoltà è riuscire a stare dietro a tutto, soprattutto
alla burocrazia che si fa sempre più pesante.
E’ ancora difficile reperire
professionalità in Valle?
Sì. Più che
altro in quanto siamo in pochi e c’è interesse per altre opportunità
occupazionali
Un sogno imprenditoriale da realizzare…
E’ quello di
poter lavorare tutto l’anno. Non essere più stagionali ma poter accogliere gli ospiti tutto l'anno.
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