«Ancora una volta –precisa
Pierantonio Genestrone – a Roma non tengono conto delle specificità
territoriali locali che presentano realtà quanto mai diverse tra loro e
soprattutto non si tiene conto che nelle zone di montagna le attività
commerciali svolgono anche, e soprattutto, una funzione sociale; cosa che non
avviene nelle grandi città o nelle zone ad alta urbanizzazione».
«Il testo – spiega Paola Gottardi - è stato frutto di una lunga
concertazione tra le categorie ed il Governo Regionale, in particolare con
l’Assessore al Commercio, Aurelio Marguerettaz, che ha fatto proprie alcune
richieste dei commercianti».
Per Confcommercio Valle d’Aosta e Detaillants Valdotains la
decisione del Governo Centrale, che ha impugnato la legge Regionale sulla media e grossa
distribuzione, «deve diventare una delle priorità politiche. In campagna
elettorale i partiti dovranno tener conto delle
esigenze espresse dalla categoria, trattandosi della sopravvivenza di
centinaia di imprese, famiglie e lavoratori dipendenti».
«Ci auguriamo - si legge in una nota diffusa sul tema - che anche il nuovo Consiglio Regionale sappia dare il
giusto valore alle nostre richieste, ribadendo con forza i dettami della legge
sul Commercio approvata a febbraio dalla Regione Valle d’Aosta e sostenendo con
forza il senso dell’autonomia che è uno dei cardini principali dell’esistenza
della nostra Regione. Invitiamo anche i nostri parlamentari, in un momento così
difficile della vita politica italiana, a ribadire con forza il ruolo e
l’importanza dell’autonomia valdostana».
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