«Il tema è caldo - si legge nella nota - e le azioni dei membri del
Parlamento fanno seguito alla presentazione da parte di CEVI - Confederazione
Europea dei Vignaioli Indipendenti e di FIVI – Federazione Italiana Vignaioli
Indipendenti di un documento con dettagliate proposte di semplificazione della
materia».
Questi
alcuni dei quesiti delle interrogazioni:
- la
Commissione intende intraprendere misure che permettano alle piccole e medie
imprese vitivinicole di partecipare attivamente al
mercato interno europeo attraverso una semplificazione amministrativa?
- quali
sono i motivi che impediscono di assimilare l'acquisto da parte dei privati
alle vendite a distanza nei limiti dei quantitativi previsti
dalla Direttiva 2008/118/CE (90 litri per vini tranquilli e 60 litri per gli spumanti)?
- I fondi
destinati allo sviluppo rurale e in particolare alla promozione dell’enoturismo, non
sarebbero più efficaci se si
permettesse ai viticoltori di intrattenere relazioni commerciali con i
turisti anche a distanza?
- Quali
misure intende intraprendere la Commissione per conseguire una soluzione a
questa
distorsione del mercato, per cui vengono
agevolate maggiormente le aziende di grandi
dimensioni?
Quali le considerazioni possibili? Nel
settore vino la vendita diretta rappresenta una percentuale considerevole del
totale degli scambi commerciali. In Italia, ad esempio, ben oltre il 30% dei
consumatori preferisce acquistare direttamente dai produttori. Le piccole realtà
produttive rappresentano spesso un'attrattiva turistica e lo sviluppo del
settore enoturistico può
rappresentare una soluzione alla crisi attuale per diverse realtà.
Quando però
un privato vuole acquistare a distanza piccole quantità
di vino, da un produttore di un altro Stato membro, deve passare attraverso un
rappresentante fiscale che paghi le accise e il prezzo della bottiglia aumenta.
Queste barriere, di fatto, impediscono alle piccole e medie imprese di
beneficiare del mercato comune e colpiscono al tempo stesso il consumatore.
I prossimi appuntamenti che vedranno l'associazione protagonista saranno, da venerdì 19 a domenica 21 aprile, «Bewine – Mercato dei Vignaioli del Trentino», organizzato dagli associati trentini a TrentoFiere. E poi il tradizionale appuntamento di fine anno, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre alla Fiera di Piacenza, con il Mercato dei vini dei Vignaioli Indipendenti.
I numeri della FIVI
Attualmente sono 700 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 7.000 ettari di vigneto, quindi una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola.
Attualmente sono 700 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 7.000 ettari di vigneto, quindi una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola.
412.000 sono
gli ettolitri di vino prodotti, 55 i milioni di bottiglie commercializzate e
oltre 0,5 i miliardi di euro di fatturato.
I 7.000 ettari di vigneto sono condotti per il 44 % in regime biologico/biodinamico, per il 18 % secondo i principi della lota integrata e per il 38 % secondo la viticoltura convenzionale.
I 7.000 ettari di vigneto sono condotti per il 44 % in regime biologico/biodinamico, per il 18 % secondo i principi della lota integrata e per il 38 % secondo la viticoltura convenzionale.
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