estate di flessione, di perdite di giro d’affari e contrazione dei posti di lavoro, con un’Italia“ avvitata” su se stessa diffidente, decisa a risparmiare, a ridurre i budget di spesa, a contrarre le giornate di
vacanza e a tagliare le spese. «In questo scenario - si legge nella nota redatta dalla nota società di consulenza e marketing per turismo e ospitalità - la montagna alpina, priva di entusiasmo, è coinvolta nella riduzione dei consumi e si prepara per un’estate difficile con un calo del movimento stimabile oltre l’8% con punte del -12 %. In testa alle preferenze del mercato europeo le località dell’Alto Adige, che grazie alla consistente quota di turisti stranieri perderanno meno di quelle dell’arco alpino centro-occidentale».
Il verdetto sulla Valle è il seguente:
Nell’estate
le
2013,
gli
elementi
che
secondo
gli
operatori
interpellati
condizionano
e
determinano
scelte
della
domanda
per
quanto
riguarda
tempi,
modi
e
prezzi
delle
vacanze,
saranno
i
seguenti:
1° il prezzo. E’ ormai la primaria componente di scelta della vacanza per buona parte dei turisti, che pretendono che la prenotazione sia uno smart buy (acquisto intelligente e furbo) che gli regali la sensazione
di aver fatto un affare. L’abilità degli operatori dell’offerta sta quindi nell’apparire generosi e nel far sembrare
che si stia regalando qualcosa, operazione difficile se il 50% dei connazionali sta puntando a fare le ferie dal
4 al 25 agosto.
2° il web 2.0 che spalanca le porte ai turisti inesperti che navigando in internet diventano selettivi ed “esperti”. Social community, social media, online travel agency, forum e blog dedicati a viaggi e vacanze hanno assunto una dimensione tale da risultare determinanti nella scelta (spesso sbagliata) delle località e delle strutture ricettive;
3° le nuove strade della montagna estiva. Le quote alpine e appenniniche hanno sempre attratto quote di
turisti sensibili all’ambiente e ostili alla vita di spiaggia (antropizzazione eccessiva). Ma la vacanza all’insegna della tranquillità, della quiete, di angoli di solitudine, di abbigliamenti casual e di soggiorni pacifici lontano dal
caldo delle città e dalla confusione, nel 2013 viene affiancata da altre modalità di vivere la montagna. Si moltiplicano infatti le proposte di vacanza attiva che strizzano l’occhio agli under 40 (cicloturismo, mountain
bike, cross country, downhill, etc.). Si tratta di contenuti pensati per attirare “nuovi clienti” e attivare quell’arduo ricambio generazionale della clientela auspicato da anni.
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