Ho letto con molta attenzione l'intervista pubblicata a firma di Roberto Guscelli sull'ultima «La Vallée Notizie» a Mostafa Moutazakki, presidente dell'Associazione Marocchini Immigrati Valle d'Aosta e titolare del Café du Thèâtre ad Aosta, dove racconta di essersi recato spesso in Marocco in questi ultimi mesi per, sostanzialmente, scoraggiare i suoi connazionali che vogliono emigrare in Italia spiegando loro come ormai le opportunità di lavoro qui da noi si siano drasticamente ridotte.
Si tratta indubbiamente da un lato di un'iniziativa meritevole e allo stesso tempo (e mi chiedo quanto abbiano colto questa sfumatura) di un chiaro segnale di quanto sia sempre più compromesso il futuro economico italiano.
La realtà è che l'Europa (e ancor di più l'Italia) non è più la terra promessa e il Marocco è un paese emergente che ha bisogno, ad esempio, di manodopera nell'edilizia a tal punto da «varare una sanatoria per regolare i numerosi stranieri africani giunti in Marocco per lavorare».
E' chiaro che ci sono ancora dei nodi critici, ma il Paese africano ha margini di miglioramento e, comunque, per molti le prospettive in patria sono comunque più significative di un futuro da immigrati in Italia...
C'è di che meditare...
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
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