Investire sui giovani per lo sviluppo regionale e valorizzare la regione come avanzato sistema di ricerca e formazione internazionali, in cui studenti e ricercatori si confrontano con le sfide del territorio. Questi gli obiettivi dell’accordo siglato tra Regione Valle d’Aosta, Politecnico di Torino e Università della Valle d’Aosta che, a tre anni dalla firma, ha trovato piena applicazione e ha permesso al Polo Tecnologico di Verrès di confermarsi come un centro all'avanguardia.
Per valorizzare le nuove vocazioni culturali, scientifiche, tecnologiche e industriali del territorio e per attrarre studenti, ricercatori e investitori, l’accordo prevedeva lo sviluppo dei centri di ricerca esistenti e la creazione di nuovi, il supporto al trasferimento tecnologico e alla formazione d’eccellenza e specializzata.
«Obiettivi - si legge in una nota diffusa oggi in occasione di una visita dei vertici regionali alla struttura - raggiunti con il nuovo modello formativo, che impiega le nuove tecnologie per l’erogazione delle lezioni, fruibili anche in remoto e accompagnate da attività di laboratorio e tutoraggi nella sede di Verrès. Gli studenti, soprattutto quelli lavoratori o impossibilitati a seguire le lezioni in presenza, hanno apprezzato il modello, che garantisce anche una qualità della didattica elevata grazie ai numeri contenuti, e hanno continuato negli anni ad iscriversi nella sede valdostana, alcuni provenienti da Paesi come Camerun, Guatemala, Mozambico».
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Presente alla visita anche Gioachino Gobbi. La Grivel è una delle aziende che lavora con il laboratorio |
Il Presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin nell’illustrare oggi i risultati acquisiti dal Polo di Verrès ha dichiarato: «Possiamo dire che siamo stati i precursori di un nuovo sistema, che sta dando i suoi frutti, e che può essere considerato un progetto pilota per l’insegnamento universitario e, in particolare, per il rapporto, necessario, scuola-realtà socio-economica. Siamo infatti riusciti a realizzare un centro didattico di alta qualità, che privilegia uno stretto rapporto tra docenti e studenti, così come abbiamo creato una sinergia concreta tra il sistema universitario, il mondo della ricerca applicata e le imprese. L’insieme formativo adottato, basato sull’uso delle nuove tecnologie per l’erogazione delle lezioni, racchiude poi, per un territorio decentrato come la Valle d’Aosta, il grande vantaggio di offrire ai propri giovani la possibilità di accedere a una didattica di eccellenza senza grandi spostamenti e - dettaglio non indifferente in un periodo di crisi - con un significativo contenimento delle spese».
Il Rettore del Politecnico di Torino, Marco Gilli, intervenuto oggi alla presentazione delle attività della sede a Verrès, ha concluso: «I risultati ottenuti a Verrès confermano come una programmazione a medio termine di tutte le attività ha permesso alla sede di diventare un punto di riferimento per la ricerca e la didattica nel contesto locale e non solo. In particolare siamo molto soddisfatti della risposta dei ragazzi al nuovo modello formativo SDSS, che con il supporto delle nuove tecnologie rende la formazione più flessibile e attenta alle esigenze del territorio. Gli ottimi risultati in termini di ricerca, poi, testimoniano come l’azione sinergica delle componenti istituzionali, universitarie e aziendali del territorio possano generare poli di eccellenza come quello di Verrès».
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