31 gennaio 2014

#Findomestic: Cala anche in Valle d'#Aosta la spesa per l'acquisto di beni durevoli

Ti propongo i principali dati emersi dalla ventesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Valle d'Aosta, presentato oggi a Torino presso l’hotel Principi di Piemonte.

In termini di reddito pro capite, la Valle d’Aosta resta, anche nel 2013, la regione più ricca d’Italia, con 22.361 €. Una cifra superiore di quasi 4.500 € a quella media nazionale (17.952). Rispetto al 2012, si tratta di un dato più basso dello 0,2% (contro una flessione media nazionale pari allo 0,4%).

La spesa complessiva per l’acquisto di beni durevoli si è attestata a 144 milioni € (-4,7% rispetto al 2012, quando era stata pari a 151 milioni €). L’anno precedente, però, la flessione registrata era stata ben più alta: -15,8%. Nel 2011 la spesa compressiva per beni durevoli in regione era stata di 180 milioni.

Personalmente non sono un fan del consumo fine a  stesso, ma è un fatto che la recente crisi stia limitando anche consumi che non sono sempre superflui.


I settori di spesa analizzati

  • Auto e moto – Il comparto riporta una flessione dell’11,8% per le auto nuove (volume di vendite pari a 34 milioni), una flessione del 16,1% per i motoveicoli (2 milioni la spesa totale) e, per le auto usate, un arretramento dell’indicatore contenuto allo 0,6%, per 55 milioni di spesa complessiva.

  • Mobili – In discesa anche il secondo comparto della regione, in termini di spesa complessiva dopo la mobilità (25 milioni €), con una variazione dei consumi del -2,7% rispetto al 2012, contro una media nazionale ben più incisiva (-7,4%).

  • Elettrodomestici grandi e piccoli – Il mercato degli elettrodomestici (+1%) evidenzia un dato migliore rispetto alla media nazionale (-5,7%). La spesa si è attesta a 13 milioni €.

  • Elettronica di consumo – Tra i beni per la casa la riduzione più ampia riguarda l’elettronica di consumo, che fa segnare un calo di acquisti del -15,5% e volumi complessivi di spesa di 8 milioni €, rispetto ai 9 milioni € dell’anno precedente.

  • Prodotti Informatici – Risultati positivi per il comparto dell’informatica che dopo il +3,6% registrato tra 2012 e 2011, nel 2013 riporta un ulteriore +2%, portando la spesa complessiva a quota 7 milioni € di spesa.

Alcune tendenze...

«In Valle d’Aosta - si legge nell'analisi di Findomestic -  il refrein “Se potessi avere 1000 lire al mese” è diventato oggi “1.350 € al mese”. Infatti, sotto il profilo strettamente economico, anche gli abitanti di questa Regione giudicano dignitoso un reddito di almeno 1.359 € al mese per i single; di 1.876 € per la coppia senza figli; di 1.995 € per la coppia con figli. Sotto queste cifre (che rappresentano dei valori medi indicati) si è costretti ad operare rinunce che incidono fortemente sullo stile e sulla qualità della vita».

L’83% degli intervistati ha cambiato il proprio stile di vita riducendo le spese per viaggi, vacanze, ristoranti, pizzerie, abbigliamento calzature, generi alimentari, divertimento, svaghi e tempo libero.

«All’interno di questo rimescolamento - si legge sempre nella nota - si sta affermando una categoria di pensiero costituita dai “visionari attivi”, con una concezione del futuro che non può non prescindere dalle azioni che si intraprendono subito sul fronte dei consumi e della produzione: entrambi devono essere sostenibili, grazie alla rinuncia al superfluo, al consumo compulsivo, alle produzioni impattanti; meglio quindi consumare o produrre qualche cosa in meno, ma che abbia un impatto ecosostenibile. Un tassello importante di questa visione è il principio che per risolvere i problemi occorra agire in proprio. Cosa possiamo fare oggi per influenzare positivamente il nostro futuro? Secondo la maggioranza degli abitanti della Regione occorre che ci sia più equità, intesa come ripartizione della ricchezza, tutela dei più deboli e delle aziende in difficoltà. Segue una maggiore istruzione interpretata anche come più ricerca e sviluppo. In questo contesto l’innovazione, secondo la maggioranza, dovrà diventare un’importante risorsa collettiva».

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