19 marzo 2014

Il Traforo del Gran San Bernardo ha celebrato il suo 50° anniversario (#Photogallery)

18 marzo 1964 - Inaugurazione Traforo – Vettura  d’epoca Fiat “ mod. zero” con il giornalista Barzini
L’infrastruttura della lunghezza di 5,8 chilometri che collega il Vallese alla Valle di Aosta festeggia, in questo
19 marzo 2014, il suo primo mezzo-secolo. Dalla data di apertura al traffico, avvenuta nel 1964, sono
transitati oltre 27 milioni di veicoli.

Importante collegamento tra il Vallese e la Valle d’Aosta, due regioni con forti legami culturali e commerciali,
il Traforo del Gran San Bernardo celebra oggi il suo 50° compleanno. Una giornata commemorativa, che ha riunito stamane a Liddes i vertici delle società di gestione, il personale e numerose autorità.

Maurice Tornay, Presidente del Consiglio di Stato del Vallese, e Aurelio Marguerettaz, Vice-presidente della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, hanno sottolineato l’importanza di quest’opera ed hanno reso omaggio ai pionieri e alle maestranze che, con il loro lavoro e sacrificio, hanno contribuito alla realizzazione di questo grande progetto.

Il traforo oggi
La gestione unica 
Titolari della concessione, sulla base di un accordo internazionale tra Svizzera e Italia, sono le due società: TGSB SA e SITRASB SpA. Oggi, la gestione unica del traforo è effettuata per conto delle società concessionarie dalla società italo-svizzera SISEX SA.

Quest'ultima è retta da un Consiglio di Amministrazione, che ne definisce la strategia ed esercita la
sorveglianza, da un Ufficio di Direzione, per la gestione ordinaria, il coordinamento e il controllo dell’attività
delle concessionarie e da varie commissioni. La composizione di questi organismi è paritetica e la presidenza
è alternata (Italia-Svizzera) ogni tre anni. La struttura si avvale di un’ottantina di risorse specializzate. Sin dalla sua apertura, il Traforo del Gran San Bernardo ha sempre investito nel miglioramento delle infrastrutture e delle attrezzature tecniche, al fine di soddisfare le esigenze internazionali in materia di sicurezza e di prestazione dei manufatti e garantire un elevato comfort ai propri utenti.
Un recente sondaggio posiziona, il grado di soddisfazione espresso dagli utenti, ad un alto livello di gradimento soprattutto per il comportamento del personale di esazione, la qualità delle informazioni, la pulizia e il rispetto dell’ambiente. Il Traforo del Gran San Bernardo dunque guarda al futuro fiducioso e continuerà
a coltivare la sua vocazione di collegamento tra la Svizzera e l’Italia, tra il Nord e il Sud dell’Europa.




Le fasi principali della storia del traforo
La storia millenaria del Colle del Gran San Bernardo è stata segnata da alcune date importanti quali il 1936,
1945, 1948, caratterizzate da studi e i progetti, che riguardavano il collegamento sotterraneo tra il Vallese e
la Valle d’Aosta.
Nel 1951 furono costituiti due gruppi di lavoro: uno italiano, presieduto da Enrico Marone Cinzano, presidente della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Torino e l’altro svizzero, presieduto da Maurice Troillet, presidente del Consiglio di Stato del Vallese. Il 23 maggio 1958, fu firmata a Berna la convenzione tra lo Stato Italiano e la Confederazione elvetica, che decretò la realizzazione del Traforo del Gran San Bernardo. I lavori iniziarono Nell'estate del 1958. Il 5 aprile 1962, l’ultimo strato di roccia fu abbattuto dalle due squadre che procedevano dagli opposti versanti. In seguito furono realizzati le fondazioni in calcestruzzo della pavimentazione, il solaio, i marciapiedi, le rifiniture e gli impianti. Aperto al traffico il 19 marzo 1964, il Traforo del Gran San Bernardo fu il primo traforo stradale aperto al traffico attraverso la barriera delle Alpi.

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