27 ottobre 2014

#Chambre: tiene il numero delle imprese nel terzo Trimestre ma calano tasso di crescita, iscrizioni e imprese artigiane

La Chambre Valdôtaine informa che i dati riguardanti l’andamento delle imprese nel 3° trimestre 2014 fanno rilevare, per la Valle d’Aosta, un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni con un valore di +13 imprese al netto delle cancellazioni d’ufficio. Il dato emerge dalla differenza tra le 145 iscrizioni e le 132 cessazioni registrate tra luglio e settembre. Segno ancora in positivo anche per il tasso di crescita, che si attesta allo 0,10%, seppur in calo rispetto al 0,30% dello stesso periodo del 2013 ed inferiore anche allo 0,27% del dato medio nazionale.

Esaminando l’andamento delle imprese artigiane, il saldo tra iscrizioni (51) e cessazioni (58) porta ad un valore negativo di -7 unità e ad un tasso di crescita di -0,18%, in calo rispetto allo +0,22% dello stesso periodo del 2013, e inferiore al -0,07%% del dato medio nazionale, a conferma del momento di particolare difficoltà che interessa il settore artigiano.

Prendendo in considerazioni l’andamento dei diversi settori emerge come risultino in aumento le imprese del settore turistico (+18 imprese), confermando il trend positivo del II° trimestre 2014, cosi come, seppur con numeri più contenuti, quelle del settore del commercio (+4) e agricolo (+3). Cala invece il numero delle imprese del settore delle costruzioni (- 11 imprese) e, in maniera meno accentuata, quello delle aziende del manifatturiero (-2) e dei servizi alle imprese (-5).

Analizzando i dati riguardanti le iscrizioni si evidenzia, così come registrato anche a livello nazionale, una sensibile contrazione rispetto al II° trimestre 2014 passando da 235 a 145 aperture. Numeri in calo anche per il settore artigiano che vede calare il numero delle aperture da 93 a 51.

«I dati testimoniano come le difficoltà economiche siano ancora ben presenti ed influenzino le dinamiche del settore imprenditoriale spiega il Presidente della Chambre Valdôtaine, Nicola Rosset  – se da una parte, infatti, il saldo tra iscrizioni e cessazioni dimostra una tenuta del numero delle imprese, dall'altra non possiamo non evidenziare il calo del tasso di crescita e il perdurare delle difficoltà che interessano il settore artigiano. Altrettanto significativo è il calo delle iscrizioni che conferma il senso di insicurezza nei confronti di una economia che, soprattutto per quanto riguarda il mercato interno, stenta a riprendersi, disincentivando l’apertura di nuove attività imprenditoriali, come testimoniato anche dall’aumento dei depositi presso gli Istituti Bancari. Le priorità sono oggi più che mai quelle di fornire sostegno alle nuove imprese, di semplificare l’accesso al credito, e sensibilizzare sulle possibilità offerte dalle reti di imprese in un ottica di innovazione e promozione dell’eccellenza».

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