30 dicembre 2014

Fondazione Rinaldo #Bertolin: un bilancio


Dopo un anno di attività, la fondazione Rinaldo Bertolin, nata dalla decisione della Consigliera Regionale Peaquin Marilena, moglie di Rinaldo, di devolvere una parte della propria indennità di consigliera per iniziative di sostegno al mondo delle imprese, fa un primo bilancio delle attività svolte.

La Fondazione ha organizzato nel mese di marzo un corso per l’utilizzo del defibrillatore al quale hanno partecipato 15 persone; inoltre, nello stesso mese, il consiglio direttivo della fondazione ha incontrato la cooperativa “Lo Dzeut” di Champorcher, gettando le basi per una strategia di sviluppo della cooperativa stessa.

Nel mese di Aprile è stato acquistato il nono defibrillatore (gli altri otto erano stati donati da Bertolin negli anni precedenti in vari comuni della Valle d’Aosta), che viene posto simbolicamente nel piazzale adiacente alla Maison Bertolin nel comune di Arnad.

I mesi di giugno e luglio sono stati fondamentali per intraprendere un progetto con il politecnico di Verrès, volto a favorire la nascita di startup e la realizzazione di progetti presentati dagli studenti di diverse scuole. Negli stessi mesi il direttivo della fondazione ha incontrato gli organi di VdAStructure.

In occasione della quarantacinquesima edizione della festa del Valle d’Aosta Lard d’Arnad DOP, grazie all'intervento diretto della Fondazione, è stato messo a disposizione della cooperativa “Lo Dzeut” uno chalet personalizzato che ha permesso di realizzare un’importante vendita dei prodotti della cooperativa e ha permesso di far conoscere le bellezze e il lavoro tradizionale valdostano a turisti di tutto il mondo.

Nel mese di settembre, un'altra attività volta a favore della cooperativa artigianale di Champorcher, con l’acquisto di uno spazio espositivo nell’importante manifestazione del FAI organizzata a Castello Masino.
I fratelli Bertolin
Nel mese di novembre, la fondazione ha sondato nuovamente il terreno per una collaborazione con l’università della Valle d’Aosta, incontrando il rettore della stessa. 
Infine, nel mese di dicembre, è stato deliberato il possibile acquisto ad inizio 2015 di un nuovo telaio per la cooperativa “Lo Dzeut”, realtà nella quale la fondazione crede molto anche se ritiene siano necessari dei cambiamenti sostanziali a livello produttivo/commerciale.
Per migliorare questi punti deboli, si sono instaurati importanti rapporti con alcune Case di moda italiane tra le più importanti del mondo nel settore tessile. Nel mese di Gennaio 2015 è previsto un incontro di possibile collaborazione con la Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta.

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