A sei mesi dall’approvazione della firma del protocollo di intesa tra la Regione Valle d’Aosta, il Comune di Aosta e la Cogne Acciai Speciali, con la presentazione di due Dichiarazioni di inizio attività presso il comune di Aosta e la trasmissione a Vallée d’Aoste Structure dei progetti esecutivi, prende avvio la fase operativa del “Progetto Cogne 2016”, finalizzato ad aggiornare il layout produttivo dello stabilimento per portare a compimento il piano di riconversione di parte della produzione.
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Siamo davvero soddisfatti – ha spiegato
l’amministratore delegato della CAS Monica Pirovano –
per il lavoro sin qui svolto e per la velocità con cui si è portata a termine la parte progettuale. Grazie alle sinergie messe in atto con Regione, Comune e Vallée d’Aoste Structure è stato infatti possibile dare attuazione ai contenuti del protocollo d’intesa, migliorandoli senza ulteriori investimenti da parte degli enti pubblici. In particolare il recupero di alcune aree ci consentirà di attuare i piani di produzione dei nuovi acciai messi a punto dopo una intensa fase di ricerca e di sviluppo. Il risultato finale sarà raggiunto a cavallo del biennio 2015-2016, quando di fatto la produzione sarà caratterizzata da un mix molto più specialistico e ad alto valore aggiunto».
Nel dettaglio, il “Progetto Cogne 2016” si articola in 4 ordini di priorità a loro volta suddivise in 7 interventi di varia portata, finanziati complessivamente per circa due milioni di euro, con la parte strutturale a carico di VdA Structure e la parte impiantistico-strutturale a carico CAS.
L’intervento che presumibilmente verrà concluso entro il prossimo autunno riguarda l’apertura di un nuovo ingresso dipendenti dell’area a freddo sul lato est stabilimento e la contestuale realizzazione di un parcheggio riservato.
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Inizialmente – evidenzia
l'amministratore delegato di Vallée d'Aoste Structure Thierry Rosset –
erano solamente previste una riorganizzazione degli stalli dell’area comunale ora prevalentemente occupata da mezzi pesanti in sosta e una revisione, mediante segnaletica, dei flussi di traffico e delle aree di sosta. In un secondo momento, ferma restando la prima ipotesi, si è deciso di utilizzare un tratto della via di accesso alle zone dell’Espace Aoste posta a Sud dello stabilimento, così da avvicinare l’ingresso dei lavoratori degli impianti dell’area a freddo rendendo ancora più agevoli gli spostamenti sia dentro che fuori dalla fabbrica».
Più complessi saranno invece gli altri due progetti che consistono nella messa in sicurezza del capannone vecchia fucina e nella realizzazione di una nuova area di stoccaggio materiale all’aperto con parziale copertura.
Nel primo caso, visti l’obsolescenza e il degrado del manufatto, si interverrà recuperando il capannone che in seguito sarà adibito alla produzione e allo stoccaggio dei nuovi prodotti fucinati.
Nel secondo caso, invece, in un’area baricentrica dello stabilimento nei pressi del Buthier, verranno abbattuti gli edifici esistenti ad eccezione di uno che verrà interamente recuperato, per procedere alla realizzazione di un’area di stoccaggio di materiali vari.
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