30 ottobre 2015

La legge finanziaria per il 2016


Nel corso della seduta di oggi, venerdì 30 ottobre, la Giunta regionale ha approvato la legge finanziaria della Regione per il 2016 e il bilancio programmatico 2016/2018. Nella nota che segue le caratteristiche del Bilancio come sono state presentate dalla Giunta. Che cosa ne dicono le associazioni di categoria?

Il documento finanziario pareggia, al netto delle partite di giro, in 1.223 milioni per l’anno 2016, 1.197 milioni per l’anno 2017 e 1.203 milioni per l’anno 2018. Nel 2015 il pareggio raggiungeva i 1.265 milioni di euro. Le entrate 2016, considerate al netto del recupero dell’extra-gettito IMU di 37 milioni, sono pari a 1.186 milioni, in riduzione di 79 milioni rispetto all’anno 2015.
La riduzione è spiegabile, per 70 milioni, dal diverso riconoscimento del gettito di alcune accise in esito ad una sentenza della Corte Costituzionale contro la Regione Sardegna, che ha interpretato in modo restrittivo l’assegnazione delle imposte legate al territorio regionale, assegnando alla Regione il gettito non sulla base delle imposte “versate” ma soltanto relativamente a quelle legati all’effettivo consumo sul territorio.

Tale spesa risulta così suddivisa:
- spesa corrente89,11%
- spesa investimenti10,89%
L’incidenza della spesa per gli investimenti migliora rispetto allo scorso anno.

Gli investimenti
Nella redazione del bilancio e nella previsione per il triennio 2016/2018, il Governo regionale ha posto come presupposto indispensabile per una reale ripresa dell’economia della Valle d’Aosta gli investimenti regionali. Investimenti che la finanziaria ha voluto tradurre in piani di interventi diretti sul patrimonio regionale e sul territorio, ma che si concretizzeranno anche con aiuti alle imprese, attraverso mutui a valere sulle varie leggi regionali. Investimenti che sono finalizzati anche ad una ricaduta diretta sul territorio in termine di mantenimento dell’occupazione e di creazione di nuovi posti di lavoro.
Nella filosofia di redazione della legge finanziaria, si è voluto escludere la facile logica dei tagli lineari, ma si è voluta approntare una politica di interventi di riduzione ragionata, laddove era possibile, laddove era più opportuno ma soprattutto laddove era meno impattante per il welfare.
Partendo quindi con la finalità di una politica di investimenti per far crescere il territorio e la sua economia, da un lato si è tenuto conto degli impegni già assunti e degli investimenti già programmati in progetti già avviati, dall’altra al contempo si è voluto abbandonare la logica delle grandi opere, rivisitando e ridimensionando progetti quali l’ospedale e l’università.
Per non penalizzare un sistema sociale ritenuto da tanti indicatori di eccellenza, il Governo regionale per fare investimenti a favore del territorio ha quindi scelto di utilizzare fondi provenienti dal mutuo aperto in passato per la realizzazione delle grandi opere, che oggi trovano un loro ridimensionamento.
  • Lavori pubblici: nell’ottica di fare sistema per la tutela e la salvaguardia del territorio regionale e delle infrastrutture viarie, è stato predisposto un piano dedicato ai lavori di manutenzione, agli interventi straordinari in seguito a eventi calamitosi e alle opere di contenimento di fenomeni franosi o valanghivi, su tutto il territorio regionale. Piano volto non solo ad un intervento di cura del territorio, ma strumento per creare lavoro a favore soprattutto delle piccole e medie imprese edili e artigiane, che sono la vera ossatura dell’imprenditoria valdostana;
  • Lavori per il patrimonio regionale dei beni culturali e dei beni ecclesiastici: sempre nell’intento di dare impulso alle imprese, l’Amministrazione regionale ha dedicato parte del proprio documento finanziario ad un piano di interventi destinati alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione di castelli, case forti e siti archeologici, ma anche al patrimonio dei beni ecclesiastici, per avviare così un percorso coordinato che pone la cultura come priorità politica, al servizio di un più ampio progetto di Valle d’Aosta turistica che sappia sfruttare e promuovere le proprie risorse archeologiche e monumentali;
  • Interventi nel settore agricolo: rientrano negli investimenti in cui crede il Governo regionale per un rilancio dell’economia della Valle d’Aosta il finanziamento dei progetti portati avanti dai Consorzi di miglioramento fondiario, il mantenimento dei cantieri forestali e lo sviluppo di un piano lavori coordinato su tutto il territorio;
  • Interventi nel settore industria e attività produttive: accanto al nuovo piano di politica del lavoro che sarà varato a gennaio, gli interventi a favore della crescita e dell’occupazione arriveranno da un più ampio utilizzo dei fondi europei, utilizzo per il quale l’Amministrazione regionale si sta organizzando al fine di promuovere su tutto il territorio una maggiore sensibilità allo sfruttamento di queste opportunità finanziarie che arrivano dall’Unione europea. Fondi europei quindi volti - attraverso la disciplina di normative regionali dedicate - alla green economy, alla ricerca industriale, all’adeguamento normativo ed energetico degli impianti industriali esistenti e all’implementazione di nuovi insediamenti sul territorio;
  • Politica del turismo: nella consapevolezza che il turismo è per la Valle d’Aosta settore trainante, il progetto economico e politico del Governo regionale cerca di convogliare risorse e finanziamenti a favore di tutti quegli interventi che possono in qualche modo contribuire ad un arricchimento dell’offerta promozionale della Regione. Negli scorsi anni, il Governo regionale si è operato alla conclusione e allo sviluppo di grandi opere per il turismo – vedi Forte di Bard e Skyway -, oggi l’intento è quello di proseguire a sostenere gli operatori economici del settore, in particolare attraverso il mutuo contratto per 100 milioni di euro con la BEI (Banca Europea degli Investimenti) e del quale 40 milioni di euro sono già stati erogati (95% a favore degli albergatori). Rientra nella politica del turismo anche il piano dei lavori sui beni culturali, di cui si è già fatto cenno.
Le politiche per la casa e la famiglia
Un grande impegno finanziario viene mantenuto anche per l’esercizio 2016 per tutte le politiche a favore della casa, dei mutui prima casa, delle politiche abitative – per le quali è previsto un aumento di oltre 2 milioni di euro - e per le provvidenze speciali come il bon de chauffage. In questo ambito, è stato incrementato a 11 milioni di euro il finanziamento al fondo per il contrasto alla povertà e per il sostegno all’economia locale.

Il contenimento della spesa pubblica
Per quanto attiene la riduzione dei costi, il Governo prosegue nella politica di un forte contenimento della spesa pubblica, con una spending review che, per quanto riguarda la pubblica amministrazione, porta ad una razionalizzazione del personale, che conferma prevedrà l’assunzione di 1 persona ogni 5 pensionamenti.
Sono stati inoltre ridotti i corrispettivi dei contratti di servizi in essere del 5% in tutti i settori.

Politiche del welfare
Al di là delle inevitabili riduzioni delle risorse in ogni settore, il Governo regionale si è impegnato a tutelare il sistema regionale delle politiche sociali per il quale l’investimento complessivo di quasi 54 milioni di euro. Comparti per i quali la Valle d’Aosta mantiene alti livelli di assistenza, con uno standard tra i più alti in Italia. Grande attenzione è riservata nella finanziaria per il 2016 anche agli interventi edili sulle strutture sanitarie, per i quali si prevedono investimenti per 7 milioni di euro oltre ad ulteriori 10 nel triennio.

Piano della valorizzazione ed alienazione di beni immobili
Le entrate regionali saranno sostenute anche da un piano di dismissioni di immobili. Nella seduta di oggi, il Governo regionale, ha infatti avviato l’iter per il piano della valorizzazione ed alienazione di beni immobili i proprietà regionale, nell’obiettivo di stimolare il mercato immobiliare privato e sostenere la ripresa degli investimenti.

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