10 dicembre 2015

Roberta Sirio (#Sicpa): «Dalla Valle d'#Aosta parte la nostra sfida contro la #contraffazione dei sapori tipici»

Questa settimana intervistiamo Roberta Sirio, direttore sviluppo del business di Sicpa.
 Prima di tutto spieghiamo che cosa è Sicpa...
SICPA è un'azienda privata svizzera fondata nel 1927, che opera nel campo della sicurezza e dei sistemi anti-contraffazione. Ha una presenza internazionale: vende infatti in 180 paesi ed ha filiali in 31 paesi con circa 3.000 dipendenti, tra cui una filiale italiana – SICPA Italia – con un importante sito produttivo ad Arnad, in Valle d’Aosta.
Come arrivate in Valle d'Aosta?
SICPA Italia nasce in seguito all’acquisizione del ramo d’azienda ink jet della Olivetti – Gruppo Telecom, che si è completata a Giugno 2014. L’interesse di SICPA è nato dal fatto che le competenze R&D presenti ad Arnad sulle tecnologie di stampa ink jet, sulla microfluidica, etc… erano in linea con le soluzioni di marcatura digitale di SICPA, che consistono nella marcatura dei beni per mezzo di etichette di sicurezza o direttamente sul packaging, attraverso elementi di sicurezza materiale e codici unici che permettono l’identificazione e l’autenticazione dei prodotti, la loro tracciabilità lungo la filiera di trasformazione e distributiva, garantendo cosi’ l’integrità e la sicurezza dei prodotti dalla loro produzione alla vendita. A seguito dell’acquisizione è stato possibile ripristinare le linee produttive di testine a ink jet termico presenti ad Arnad.
La casa madre da tempo opera in Italia...
Corretto. SICPA opera da molti anni nella protezione di beni di valore, come le banconote e i documenti d’identità. Ha come clienti nel mondo i governi, le banche centrali come la BCE e la Federal Reserve negli Stati Uniti e sul mercato italiano ha come clienti per gli inchiostri di sicurezza e i device di autenticazione L’Istituto Poligrafico della Zecca e dello Stato e la Banca d’Italia. Operando nel campo dei sistemi di alta sicurezza, è estremamente importante che noi controlliamo e gestiamo le tecnologie da cui dipendiamo. E’ inoltre un fattore importante nel nostro approccio al mercato fornire un servizio di alto livello ai nostri clienti. L’acquisizione di queste capacità e know how in Italia ci aiuta quindi a espandere la nostra offerta, a controllare l’integrazione verticale delle tecnologie e riduce le nostre dipendenze dai fornitori esterni.
In Valle d'Aosta avete sviluppato un progetto pilota legato al settore dell'agroalimentare. Di cosa si tratta?
Il progetto sperimentale, primo in Italia, è nato per iniziativa dell’Amministrazione Regionale e di EXPO VDA ed ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere e far conoscere un sistema completo per la tracciabilità e l’autenticazione nel settore agroalimentare e al contempo promuovere i produttori e i prodotti valdostani sotto regime di Qualità, quali i DOP e gli IG, valorizzandone l’originalità e la storia.
Concretamente in cosa consiste?
L’elemento centrale della soluzione è un’etichetta che contiene importanti elementi di sicurezza materiali, quali gli inchiostri di sicurezza della stessa famiglia di quelli già utilizzati nella protezione di banconote e di documenti di valore, che insieme alle caratteristiche di sicurezza digitale, come il codice QR e il codice identificativo unico utilizzato per la serializzazione, offrono la maggiore efficacia contro la contraffazione. Uno dei punti di forza di questa soluzione è che il consumatore puo’ verificare l’autenticità del prodotto con due metodi, uno è inserendo il codice su un sito web ed ottenendo in tempo reale la risposta, il secondo attraverso una APP per Smartphone, disponibile per sistemi IOS e Android, che verifica l’autenticità dell’inchiostro apposto sull’etichetta attraverso la validazione della variazione di colore, da un riscontro all’acquirente del prodotto, ne legge il QR code e il codice alfanumerico e trasferisce il consumatore alla pagina con la “prova dell’originalità” e tutte le informazioni correlate. Il consumatore può inoltre interagire direttamente con il produttore via email. I produttori possono quindi ricambiare la fiducia posta dai consumatori che acquistano i loro prodotti dando loro tutte le informazioni che ritengono utili e nel contempo beneficiano di una maggiore visibilità del loro marchio e del loro territorio, cosa particolarmente utile per produttori medio-piccoli e con pochi mezzi per fare comunicazione.
Ad oggi quante aziende valdostane hanno aderito? 
Oltre la metà dei produttori valdostani di prodotti DOP e IG hanno già aderito, in particolare sono i produttori di Lardo di Arnad Dop, Fontina Dop, Fromadzo Dop, Jambon de Bosses Dop, Vini Vallée D’Aoste Doc e Genepy Ig. Grazie alla collaborazione di questi produttori ad oggi sono tracciate alcune centinaia di migliaia di prodotti. Ora, insieme all’amministrazione regionale e alla Chambre valdôtaine si sta studiando come estendere il progetto agli altri produttori e ad altri prodotti.
Lo state commercializzando anche in altre regioni? Ci sono state manifestazioni di interesse? 
In Italia, questo è il primo progetto sperimentale che è stato fatto e lo abbiamo presentato in diverse occasioni durante il semestre di EXPO dove ha riscontrato un notevole interesse. Ora lo stiamo proponendo anche ad altre Regioni e proprietari di marchi che vogliono difendersi dalla contraffazione. Nel mondo abbiamo diverse referenze, in particolare con i Governi nel campo della protezione delle accise, su prodotti quali il tabacco, i prodotti alcolici, i soft drinks dove il rischio di frode è particolarmente elevato. Tali soluzioni utilizzano le etichette di sicurezza ma anche la codifica diretta sui prodotti sempre con speciali inchiostri di sicurezza. Con oltre 76 miliardi di prodotti protetti ogni anno, SICPA è oggi il leader mondiale delle soluzioni di tracciabilità sicura per i prodotti soggetti alle accise. Nel capo dell’industria abbiamo, sempre in campo internazionale, progetti in corso che riguardano ad esempio l’olio di oliva e altri prodotti di alto consumo, quali i cosmetici, gli apparati elettronici, l’abbigliamento e gli accessori di brand del lusso e soluzioni anticontraffazione per i farmaci.
Una curiosità: quali competenze bisogna avere per lavorare per una azienda come la vostra? 
Le competenze essenziali sono nella chimica e nell’ingegneria in generale in quanto nella tecnologia di stampa e nei sistemi anti-contraffazione concorrono la micromeccanica, la fluidica, l’elettronica e lo sviluppo SW per l’integrazione nei sistemi industriali.     Vi è poi la parte di competenze commerciali e di supporto al cliente il cui impiego in futuro dipenderà ovviamente dal successo che queste soluzioni avranno sul mercato italiano.
State lavorando su altri progetti? Per il 2016 c'è qualche novità da annunciare? 
Il sistema SICPA, che può essere adattato a filiere di diverse tipologie di prodotti, agroalimentari e di altri beni industriali, si integra facilmente nella grande industria con processi di produzione completamente automatizzati e ad alta velocità, ma anche nelle aziende di piccole-medie dimensioni con processi artigianali. Si stanno individuando quindi quali settori e filiere industriali sono le piu’ recettive. Molte aziende prendono di solito in considerazione la protezione dei loro prodotti quando si verifica un problema, tuttavia vediamo che oggi la sensibilità verso queste problematiche sta aumentando in particolare quando le aziende si espongono verso mercati esteri particolarmente a rischio. Stiamo quindi ragionando con queste aziende come le nostre tecnologie e la nostra esperienza possono aiutarle a proteggere il loro brand e il loro business.
Un sogno imprenditoriale da realizzare? 
Giusto! Bisogna sempre avere un sogno, pensare in grande…Il nostro piano ambizioso, potendo beneficiare delle numerose esperienze di successo attive in molti altri paesi, è quello di aiutare le aziende e dare il nostro contributo alle autorità italiane supportando un piano esteso a livello nazionale per proteggere le produzioni Made in Italy, la Sicurezza e la Salute Pubblica, e consentire alla Stato di beneficiare di maggiori introiti fiscali e salvaguardare molti posti di lavoro, oggi persi a causa del commercio illecito nei diversi settori in Italia. L’utilizzo estensivo del nostro sistema consentirebbe, oltre al raggiungimento di economie di scala, l’accesso sicuro e in tempo reale ai dati generati da parte di tutti gli attori che co-operano in Italia nella lotta alla contraffazione, alle frodi e alla criminalità. Pensando alla SICPA ITALIA e alla Valle d’Aosta, questo progetto con i produttori valdostani è un primo esempio di diversificazione delle attività del sito, con tutti i benefici che comporta. Ritengo che questo sia un obiettivo di buon livello dopo tutta una storia di  più di 20 anni nella stampa a getto di inchiostro. 

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