25 gennaio 2016

#Aosta leader nella #mobilità sostenibile in Italia con il nuovo parco #auto #elettrico della #CogneAcciaiSpeciali

«Siamo davvero soddisfatti per essere riusciti a finalizzare in meno di tre mesi la sostituzione del vecchio parco auto con i nuovi mezzi elettrici e per avere così raggiunto uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati nell'elaborazione del progetto sulla riorganizzazione della mobilità all'interno dello stabilimento. Tale iniziativa si inserisce all'interno del piano di azioni promosso e sostenuto dalla Cogne Acciai Speciali in accordo con le Amministrazioni regionale e comunale, con lo scopo di contenere e ridurre l’impatto ambientale della fabbrica». E’ questo in sintesi quanto dichiarato da Monica Pirovano, Amministratore Delegato della Cogne Acciai Speciali, in occasione della presentazione ufficiale del nuovo parco mezzi elettrici del quale l’azienda si è dotata: 36 auto e 21 cassonati.

All’incontro, oltre ai vertici aziendali, erano presenti il presidente della Regione Augusto Rollandin, gli assessori regionali Luca Bianchi e Raimondo Donzel, il sindaco di Aosta Fulvio Centoz e gli assessori comunali Delio Donzel ed Edoardo Paron, oltre che Thierry Rosset, l’amministratore delegato di Vallée d’Aoste Structure proprietaria dei terreni e degli immobili dello stabilimento.

«Si tratta – ha poi evidenziato il sindaco Centoz – di un’iniziativa importante che, insieme ad altre avviate dalla nostra amministrazione, contribuisce a far diventare la città di Aosta uno dei migliori esempi di mobilità sostenibile in Italia. Con 79 veicoli elettrici da lavoro, il nostro capoluogo si pone infatti in cima alla speciale graduatoria che parametra il numero dei mezzi elettrici presenti in un comune rispetto al numero totale di veicoli comunali con motorizzazione termica circolanti. In tale contesto la figura del Mobility manager assume un rilievo sempre più importante e strategico nella definizione delle politiche di mobilità comunali e nel coordinamento dei tempi di apertura di scuole e uffici».

La presentazione dei nuovi mezzi elettrici è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento del Progetto Cogne 2016, definito in un “Protocollo di intesa” tra RAVA, Comune di Aosta e CAS e finalizzato alla condivisione dei piani di sviluppo industriale, coerentemente con le tematiche legate alla co-esistenza dell'industria nel contesto cittadino aostano (impatto ambientale ed estetico, viabilità).


«Il completamento delle azioni previste in questo documento – ha spiegato Roberto Marzorati, Vice Presidente CAS risulta fondamentale per portare avanti il piano di riconversione industriale fortemente voluto dalla dirigenza aziendale e appoggiato dalle amministrazioni regionale e comunale con l’obiettivo di superare gli effetti negativi indotti dalla crisi, recuperare redditività e sviluppare interessanti prospettive positive per il futuro. E proprio perché strettamente funzionale alla realizzazione delle nuove politiche industriali, tale documento è stato costruito con un orizzonte temporale di 2 anni. Al riguardo, mi preme ringraziare la Regione, il Comune e Vallée d’Aoste Structure che, grazie alla professionalità dei loro uffici, hanno disposto tempestivamente e nei tempi previsti tutti gli atti necessari affinché quanto di loro competenza favorisse l’avvio dei cantieri».

Articolato in 4 ordini di priorità a loro volta suddivise in 7 interventi di varia portata, il “Progetto Cogne 2016” prevede investimenti per circa 1 milione e 830 mila euro, nel limite di un milione in carico alla Regione per l’esecuzione della riqualificazione e lo sviluppo di immobili e la restante parte a carico della CAS per la realizzazione di nuove opere, la sistemazione di aree e l’acquisto di nuovi impianti.

«La riqualificazione e la modernizzazione dello stabilimento previste nel Piano Cogne 2016 – ha commentato Rollandin – premieranno un più generale processo di innovazione legato, da un lato alla produzione e dall’altro ad un miglioramento dell’impatto urbanistico della fabbrica sull’intera area. Il progetto dei  nuovi mezzi elettrici segue il piano regionale dedicato alle colonnine elettriche che l’amministrazione sta portando avanti, inserendosi così a pieno titolo all’interno della strategia regionale orientata alla mobilità elettrica. Se enti pubblici e soggetti privati operano le stesse scelte, si può parlare di sinergia e di potenziamento di obiettivi comuni».

Nello specifico, le attività prevedono la creazione di un nuovo ingresso lato est per i dipendenti dell’area a freddo dello stabilimento, l’adeguamento delle aree di viabilità e di sosta pubbliche necessarie per l’ottimizzazione delle funzionalità del nuovo accesso; la messa in sicurezza del capannone vecchia fucina, l’abbattimento di vecchi capannoni per la creazione di nuove aree di stoccaggio e l’ampliamento del parco rottami.

«Particolarmente delicato risulta il recupero della cosiddetta piccola fucina – ha spiegato ancora Marzorati – che sarà dedicata allo sviluppo degli acciai destinati all’Aerospace e delle leghe a base Nichel. Trattandosi di prodotti destinati ad ambiti molto particolari che richiedono produzioni, lavorazioni, trattamenti, verifiche e certificazioni specifiche e tecnicamente ‘sofisticate’, queste nuove produzioni di fatto ci obbligheranno ad aggiornare e riprogettare alcuni flussi e metodi di lavorazione, comportando anche la creazione di nuove aree da dedicare quasi esclusivamente alla lavorazione e allo stoccaggio dei prodotti di questi due nuovi settori».

Operativamente, il primo intervento di apertura di un nuovo ingresso per i lavoratori dell’area a freddo sarà completato entro la fine del mese di febbraio, mentre con l’inizio della primavera dovrebbero essere pubblicati i bandi per la realizzazione delle opere riguardanti la piccola fucina e l’abbattimento dei vecchi capannoni dove troveranno posto le nuove aree di stoccaggio dei materiali.

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