Cari visitatori eccovi i miei auguri di Buona Pasqua. Come sempre li accompagno con una riflessione. Sono parole del Card. carlo Maria Martini scritte per un articolo sul Sole 24 dell'11 aprile 2009. Ne propongo un passaggio. Vi invito anche a leggere il messaggio del Vescovo di Aosta, Mons. Franco Lovignana che abbiamo pubblicato sul Corriere della Valle attualmente in edicola. A tutti BUONA PASQUA! Oggi, riproponendo il grido della Pasqua, la Chiesa rivolge al mondo un annuncio di speranza. Questo annuncio riguarda tutti, tocca i singoli, le comunità, le società. Ogni uomo, ogni donna di questa terra può vedere il Risorto, se acconsente a cercarlo e a lasciarsi cercare. Comincia da qui la storia della Chiesa, che è storia anzitutto delle conseguenze di questo dono. Gli uomini possono magari utilizzare male questo dono o anche opporsi a esso, ma in realtà esso fa il suo cammino nella storia, crea le moltitudini di Santi, sia conosciuti che sconosciuti. Dà, a ciascuno che lo desidera sinceramente, di entrare nelle intenzioni di Cristo, nel suo amore ai poveri, nella sua lotta per la giustizia, nella sua dedizione per ogni persona, nel suo spirito di libertà, di umiltà, di adorazione e di preghiera. Chi guarda al mondo di oggi con gli occhi della fede, ne riconosce tutte le brutture e le distorsioni, ma vede anche lo Spirito operante per salvare questo mondo. Ma chi riconosce oggi il cambiamento che è avvenuto nella storia? Chi sente la presenza del Risorto che ci accompagna?
Chi ha una fede piena in Gesù, chi si volge a Dio con tutto il cuore, chi si libera dalla schiavitù del successo e del denaro, chi si converte dalla tristezza e dalla meschinità a una visione larga dell'universo, aperta sul l'eternità. Dobbiamo accettare che l'amore di Dio dissolve la paura, che la grazia rimette il peccato, che l'iniziativa di Dio viene prima di ogni nostro sforzo e ci rianima, ci rimette in piedi da ogni caduta. La fede nella risurrezione, non è fuga dal mondo, al contrario, ci fa amare il tempo presente e la terra, è capacità di vivere la fedeltà alla terra e al tempo presente nella fedeltà al cielo e al mondo che deve venire.
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