19 maggio 2016

Assemblea Generale di #Confidi Valle d'#Aosta: nuovi scenari per il #credito

Da sinistra il vicepresidente Pierre Noussan, il Presidente Pericle Calgaro e il direttore Dino Marchetti
Mercoledì 18 maggio, alle16, si è svolta, con la partecipazione riservata ai soli soci, l’Assemblea generale ordinaria di Confidi Valle d’Aosta – Società cooperativa di garanzia dei fidi, presso la ‘Sala Congressi’ dell’Hotel Etoile di Nord a Sarre.

All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2015. Dalla relazione del Presidente, Pericle Calgaro, è emerso che lo scenario in cui le piccole e medie imprese e i Confidi stanno operando in questi primi mesi del 2016 ricalca sostanzialmente il contesto degli ultimi anni, caratterizzato da una certa “cautela” delle PMI a richiedere credito alle banche ed in ogni caso l’assoluta prevalenza di operazioni di circolante per soddisfare esigenze finanziarie connesse essenzialmente all’incasso dei crediti commerciali.

«Continua ad avvertirsi purtroppo - ha detto Calgaro - la scarsità di operazioni a medio e lungo termine connesse ad investimenti. Gli effetti della crisi hanno avuto tra le varie conseguenze anche un rafforzamento delle regole nella concessione del credito a tutto discapito delle piccole e micro imprese. Tanti piccoli e piccolissimi imprenditori si sono venuti a trovare in situazioni problematiche sia a causa dei crediti non riscossi, sia a causa del maggior rigore da parte degli istituti di credito nella valutazione delle pratiche di fido. Le difficoltà del mondo imprenditoriale sono confermate dalla crescita delle sofferenze e delle inadempienze probabili (ex incagli)».

Il tema dei crediti non-performanti è particolarmente attuale per gli intermediari finanziari perché determina importanti effetti negativi sul conto economico. Negli ultimi anni le modalità con cui sono stati effettuati gli accantonamenti e le rettifiche di valore sui crediti sono state sempre più oggetto di attenta disamina da parte di Banca d’Italia. Ciò è dovuto in certa misura al ruolo importante che rivestono tali rettifiche ai fini della trasparenza dei bilanci. Proprio in applicazione ai postulati di bilancio della trasparenza e della prudenza, visti il prolungarsi della crisi economica e il deterioramento del portafoglio, Confidi Valle d’Aosta ha attuato incisive azioni di copertura dei rischi attraverso significative rettifiche di valore (analitiche e di portafoglio) raggiungendo percentuali di copertura delle garanzie deteriorate molto elevate. Sebbene ci siano stati importanti accantonamenti prudenziali e cautelativi a copertura di eventuali future escussioni, si evidenzia un assetto patrimoniale più che adeguato a coprire sia i rischi attuali sia quelli prospettici connessi al previsto sviluppo operativo.

«Nonostante il difficile contesto economico, Confidi Valle d’Aosta - ha aggiunto Calgaro - ha continuato a svolgere un ruolo decisivo come facilitatore dell’accesso al credito delle PMI e in particolare delle aziende di minori dimensioni che rappresentano la quasi totalità del tessuto produttivo della nostra regione e che, oltre tutto, sono quelle più fragili nel rapporto con gli istituti di credito. Oltre al rilascio della garanzia, Confidi Valle d’Aosta ha svolto un’intensa attività di consulenza e assistenza nei confronti delle imprese associate al fine di guidarle e consigliarle nella gestione finanziaria e nel rapporto con le banche».

I soci iscritti a Confidi Valle d’Aosta sono aumentati: dai 750 dello scorso esercizio agli 822 di fine 2015. Gli associati appartengono a tutte le categorie produttive con forte prevalenza di quelle turistiche e industriali. Nel 2015 le pratiche di finanziamento alle imprese sottoposte e approvate da Confidi Valle d’Aosta sono state 617 generando un flusso di garanzie pari a 29,2 milioni di euro comprensivi dei rinnovi. Alla fine dell’esercizio l’ammontare complessivo delle garanzie risultava pari a 85,3 milioni di euro a fronte di oltre 255,9 milioni di euro di finanziamenti bancari. Rispetto alla media dei Confidi nazionali, per i quali risulta piuttosto debole la dotazione di mezzi patrimoniali, il patrimonio di vigilanza ha raggiunto la ragguardevole cifra di circa 22 milioni di euro con un coefficiente patrimoniale (Total Capital) pari al 20,77%, assestandosi ben oltre il 6% requisito minimo richiesto dalla Banca d’Italia per gli intermediari vigilati. Sotto l’aspetto reddituale si registra una perdita di esercizio. «Tale perdita - si legge nella relazione del Presidente - è dovuta principalmente alle consistenti rettifiche di valore eseguite sui crediti deteriorati. Non si tratta comunque di perdite causate da esborsi per sofferenze ma di accantonamenti prudenziali e cautelativi a copertura di eventuali future escussioni».

Proprio in quanto Confidi Vigilato, Confidi Valle d’Aosta ha erogato ai propri Soci i contributi in conto interessi che l’Amministrazione Regionale, ai sensi della L.r. 21/2011, riconosce annualmente per l’abbattimento degli oneri bancari sopportati dalle PMI dei settori manifatturieri e di servizi e che per l’anno di competenza 2014 ha raggiunto la cifra di 1.273.804 euro. Il mondo dei Confidi sta avviando un profondo processo di rafforzamento organizzativo e funzionale a seguito della revisione della normativa di riferimento attuata con la recente riforma del Titolo V del Testo Unico Bancario (TUB). Tra le novità della riforma vi è la creazione dell’Albo unico degli intermediari finanziari (art. 106 TUB) e l’aumento - per i Confidi vigilati da Banca d’Italia - della soglia minima di attività finanziaria da 75 a 150 milioni di euro.

Per il raggiungimento del nuovo limite di 150 milioni di euro Confidi Valle d’Aosta e Valfidi s.c. hanno iniziato un percorso comune e condiviso che prevede l’aggregazione tra i due soggetti entro l’1/1/2018.

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