Laurent Vicquéry |
Vi state preparando per ospitare un evento importantissimo di cosa
si tratta?
Siamo molto orgogliosi di poter annunciare che stiamo organizzando in
Valle d'Aosta per la prima volta l'Assemblea nazionale dei giovani di
Confartigianato il 21 maggio a Courmayeur. Un evento che abitualmente
non si sposta mai dalla capitale e che per la prima volta arriva sul
territorio e significherà avere più di 150 imprenditori artigiani
di tutta Italia, riuniti a Courmayeur no soltanto per l'Assemblea, ma
anche per un momento elettivo.
Un bel colpo essere riusciti a portare un simile evento in Valle
d'Aosta. Come avete fatto?
Abbiamo speso tutte le nostre migliori carte. Sicuramente una buona
organizzazione. Speriamo una buona logistica, una location di
eccezione come lo Sky way Monte Bianco dove si lavorerà tutto il
giorno e che ha permesso ai componenti di Giunta di innamorarsi
della nostra Valle ancora prima di essere arrivati, oltre ad un
gruppo di giovani imprenditori sul territorio under 40 che lavora
insieme da tempo, lavora bene e che l'anno scorso ha visto il cambio
ai vertici del direttivo, con il passaggio di consegne tra me e
Cristiano Revil, e che ha dimostrato di essere meritevole di fiducia.
Io rimango membro di Giunta ancora per qualche giorno in modo da
chiudere l'evento.
Cosa possiamo anticipare sul programma?
Innanzitutto la formula che vuole essere aperta con grande
interazione tra relatore e pubblico in quanto l'ottica è proprio
quella di coinvolgere al massimo gli imprenditori presenti. Non
esistono spettatori ma sono tutti attori di un processo di crescita
comune. Il tema è molto forte cioè la trasmissione di impresa e
quindi il riflettere sul non lasciare cadere le imprese che sono
state seguite per tantissimi anni da imprenditori ormai oltre i 65
anni e dare la possibilità di farle rivivere grazie a giovani
imprenditori che vogliono lavorare nello stesso ambito. Fare questo
matching non è affatto scontato e a Courmayeur sarà anche
l'occasione per sollecitare la politica su questo tema.
Quanti sono i giovani imprenditori di confartigianato a livello
nazionale e valdostano?
In Valle d'Aosta si contano circa 250 aziende con capitani d'impresa
under 40. In realtà sono dei semplici artigiani. A livello nazionale
si parla invece di oltre 46mila imprese. Teniamo conto che il sistema
Confartigianato a livello nazioanle conta circa un milione e mezzo
di imprese. Una federazione presente in tutte le regioni, con 10mila
dipendenti ed una struttura molto articolata. Nel nostro piccolo
rappresentiamo un territorio interessante in quanto c'è una
grandissima partecipazione a livello associativo.
Sono numeri in crescita?
Negli ultimi anni sono sostanzialmente stabili. Ciò che è positivo
è che c'è un discreto ricambio generazionale. Per noi è importante
che non vada perso il know how di chi ha lavorato 40 anni in bottega
Anche se è più una domanda da senior cosa possiamo dire sulla
situazione valdostana del settore?
E' indubbio che il momento è di grande difficoltà. Tengono bene le
imprese che hanno saputo rinnovare, che non hanno avuto paura della
tecnologia, che non hanno avuto paura di cambiare il modello anche
organizzativo. Più legato alla nostra realtà è indubbio che il
settore edile è quello che oggi ancora più in crisi però tutto
sommato nell'insieme l'artigianato tiene e le imprese giovani sono
presenti e questo è sicuramente motivo di interesse.
In merito al manifesto sottoscritto da tutte le associazioni
imprenditoriali giovani di categoria c'è qualche novità?
La cosa più positiva è che il gruppo che si è formato allora,
anche con i cambi ai vertici delle varie associazioni, continua a
lavorare con lo stesso entusiasmo per cui quello che era soltanto un
progetto sottoscritto soltanto un anno fa oggi è davvero più
operativo e questo ci inorgoglisce. I ragazzi stanno lavorando su
molti progetti, soprattutto hanno molte collaborazioni. Hanno
incontrato il Magnifico Rettore dell'Università della Valle d'Aosta
per lavorare sulla formazione: hanno dei contatti con Chambre per
realizzare dei nuovi eventi, ci sarà ad esempio una seconda edizione
della giornata dell'artigiano e poi si lavora in generale sulla
formazione e l'informazione, pépinière tra le altre. Tutti quelli
che erano i punti indicati nel manifesto stanno prendendo corpo.
Sul fronte rapporto scuola-impresa, alternanza scuola-lavoro ci
sono dei progetti?
Questo è un tema estremamente delicato che vede fra l'altro una
legislazuione diversa a seconda dei territori. L'Alto Adige ad
esempio fa un po' storia sé con un sistema scolastico assolutamente
diverso dal nostro e che ha saputo davvero avvicinare i ragazzi e le
botteghe nel suo senso più alto. Questo da noi non è ancora
possibile o comunque ci stiamo provando. L'aspetto che però ci pare
interessante è che a livello nazionale si voglia arrivare ad un
liceo dei mestieri, non soltanto scuola professionale in quanto si è
compreso che l'aspetto più importante al di là del pezzo di carta è
che questi ragazzi imparino un mestiere già quando sono a scuola.
L'idea è quella di avvicinare la scuola e il lavoro in questo modo.
Noi naturalmente faremo tutto quanto è possibile affinché questo
modello sia realizzato anche in Valle d'Aosta.
Altre novità in vista per il 2016 come associazione?
Ci ingrandiamo un po' e offriamo servizi migliori. Nel 2016 si
concretizzerà l'unione fra Confartigianato e Ava, l'Associazione
Valdostana degli artigiani, che tra l'altro è la prima associazione
nata sul territorio valdostano. Questo vuol dire raccogliere più di
1400 artigiani soltanto in Valle d'Aosta ed offrirgli dei servizi di
qualità. La sede nuova, nell'Area Cogne, permetterà di gestire
meglio i servizi che già ci sono e di implementarne di nuovi, ma
soprattutto un unico gruppo dirigente, sintesi delle due
associazioni, e quindi in grado di realizzare politiche ancora più
innovative, e anche un unico staff. E questo è un bel passo in
avanti.
Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Tante cose tutte insieme. In questo momento è quello di ottenere
degli ottimi risultati intanto con l'assemblea nazionale di
Courmayeur che è un grande motivo di orgoglio e legato a questo mi
auguro anche che il tema che andremo a trattare, cioè la
trasmissione di impresa, permetta davvero la trasmissione di imprese
dantan e nuovi imprenditori. Il titolo è significativo “Start up
con 40 anni di esperienza” speriamo che sia davvero così.
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