Per rilanciare l’apprendistato è necessario recuperare il patrimonio di professionalità artigiana che si sta depauperando a causa della crisi e alla mancanza di concreti incentivi.
«Le recenti notizie circa la diminuzione di apprendisti artigiani deve far riflettere, ma soprattutto preoccupare perché la manualità costituisce il valore aggiunto della nostra produzione e dei nostri servizi». Aldo Zappaterra, Direttore di Confartigianato Valle d’Aosta commenta così i dati sulla diminuzione degli apprendisti in Valle d’Aosta.
In Valle d’Aosta, infatti, nel 2009 erano occupati nelle aziende artigiane 650 apprendisti , mentre nel 2015 erano meno di 400 con un calo del 43%. Più in generale, in tutti i settori lavorativi gli apprendisti erano, nel 2009 1.850 mentre lo scorso anno erano meno di 1400, pari ad un meno 24%.
«Rilanciare l’apprendistato – prosegue Zappaterra – è un’opportunità di crescita per giovani e aziende. Ma al momento l’occupazione in un’azienda artigiana è spesso vissuta dai giovani come un ripiego, mentre l’impresa artigiana è invece la testimonianza della nostra ricchezza e della nostra ricchezza».
Attraverso le riforme della scuola avvenute in questi ultimi anni, il nuovo Testo unico sull’apprendistato del 2011 e le novità introdotte con il Jobs act, sono stati realizzati dei passi importanti verso la giusta direzione. «Oggi – conclude Zappaterra – è necessario che la politica riconosca il valore sociale dell’artigianato individuando, anche, gli strumenti utili a garantire il giusto riconoscimento economico a tutte professioni dove il savoir faire è fondamentale per produzioni di eccellenza».
Confartigianato VdA auspica che nel Bilancio di previsione della Regione, in fase di elaborazione, vengano previste risorse e norme utili per rilanciare l’apprendistato.
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