8 febbraio 2017

Primo trimestre 2017: Confindustria Valle d#Aosta registra un miglioramento congiunturale

Il 2017 si è aperto all’insegna di un miglioramento congiunturale per l’industria valdostana anche se non appare ancora sufficientemente stabile e solida per garantire una crescita continuativa e costante dei livelli economici. Si rafforzano in particolare le attese su produzione, ordini e investimenti.
Il saldo ottimisti/pessimisti evidenzia un +15 nelle previsioni di aumento della produzione e di nuovi ordini e un +18 per gli ordini export. Sale di 2,57 punti la percentuale delle imprese che prevede di fare investimenti.
Si consolida la composizione del carnet ordini. La percentuale di aziende con ordini per meno di un mese scende al12,5%, circa 32 punti in meno rispetto al trimestre precedente.

Analogo miglioramento è riferibile al saldo dell’occupazione che è in aumento rispetto ai trimestri precedenti fortemente negativi.Solo l’8% prevede di ricorrere alla cassa integrazione. Sostanzialmente stabili l’utilizzo degli impianti e l’andamento degli incassi.A livello settoriale le aspettative ottimistiche riguardano sia il manifatturiero che i servizi.

«Il cammino per il ritorno ai livelli pre-crisi è ancora lungo - dichiara Confindustria Valle d’Aosta - ma i risultati della nostra indagine evidenziano un maggior clima di fiducia legato alle buone performance della produzione e dei nuovi ordini, anche export, che sono incoraggianti e rimarcano la vitalità delle nostre aziende.Pur senza sottovalutare i dati positivi, occorre ancora molto prudenza nelle valutazioni di medio periodo condizionate da fattori globali di incertezza.Per il recupero competitivo della nostra economia sono certamente importanti le misure messe in campo dall’amministrazione regionale per gli investimenti, la ricerca e l’innovazione».

SCHEDA TECNICA

Nell’ultimo trimestre la media dell’utilizzo impianti è rimasta stabile (68,33%) rispetto al trimestre precedente (68,48%), mentre è scesa di 3,78 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Il carnet ordini registra un miglioramento per chi ha lavoro per meno di un mese che passa dal 45,16% del trimestre precedente al 12,5% attuale (nel 2016 era il 22,73%). In rialzo le previsioni degli ordini da uno a tre mesi che si portano al 43,75% contro il 29,03 del quarto trimestre 2016 (36,36% nel primo trimestre 2016), mentre quelli oltre i tre mesi fanno registrare un aumento di 17,94 punti (40,91% nello stesso trimestre dell’anno precedente).
Il 50% degli intervistati indica ancora dei ritardi nei pagamenti, contro il 56,76% del trimestre precedente. La media dei pagamenti tra privati registra una moderata contrazione passando da 82,21 giorni del trimestre precedente a 76,61, mentre quelli della Pubblica Amministrazione salgono a 77,5 contro i 75 del quarto trimestre 2016.

Si rafforzano le attese sulla produzione che risulta in aumento dell’11,77% rispetto al trimestre precedente e del 23,33 rispetto allo stesso periodo del 2016, grazie soprattutto alla previsione dei nuovi ordini e all’andamento favorevole delle esportazioni.
La variazione percentuale degli ordini totali registra un incremento tendenziale del 15,38% (12% nello stesso periodo del 2016), mentre nel quarto trimestre 2016 il valore era negativo con -8,82 punti, sostenuta dall’espansione del fatturato estero del 18,18%, contro il 10% del trimestre precedente (20% nello stesso periodo del 2016).
Nel 1° trimestre 2017 si prospetta una tenuta dei livelli occupazionali per il 74% degli intervistati, e il trend sembra aver invertito la tendenza negativa portandosi al -2,33%, contro il -13,16 del quarto trimestre 2016.Le indicazioni meno ottimistiche provengono dal settore manifatturiero.
Dello stesso tenore sono le previsioni di ricorso alla CIG, dove la percentuale di aziende che nei prossimi tre mesi non esclude di dover far ricorso a questo ammortizzatore si assesta al 7,69%, che è considerato un livello “fisiologico” ed interessa solo il settore manifatturiero. Nello stesso periodo del 2016 la percentuale era del 23,33. L’attività di investimento mostra lievi segnali di accelerazione. La quota di imprese con programmi di ampliamento rimane stabile al 15,38% come il trimestre precedente, mentre quella con programmi di ammodernamento aumenta dal 33,33%, del quarto trimestre 2016, al 35,90% attuale. 

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