Articolo pubblicato nei giorni scorsi sul Corriere della Valle. A destra la copertina del numero dove è stato ospitato questo scritto.
Una partnership all’insegna della Speranza quella sottoscritta giovedì scorso dal Vescovo di di Aosta, Mons. Franco Lovignana, dal Presidente della Fondazione Comunitaria, Luigino Vallet, e dal Presidente della Chambre Valdotaine, Nicola Rosset. Mons. Lovignana, Vallet e Rosset (presente anche il direttore della Caritas Andrea Gatto e il Segretario Generale della Chambre Jeannette Pia Grosjacques) hanno firmato un protocollo di intesa ed una convenzioni finalizzati all’avvio di un servizio di accoglienza presso la Camera di Commercio per mettere a disposizione di cittadini ed imprese i fondi previsti dal “Prestito della Speranza”. «E’ un punto di partenza molto importante – ha detto Rosset - in un momento come l’attuale in cui constatiamo un calo numerico netto delle imprese in Valle d’Aosta. Siamo infatti convinti che in una realtà come quella valdostana, dove impresa e famiglia in molti casi sono un tutt’uno, il 56% delle aziende è infatti monoaddetto, intervenendo sulle imprese finiamo per agire sulle famiglie e questo è importante per la tenuta sociale ed economica della regione». Vallet ha invece sottolineato come questo microfinanziamento come già altre iniziative avviate in collaborazione con la Caritas si proponga un obiettivo di tipo «generativo» puntando sui talenti di chi chiede aiuto. Mons. Lovignana, a sua volta, ha sottolineato il senso dell’iniziativa: «Come Diocesi, attraverso la Caritas in particolare – ha detto il Vescovo – ci siamo presi a cuore da tempo il problema delle famiglie e delle microimprese che spesso coincidono con la famiglia. Questo protocollo si inserisce nel filone di alcune altre iniziative già realizzate in questi anni. Ricordo ad esempio i lavori realizzati nelle parrocchie da alcune squadre di lavoro composte da persone in difficoltà economica. Senza dimenticare altri progetti simili con la Cogne Acciai Speciali e i Lions, sempre nella logica della collaborazione. E’ questo il valore aggiunto del protocollo che oggi viene firmato. Ci auguriamo che il Prestito della Speranza grazie a questo protocollo possa decollare ulteriormente nel suo utilizzo».
Una partnership all’insegna della Speranza quella sottoscritta giovedì scorso dal Vescovo di di Aosta, Mons. Franco Lovignana, dal Presidente della Fondazione Comunitaria, Luigino Vallet, e dal Presidente della Chambre Valdotaine, Nicola Rosset. Mons. Lovignana, Vallet e Rosset (presente anche il direttore della Caritas Andrea Gatto e il Segretario Generale della Chambre Jeannette Pia Grosjacques) hanno firmato un protocollo di intesa ed una convenzioni finalizzati all’avvio di un servizio di accoglienza presso la Camera di Commercio per mettere a disposizione di cittadini ed imprese i fondi previsti dal “Prestito della Speranza”. «E’ un punto di partenza molto importante – ha detto Rosset - in un momento come l’attuale in cui constatiamo un calo numerico netto delle imprese in Valle d’Aosta. Siamo infatti convinti che in una realtà come quella valdostana, dove impresa e famiglia in molti casi sono un tutt’uno, il 56% delle aziende è infatti monoaddetto, intervenendo sulle imprese finiamo per agire sulle famiglie e questo è importante per la tenuta sociale ed economica della regione». Vallet ha invece sottolineato come questo microfinanziamento come già altre iniziative avviate in collaborazione con la Caritas si proponga un obiettivo di tipo «generativo» puntando sui talenti di chi chiede aiuto. Mons. Lovignana, a sua volta, ha sottolineato il senso dell’iniziativa: «Come Diocesi, attraverso la Caritas in particolare – ha detto il Vescovo – ci siamo presi a cuore da tempo il problema delle famiglie e delle microimprese che spesso coincidono con la famiglia. Questo protocollo si inserisce nel filone di alcune altre iniziative già realizzate in questi anni. Ricordo ad esempio i lavori realizzati nelle parrocchie da alcune squadre di lavoro composte da persone in difficoltà economica. Senza dimenticare altri progetti simili con la Cogne Acciai Speciali e i Lions, sempre nella logica della collaborazione. E’ questo il valore aggiunto del protocollo che oggi viene firmato. Ci auguriamo che il Prestito della Speranza grazie a questo protocollo possa decollare ulteriormente nel suo utilizzo».
Ma che cosa è il
Prestito della Speranza?
La Conferenza
Episcopale Italiana attraverso il «Prestito della Speranza»
intende sostenere l’accesso al credito a condizione agevolate, a
persone e microimprese in condizioni di vulnerabilità economica. Nel
garantire il Prestito, la CEI intende perseguire l’inclusione
sociale e lavorativa della persona, facendo leva sulla responsabilità
personale e sulla libera iniziativa, in grado di favorire una ripresa
economica e la creazione di lavoro. Si tratta di una iniziativa nata
nel 2009 e che in Valle d’Aosta ha iniziato ad avere concreta
attuazione nel 2012.
Chi dono i
destinatari?
I destinatari sono
persone fisiche, famiglie e microimprese che hanno difficoltà ad
accedere al credito. Per quanto riguarda il protocollo firmato da
Diocesi, Chambre e Fondazione i soggetti coinvolti sono le
Microimprese che incontrano difficoltà di accesso al credito per
realizzare investimenti sostenibili di crescita e sviluppo oppure
sono in fase di avvio: imprese individuali, società di persone,
S.R.L. semplificate ex art. 2463 bis c.c. e società cooperative.
Credito fare impresa
All’interno del
«Prestito della Speranza» esiste infatti una parte riservata alle
microimprese denominata «Credito fare impresa». Sono finanziamenti
di importo non superiore a 25.000 euro, erogati in una unica tranche,
se non diversamente concordato tra Banca e Cliente, per l’avvio o
lo sviluppo di un’iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo,
TAN non superiore al 4,5% . La rata mensile indicativa è di 468
euro. Il finanziamento viene restituito alla Banca sulla base di un
piano di ammortamento della durata massima di 6 anni, comprensivi del
periodo di preammortamento di 12 mesi In nessun caso si applicano le
penali di estinzione anticipata.
Gli impegni di chi
ha sottoscritto il Protocollo
La Diocesi di Aosta
si impegna ad attivare, attraverso la Caritas diocesana, un servizio
di accoglienza gratuito nell’ambito del progetto denominato
“Prestito della Speranza”, nel quale i volontari della stessa o
di associazioni che con essa hanno stipulato accordi o convenzioni: svolgono l’attività di incontro dei potenziali beneficiari dei
prestiti in un contesto istituzionale di riferimento per il tessuto
imprenditoriale locale; forniscono i chiarimenti e le precisazioni
sul progetto; e verificano la sussistenza dei requisiti per la
successiva istruzione delle domande e valutazione della loro
sostenibilità per l’ammissione all’iniziativa. La Chambre, a
sua volta, si impegna a mettere a disposizione della Caritas
diocesana di Aosta, a propria cura e spese un servizio di segreteria
per l’annotazione degli appuntamenti e uno spazio per ospitare il
servizio di accoglienza.
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