La terza Commissione consiliare “Assetto del
territorio”, presieduta dal Consigliere Alessandro Nogara, riunita venerdì
12 maggio, ha espresso parere favorevole all'unanimità sul Programma
triennale 2017-2019 dei lavori pubblici, l'elenco dei lavori da avviare nella
prima annualità 2017 e il Programma biennale 2017-2018 degli acquisti di
servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria.
«Si tratta di un Piano – spiega Aldo Zappaterra,
Direttore di Confartigianato Valle d’Aosta – al quale il nostro capo categoria,
Antonio Belfiore, e Roberto Montrosset CNA, che è membro della consulta tecnica
presso l’assessorato ai lavori pubblici anche per nostro conto – hanno
attivamente contribuito alla redazione per tutelare le imprese edili
valdostane. Con l’approvazione in Commissione del Piano lavori
pubblici è stato fatto un primo passo in avanti per
cercare di garantire, nel rispetto della normativa vigente, le imprese
valdostane e questo è anche frutto dell’impegno di Confartigianato e Cna».
Zappaterra ribadisce: «Prima del passaggio del
Piano in Commissione ho incontrato, unitamente a Montrosset,
l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Stefano Borrello che ha ascoltato con
molta attenzione le nostre osservazioni e le nostre proposte dando atto a
Confartigianato e a Cna del buon lavoro svolto». Naturalmente, come evidenzia Zappaterra ora passa tutto dalle
stazioni appaltanti. «Se nel momento in cui si affidano i lavori non si terrà
conto dei nostri suggerimenti difficilmente avremo il
risultato sperato. Siamo però fiduciosi perché ciò che abbiamo chiesto viene
già applicato in altre regioni a Statuto speciale
come il Friuli Venezia Giulia».
Il Piano 2017-2019 individua i lavori che saranno
finanziati e realizzati nel corso del triennio dalla Regione e fornisce
indicazioni per la gestione del piano stesso e, più in generale, per
l'applicazione della normativa in materia. Il Programma triennale è costituito
da 170 interventi per un ammontare complessivo di milioni di 176 milioni di
euro.
Zappaterra sottolinea, ancora, che «con l’azione
delle associazioni di categoria è stato recepito il concetto che riconosce agli appalti la valenza di
strumento per la promozione dello sviluppo del territorio, sia mediante la
suddivisione in lotti degli appalti, sia favorendo l'accesso al mercato da
parte delle micro, piccole e medie imprese, specie se con solidi legami con il
territorio»
Le Amministrazioni possono ora affidare gli appalti
con procedura negoziata fino a 516mila euro e per servizi di ingegneria di
importo fino a 100 mila euro. Gli appalti saranno suddivisi in tre livelli di
importi: fino a 40.000 euro; oltre 40.000 euro fino a 150.000 euro e oltre
150.000.
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