I rappresentanti della Commissione regionale ABI, Stefania Bergamaschi e Maurizio Barnabé, hanno illustrato ad un attento pubblico di imprenditori le metodologie alla base della valutazione del merito creditizio, basate su informazioni quantitative e qualitative che, con un sistema di ponderazione diverso per ogni istituto di credito, determinano il rating dell’impresa e hanno elencato i fattori ritenuti più rilevanti nella valutazione del profilo di rischio.
I rappresentanti ABI hanno sottolineato «l’importanza di un rapporto collaborativo basato sulla trasparenza e sulla completezza delle informazioni e hanno evidenziato alcuni degli elementi qualitativi (caratteristiche dell’impresa, andamento del settore di appartenenza, storia dell’azienda, assetto giuridico e passaggio generazionale, piani di sviluppo, innovazioni) che comportano un dialogo più diretto e approfondito con l’impresa e che possono incidere sulla concessione dell’affidamento».
Marzia Bellon della Sarvadon S.r.l., specializzata nella fabbricazione e progettazione prodotti in ferro, alluminio e metalli e posa in opera, automazione e motorizzazione dei medesimi, e Lorenzo Prando, della Operval S.r.l., che si è sviluppata nel tempo, passando dalla riparazione di biciclette e motocicli, iniziata nel 1947, alla realizzazione di macchinari radiocomandati per il movimento terra, hanno raccontato come si è evoluto nel corso del tempo il rapporto con le banche in un contesto economico e finanziario che è mutato molto negli ultimi anni, soprattutto a causa della crisi, e delle
problematiche che incontrano quando chiedono un affidamento, in quanto non riescono «a monitorare il proprio rating, che è la cosa più importante per l’impresa, perché è uno dei fattori che determinano il costo del prestito e le conseguenti condizioni di rimborso».
Da sinistra Roberto Ploner (Valfidi), Secondino Marcheti (Confidi Valle d'Aosta) e Edda Crosa (Confindustria Valle d'Aosta) |
Hanno sottolineato il ruolo fondamentale dei Confidi, «soprattutto per quelli ben patrimonializzati come Confidi Valle d’Aosta e Valfidi, che, vantando una conoscenza approfondita delle imprese consorziate, con la loro garanzia favoriscono il credito bancario e mitigano il rischio».
L’incontro ha messo in luce l’utilità per le imprese di fornire una documentazione sempre completa e chiara, ma anche la possibilità per le stesse di chiedere informazioni dettagliate alla banca sui processi di valutazione adottati, per essere più consapevoli dei fattori che determinano l’attribuzione del rating al fine di migliorarli e ottenere il credito a condizioni più vantaggiose.
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