11 ottobre 2018

Cioccolato Valle d'Aosta: gli imprenditori turchi battono un colpo

Sulla questione ex-Feletti la proprietà batte un colpo con una nota inviata attraverso Confindustria Valle d'Aosta. La situazione non è comunque rincuorante. Forse non ci sarà la beffa, ma il danno... Qui sotto trovate la nota.

Cioccolato Valle d’Aosta Srl, nella persona del Presidente Ertugrul Selcuk, vuole fare chiarezza in merito a quanto apparso su giornali e televisioni nei giorni scorsi.
Occorre precisare che l’azienda, contrariamente a quanto pubblicato, non ha percepito dei contributi ma bensì dei mutui da parte della Finaosta S.p.A.. Questo prestito di denaro è stato utilizzato nella sua interezza per l’acquisto del capannone, sito in Pont-Saint-Martin, e degli impianti in esso presenti. I quattro milioni di euro sono quindi stati versati alla parte venditrice, la Feletti 1882 che si trovava in stato di liquidazione. È bene precisare inoltre che l’importo finanziato non rappresentava l’intera quota di vendita, ma bensì, una quota è stata versata direttamente dai soci.
A seguito dell’acquisto, gli impianti ed i macchinari presenti si sono rivelati più obsoleti di quanto già rilevato in sede di verifica iniziale e ciò ha comportato problemi di funzionamenti ed oneri aggiuntivi di manutenzione inattesi di cui si sono fatti carico i soci con patrimonio proprio.
I lavori di manutenzione e di messa a norma della struttura, dei macchinari, il conseguimento delle certificazioni e delle licenze obbligatorie hanno fatto sì che si generassero dei ritardi nell’inizio attività.
In aggiunta, l’azienda si è trovata ad affrontare la crisi economica che ha colpito i mercati esteri di destinazione, in particolar modo quello turco, che ha causato delle perdite non sanate dai ricavi generati dalle vendite locali.
Nonostante questa situazione di estrema difficoltà, i soci hanno continuato a pagare regolarmente gli stipendi ai dipendenti fino al mese di giugno 2018. Ad oggi i versamenti dei soci in azienda, a titolo di quota di capitale, ammontano a circa 1.700.000 euro.
Si precisa che gli amministratori sono impegnati nella ricerca di un partner che subentri nella società attraverso l’acquisto delle quote in modo da poter estinguere i debiti sin qui creati.
Si auspica di arrivare ad una soluzione in tempi rapidi.

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