13 dicembre 2018

Approvatoil Bilancio di sostenibilità della #CogneAcciaiSpeciali

«Descrivere la nostra azienda e informare dipendenti e cittadini del livello di attenzione e dell’importanza degli investimenti che l’azienda pone in essere nei confronti dello sviluppo professionale dei Collaboratori, della loro salute, della loro sicurezza, del migliore utilizzo delle risorse e del contenimento dell’impatto ambientale, sono i motivi che ci hanno convinto della necessità di redigere il primo Bilancio di Sostenibilità 2017 della Cogne Acciai Speciali».

Con queste parole l’amministratore delegato della CAS Monica Pirovano ha aperto la conferenza stampa di presentazione della prima edizione del documento “che fotografa il presente, attraverso gli investimenti e le azioni posti in essere lo scorso anno, e proietta lo sguardo verso il futuro”.

«Durante l’elaborazione del Bilancio – ha sottolineato Pirovano –, pur conoscendone la portata, siamo rimasti anche noi sorpresi dal valore reale dell’impatto anche economico che la Cogne ha sulla Valle d’Aosta».

In particolare, come emerge dal documento disponibile sul sito web della Cas: le ricadute economiche sul territorio sono di oltre 74 milioni di euro, tra stipendi dei dipendenti, tasse amministrative e servizi erogati da fornitori valdostani, ossia circa 600 euro per ciascun residente in Valle.

A questo si aggiungono, per il 2017, quasi 15 milioni di investimenti, che salgono a circa 19 nel 2018, il 27% dei quali per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza.

«Tali tematiche – ha aggiunto Monica Pirovano – sono per noi da sempre estremamente importanti e assolutamente prioritarie, in considerazione del fatto che lo Stabilimento si colloca all’interno di un contesto urbanizzato come la città di Aosta e la Piana con cui ha condiviso la crescita e lo sviluppo, occupandone oltre mezzo milione di metri quadrati sui quali operano mediamente ogni giorno oltre 1.300 persone».

«E questo – ha aggiunto Pirovano - senza perdere di vista le sfide da superare per restare leader mondiali nella produzione di acciai inossidabili lunghi e proiettarsi a pieno titolo nel mondo dell’Industria 4.0. In tal senso, il 2017 è stato per noi un anno molto impegnativo. L’adozione di un nuovo modello organizzativo fondato sui principi della Lean Organization, ossia dell’organizzazione snella delle attività produttive e dei flussi di informazione, il proseguimento delle attività di riorganizzazione già in corso e l’ulteriore focalizzazione sui mercati delle specialties (prodotti più di nicchia) hanno comportato inevitabilmente la ridefinizione delle strutture aziendali e dell’approccio al lavoro».

Per affrontare un cambiamento di questa portata, non solo tecnologico, ma anche e soprattutto culturale, la Cogne Acciai Speciali ha potenziato i percorsi formativi mirati ad accrescere le conoscenze e le competenze del proprio personale e a elevare lo standard d’ingresso dei nuovi collaboratori, tanto che nell’ultimo triennio sono state quasi 3 mila le partecipazioni ai corsi dei dipendenti, con una media di oltre sei giorni di formazione per ogni collaboratore, inclusa la formazione obbligatoria.

In linea con questa scelta sono anche i progetti formativi rivolti ai ragazzi che hanno coinvolto, solo nel 2017, 21 studenti del Liceo classico, artistico e musicale di Aosta nell’ambito dell’Alternanza scuola-lavoro e 43 stage tra Garanzia Giovani e Progetto Formazione, 19 dei quali inseriti nell’organico aziendale.

Dal punto di vista della salute e sicurezza dei lavoratori, il dato più significativo riguarda gli indici di gravità e di frequenza degli infortuni che, nel 2016, per la prima volta si sono attestati al di sotto dei valori medi nazionali delle aziende siderurgiche con più di 250 dipendenti, migliorando ulteriormente nel 2017.

Per quanto riguarda infine l’ambiente, nel confermare che anche per lo scorso anno non si sono verificati superamenti dei limiti delle emissioni definiti dall’AIA, il rapporto pone particolare attenzione alla gestione delle risorse idriche.


«Lo Stabilimento di Aosta – ha spiegato l’amministratore delegato - utilizza l’acqua per molteplici funzioni, tra cui la produzione di vapore per usi tecnologici, il raffreddamento degli impianti nonché l’alimentazione della rete antincendio. Consapevole del riguardo con cui deve essere utilizzata questa ricchezza, la Cogne per ottimizzarne l’impiego adotta politiche finalizzate a ridurre l’impatto sulla falda attraverso sistemi di ricircolo con stazioni di rilancio e recupero, grazie ai quali è possibile ridurre al 16% l’emungimento di acqua dai pozzi rispetto al fabbisogno. E gli sforzi per migliorare queste prestazioni emergono anche dall’andamento del consumo di metri cubi d’acqua per tonnellata prodotta, che sono passati dai 53,4 del 2015 ai 47,5 del 2017».

«Il nostro auspicio – ha concluso Pirovano – è che la pubblicazione di questo rapporto aiuti a conoscere, un po’ più da vicino e da un punto di vista differente rispetto a quello più asettico dei numeri di bilancio, quali siano le azioni che quotidianamente mettiamo in atto per cercare di raggiungere gli obiettivi che prima vi ho presentato e il cui conseguimento costituisce un valore per tutta la nostra Comunità».



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