4 gennaio 2019

Stefano Treves: «con passione affronto la sfida del #costruire in #montagna»

Questa settimana proponiamo l’intervista a Stefano Trevès, titolare dell’omonima impresa edile di Saint-Vincent.

Da quanto tempo siete attivi nel settore?
Io lavoro in questo settore da 30 anni. Da quando ho terminato gli studi. Ho cominciato a lavorare con mio papà che operava nel settore edile dai primi anni 60.

Cosa possiamo dire sulla storia aziendale? Quali sono stati i passaggi più significativi?
Sono due generazioni di attività. Ho lavorato con mio papà per 7-8 anni poi ho aperto una mia attività. Ho cominciato nel 1998 soprattutto con lavori in pietra a vista, cioè caminetti, finiture particolari. Con l’andare del tempo mi sono specializzato anche su altre lavorazioni. Ho cominciato a realizzare ristrutturazioni fino a costruire case dallo scavo fino all’ultima mano di bianco, chiavi in mano...

Un lavoro di cui andate particolarmente fiero?
Io sono contento di tutti i lavori svolti in quanto li realizzo sempre con grande passione e cercando ogni volta di fare del mio meglio. Ovviamente sono particolarmente interessato alla ristrutturazione delle case rurali perché entri anche in contatto con quanto fatto da chi ci ha preceduto e mi dà delle soddisfazioni particolari. Sono molto contento poi di essere riuscito a costruire casa mia. Era un sogno che avevo.

Certe case antiche sono anche delle sfide immagino…
La ristrutturazione è difficile perché ci sono dei vincoli di vario tipo, però dà delle soddisfazioni molto particolari con lavorazioni che in qualche maniera ti portano a superare i tuoi limiti. Riesci a scoprire delle soluzioni nuove e a lavorarci sopra. Occorre cuore e testa.

Non è un momento facile per il settore edile…
A partire del 2009 il settore edile ha visto un calo dell’offerta sia per nei lavori pubblici che in quello privato. Quest’ultimo però è stato caratterizzato da una battuta d’arresto meno traumatica almeno per me che ho una piccola azienda.

Nell’ultimo decennio quanto è cambiato il settore? Quali sono gli ultimi trend dell’edilizia?
La tipologia di costruzione è cambiata tantissimo. Si è passati da una costruzione con una muratura come quella fatta sin dagli anni ‘60 ad una molto più stretta, più portante però con degli isolamenti termici molto più spessi, questo per dare una classe energetica alle case superiore. Il modo di costruire è diverso in quanto si va a fare dei cappotti su dei muri con materiali innovativi.

Cosa significa costruire in montagna?
Il lavoro in montagna comporta difficoltà maggiori che si superano con più lavoro e meno guadagno. Il cliente non è sempre in grado di cogliere questa differenza e un imprenditore si deve organizzare prevedendo un dispendio di energie ed economiche superiori che non puoi neanche addossare tutto sul cliente, altrimenti diventerebbe impossibile fare una ristrutturazione in certi posti dove devi portare per 50-100 metri i sacchi di cemento con una carriola.

Iniziative aziendali da segnalare per il 2019?
Per il 2019 le prospettive sono buone. Ho già lavoro per 7-8 mesi. Una finestra di tempo già buona per il periodo. Si tratta sempre di ristrutturazioni e rifacimento di tetti in lose. Piano piano qualcosa si sta riprendendo. Ce lo auguriamo tutti che finisca.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Più che un sogno il mio è un augurio cioè che l’economia del nostro Paese possa tornare ai livelli di 15 anni affinché sia le aziende, grosse e piccole, che le famiglie che ci lavorano abbiano delle basi solide per poter progettare il loro futuro.

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