22 marzo 2019

La scelta digitale di #Sweexo

Questa settimana proponiamo l’intervista ad Alessandro Ristaino della start up Sweexo, insediata nell’incubatore di impresa di Pont-Saint-Martin.

Prima di tutto spieghiamo il nome: cosa significa Sweexo?
Francamente ci abbiamo pensato molto. Volevamo un nome fresco e con un suono accattivante, non un acronimo o una sigla. Alla fine come nelle migliori tradizioni prima di andare a registrare il nome qualcuno ha pronunciato Sweexo, ci siamo guardati e l’abbiamo registrato. Quindi non ha un significato, ma a noi è subito piaciuto, speriamo di aver centrato il punto.

Come nasce la vostra azienda?
Volevamo mettere in pratica la nostra idea di IT. Qualcosa che rendesse l’informatica semplice, utilizzabile ovunque e che fosse vicina all’utente. Per questo motivo abbiamo basato le nostre scelte progettuali pensando ai nostri servizi come Cloud based. E devo dire che questo mix di requisiti ci ha aperto un mercato molto ampio tra le micro e piccole aziende, un po’ come siamo noi, che hanno bisogno di essere reattive ed efficaci nei loro processi.

Voi operate nel settore dell’ICT...Aprendo il vostro sito colpisce lo slogan scelta digitale. Cosa volete comunicare?
Scelta Digitale è il nostro payoff. Oggi le potenzialità sono tante e solo poche aziende le sfruttano. Si parla molto di industria 4.0, ma non tutti sanno davvero quali sono i vantaggi. Ad esempio il documento nativo digitale semplifica molto la gestione documentale ed il rapporto con i terzi, ma oggi quando vado dai clienti mi parlano ancora di fotocopie…. C’è molto da lavorare…Oggi il mercato è infatti complesso, in tutti i settori, noi abbiamo una vision: i dati al sicuro, disponibili sempre e ovunque!

Qual è stata la maggior difficoltà in questo periodo di avvio dell’attività di impresa?
A differenza di quanto ci aspettassimo, in questo momento, l’elemento più delicato che stiamo affrontando è il saper gestire al meglio le nostre risorse, mantenendo un equilibrio virtuoso tra il fatturato e la qualità del lavoro. Alle volte per mantenere i nostri standard siamo infatti costretti ad comprimere la nostra sfera privata e lavorare anche la notte. A tal proposito però ci ha aiutato molto la macchina a supporto delle startup messa a disposizione dalla Regione VDA che si è rivelata molto utile con la formazione e le relazioni messe a disposizione che sono di alto livello.

In quanti siete attualmente in azienda..
Siamo 3 operativi full time, ad essere sinceri anche oltre, e poi abbiamo 2 consulenti, stiamo cercando di crescere con equilibrio ma non è semplice….

A cosa state lavorando in questo periodo?
Stiamo aggiornando l’architettura di un nostro cliente, un tour operator con sedi tra la Liguria e il Piemonte, per permettergli di gestire in maniera più agevoli i contatti e le nuove esigenze di crescita. Inoltre, cosa non meno importante, di contenere in maniera importante i costi.

Un progetto particolare che avete affrontato in questi mesi?
Abbiamo risolto un problema legato alle postazioni virtuali, ovvero quelle postazioni condivise in biblioteche, co-working e internet cafè, garantendo ad ogni utente che ne usufruisce di ritrovarsi un ambiente simile al suo PC, ma sempre pulito, aggiornato e sicuro. Per il momento lo abbiamo implementato in una biblioteca, quindi mondo pubblico, che oggi come mai prima è attento ai temi della privacy e della sicurezza.

Novità per il 2019?
Nel 2019 avvieremo un nuovo progetto di ricerca e sviluppo sul mondo IoT e sensoristica applicata alla produzione, ma con un approccio diverso. Non daremo infatti solo prodotti, ma vogliamo dare ai nostri clienti anche il supporto tecnologico e organizzativo che è imprescindibile nel momento in cui si decide di approcciarsi all’Industria 4.0, ed aiutarli a mettere in atto quelle azioni correttive che sanino le lacune produttive o gestionali che creano inefficienza. Noi vogliamo essere preparati a questo. Non siamo i primi sul mercato lo sappiamo, ma non eravamo i primi sul mercato nell’ICT e nel Cloud nel 2016, però ci piacciono le sfide…

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Oggi abbiamo realizzato una piccola parte del sogno, le prime cose che ti dicono ai corsi di formazione per i nuovi imprenditori sono i numeri delle startup che chiudono e quelle che rimangono in vita… credo il 90% non sopravviva al primo anno. Al futuro guardiamo con ottimismo e stiamo continuando a crescere con il passaparola dei nostri clienti soddisfatti, oggi il marketing ed il mercato sono cambiati anche solo rispetto a 5 anni fa… il mio compito è proprio quello di generare e mantenere relazioni… il sogno è continuare a crescere ancora per qualche anno… poi chissà… nuovi stimoli nuovi ambiti di mercato….

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