Questa
settimana proponiamo l'intervista a Gianni Buffa del Cnos-Fap (Centro
Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale).
Che
cosa è il CNOS?
Il
CNOS è Centro
Nazionale Opere Salesiane, Formazione Aggiornamento Professionale,
quindi a tutti gli effetti siamo una delle realtà che si trovano
all'interno del Don Bosco di Châtillon e noi operiamo sul territorio
valdostano dal 2001 e siamo di fatto un ente di formazione
accreditato presso la Regione Autonoma Valle d'Aosta.
Tutto
nello spirito salesiano...
Noi
attualizziamo per la Valle d'Aosa l'esperienza formativa di don Bosco
e dei salesiani in generale. Ricordiamo atutti che don Bosco è
ricordato come il santo del lavoro, il patrono degli apprendisti, il
padre e maestro della gioventù. Aveva già avuto lui questa
intuizione nel 1842 quando fondava per i giovani in difficoltà di
quella Torino che iniziava a diventare industriale le scuole serali,
festive e diurne, i primi laboratori per i calzolai, i sarti, i
legatori, faleganami, tipografi e fabbri. Noi portiamo avanti questa
intuizione di don Bosco proprio per formare in maniera integrale i
giovani che ci vengono affidati.
Di
cosa si occupa in generale il CNOS?
In
generale il Cnos si occupa di collaborare con enti pubblici e
privati e comunitari, qundi realizziamo quasi il 98% delle nostre
iniziative con fondi europei proprio per proporre iniziative sul
territorio che vadano a formare, qualificare, riconvertire lavoratori
ad ogni livello. I settori prioritari sono industria, artigianato,
edilizia, ambiente, sicurezza e territorio.
Nel
dettaglio quali attività svolgete?
Nello
specifico abbiamo corsi di qualifica di primo livello, corsi biennali
per giovani che vanno dai 14 ai 20 anni nei settori della meccanica
auto, carrozzeria, edilizia e termoidraulica; iniziative di
formazione postdiploma per neo diplomati che si accingono ad entrare
nel mondo del lavoro; corsi di apprendistato e per disoccupati; corsi
di formazione continua per occupati; corsi personalizzati per le
aziende e, negli ultimi periodi, anche tirocini formativi. Insomma
un'attività davvero a 360 gradi che va ad intercettare le esigenze
di più persone sul territorio valdostano. In questo momento ad
esempio siamo in promozione con tutti i corsi di abilitazione
sull'utilizzo di attrezzature di lavoro,i patentini, per i soggetti
disoccupati sia giovani che adulti.
Quanti
giovani seguono e hanno seguito quest'anno i vostri corsi?
L'anno
formativo 2017/2018 si è concluso con 2200 persone che sono passate
dal CNOS per le noztre varie attività, di queste circa 150 erano
giovani.
Come
è il rapporto con le aziende?
E'
fondamentale. Noi coltiviamo il rapporto con tutto il mondo
produttivo del territorio, sia a livello regionale che nazionale, e
abbiamo messo progressivamente a regime delle modalità per
raccordare la nostra offerta con le esigenze delle aziende e propore
sempre di più ai nostri allievi e a chi frequenta i nostri corsi una
formazione imperniata sulle competenze. Una modalità è quella dello
stage, cioè la possibilità di avere delle esperienze di alternza
scuola/lavoro per i nostri studenti sin dai primi anni di studio e
poi le esperienze di tirocinio presso le imprese per quanto riguarda
gli adulti. Un altro aspetto importante sono le testimonianze.
Abbiamo la fortuna di avere una rete fitta di rapporti con le imprese
e così le imprese vengono a fare formazione o testimonianza di
aspetti tecnci o trasversali delle loro realtà all'interno della
nostra struttura.
Se
capisco bene i corsi nascono da un lato in seguito alle esigenze
manifestate dalle imprese e dall'altro attraverso un'analisi dei
bisogni svolta da voi...E' corretto?
Sì.
Da una parte ci sono i contatti diretti. E quindi sono le aziende o
gli stessi liberi professionisti che ci chiamano e ci chiedono
determinate iniziative oppure i soggetti che si trovano in stato di
disoccupazione che propongono anche delle iniziative in una logica di
riconversione personale. Il più delle volte siamo anche noi che
analizziamo i fabbisogni del territorio proprio in virtù del
rapporto a monte con le aziendee di quello che è il nostro costante
monitoraggio del territorio.
Di
cosa c'è bisogno in questo momento?
Vi
sono molti comparti in crisi e le esigenze sono quelle di affinare le
competenze e potersi proporre alle aziende con un bagaglio culturale
ed un set di competenze integrato con della formazione e con altri
aspetti innovativi. Servono percorsi di innovazione in quanto le
aziende progrediscono e le persone devono satre al passo.
Voi
collaborate anche con molte associazioni di categoria?
Con
tutte. E' un rapporto fondamentale. Mi permetto di ringraziarle tutte
per la disponibilità. Molte iniziative senza la loropresenza
sarebbero impossibili. In particolare vorrei ringraziare l'Ente
Paritetico Edile della Valle d'Aosta e la Rete Amica Carrozzeria che
in questi anni ci hanno molto supportato nei nostri percorsi biennali
nel settore edilizia-termoidraulica e in quelli triennali della
meccanica auto e della carrozzeria.
Novità
per il 2019?
Ricordiamo
soprattutto ai ragazzi che stanno frequentando il terzo anno delle
Scuole Medie che prosegue la sperimentazione dei percorsi di
istruzione e formazione professionale, che stanno diventando un punto
di riferimento per quei ragazzi che don Bosco chiamava i ragazzi con
l'intelligenza nelle mani, per ragazzi che vogliono attraverso un
sapere pratico affrontare quella che è una qualifica di primo
livello e stanno diventando anche un punto di riferimento per quella
che è la lotta alla dispersione scolastica, un'offerta concreta per
questi giovani che vogliono frequentare percorsi altermativi a quelli
standard della scuola. Un'altra novità importante è che stiamo
ampliando il catalogo dei corsi sia per soggetti privati che per le
imprese e in autunno avremo delle novità interessanti per i soggetti
disoccupati.
Un
sogno come Centro da realizzare?
Concludo
con una frase di don Bosco che in una intervista diceva “Pensi
ognuno che l'uomo è nato per il lavoro e che solitamente chi lavora
con amore ed assiduità ha la pace nel cuore e trova lieve la fatica
e potrà imparare l'arte intrapresa per procacciarsi onestamente il
vitto”. Il sogno nostro è davvero quello di consentire a tutte le
persone che frequentano i nostri corsi di trovare un'attività
lavorativa che porti nuovamente quella dignità alla persona per
vivere in maniera serena con lapropria famiglia.
Il crinale fra protesta e democrazia
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