9 maggio 2019

#Grandangolo sulle #Professioni in Valle d'Aosta: I #Geometri

IDENTIKIT

Iscritti totali anno 2018: 398

Composizione del Consiglio Direttivo
Presidente:Vautherin Rémy
Vice Presidente: Lavy Ettore
Segretario: Avoyer Denise
Tesoriere: Repele Giorgio
Consiglieri: Neyroz Giuliano, Repele Stefano e Verando Davide.

Delegato Cassa per il quadriennio 2017-2021: Perruquet Carlo

Trend: nei prossimi anni in termini di iscritti si prevede in discesa

E-Mail: sede@collegio.geometri.ao.it

Sito internet: www.collegio.geometri.ao.it/


INTERVISTA AL PRESIDENTE REMY VAUTERIN

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
A livello nazionale probabilmente la situazione si presenta migliore di quella regionale. C'è un lieve
miglioramento del mercato che normalmente noi gestiamo, cioè catasto, rilievi, gestione immobili,
assistenza agli atti e tutta una serie di altre situazioni in quanto è molto vasto il nostro campo. In campo regionale è venuta a mancare tutta una serie di finanziamenti e di aiuti che la Regione normalmente dava e su cui si è impostata tutta l'economia regionale, tanto che adesso lo scenario
è veramente critico in quanto sono sei anni che il trend è in continuo calo. E' tutto fermo, anche
con l'agricoltura che è stata praticamente azzerata. Il comparto dell'edilizia è calato di oltre il 30% in Valle d'Aosta.
La sede del Collegio

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
Per paradosso sì, nel senso che ci sono alcuni nostri anziani colleghi che stanno abbandonando per via dello scenario di crisi e di una burocrazia che ormai non ha più limiti: questo fa sì che, raggiunta l'età della pensioni, abbandonino completamente l'attività. Di qui la possibilità di sostituire
questi professionisti. Per i giovani insomma un po' di mercato c'è.

Esistono nuovi sbocchi professionali? 
Ce ne sono sempre. Ad esempio tutto quello che riguarda il campo energetico può essere una buona
opportunità di lavoro. Penso alle certificazioni e via dicendo. Il Catasto è sempre in evoluzione. La
stessa Agenzia delle Entrate ha sempre maggiori necessità di più precisazioni in materia di accertamenti urbani, fabbricati, di conseguenza da quel punto di vista ci sono sempre opportunità.
E poi ci sono dei settori che possono crescere da un momento all'altro, a partire dalla gestione degli immobili che con le nuove normative di fatto comportano più professionalità e anche gli immobili
pubblici avrebbero bisogno di una management molto più professionale ed esterno alle sole degli uffici tecnici della Regione o dei Comuni.

Iniziative di formazione realizzate nel 2018 e in programma nel 2019?
E' un tema che da oltre dieci anni continuiamo a gestire. Già nel 2009 per noi era diventata  obbligatoria la formazione continua. Tanti di questi temi sono trattati dal Collegio regionale, altri più a livello nazionale. Ovviamente quello che riguarda la Regione è più attinenente alla formazione che serve direttamente ai nostri colleghi. E quindi ci attiviamo quotidianamente nel tentativo di offrire tutto quello che è utile approfondire con corsi, convegni e anche seminari.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Noi abbiamo anche la fortuna di avere in Valle d'Aosta la scuola collegata con la nostra professione, peccato che non ci sia più la sede di Châtillon-Saint- Vincent. Ora la scuola è diventata il Cat e noi siamo molto presenti all'interno della scuola con l'obiettivo di far capire ai ragazzi che stanno intraprendendo questo tipo di scuola in cosa consista il nostro lavoro. Tra l'altro abbiamo un progetto nazionale che si chiama “geoorientiamoci” dedicato alle Scuole Medie. Da tre anni contattiamo
i ragazzini delle Medie e facciamo loro vedere che cosa facciamo come geometri. Con un programma
specifico diamo loro la possibilità di progettare la loro classe. L'anno scorso abbiamo dato
vita a 25 laboratori, cioè 25 classi delle scuole Medie contattando quasi 500 ragazzi.

Ci sono problemi sul fronte pensionistico?
Anche noi come altri Ordini abbiamo dei problemi ereditati da situazioni precedenti. Ha avuto infatti
una evoluzione molto rapida e imprevedibile tutto il comparto del settore pensionistico.Avendo la
possibilità di gestircelo si sono fatte delle scelte talvolta non condivise da tutti in quanto voleva dire fare delle rinunce importanti. Tutto sommato noi abbiamo una proiezione per il futuro che almeno attiene ai 50 anni che è quello che il Ministero ci impone.

Il mondo digitale è entrato nelle vostre professioni? E se sì come?
Assolutamente sì. Ormai operiamo quasi quotidianamente online dalle nostre postazioni con il Catasto e con tutti i Comuni. Abbiamo la possibilità di inviare tutte le pratiche edilizie online, soprattutto con lo Sportello unico. Adesso quasi tutti i comuni si stanno attrezzando per ricevere le pratiche più semplici, ad esempio le Scia, cioè la segnalazione di certificato inizio attività, e il Catasto ormai le riceve online da un decennio. Fortunatamente abbiamo anche la possibilità di operare sul territorio, sicuramente l'aspetto più bello della professione, ma anche qui possiamo avvalerci delle tecnologie più moderne come il GPS, i rilievi fatti con i droni che dialogano direttamente con le postazioni in ufficio. Il livello tecnologico è alto.

Un valore professionale da recuperare in questa nostra società?
Tanto della professione del Geometra è rivolto alla società. Noi siamo il tramite tra la società, il cittadino, e tutte le istituzioni. Questo è un valore che va assolutamente recuperato. Non siamo noi quelli che impongono la burocrazia, ma il mezzo per cercare di risolverla e renderla più facile. Inoltre
abbiamo da sempre un po' il compito di aiutare le persone a gestire il proprio patrimonio edilizio
anche solo dei terreni. Purtroppo ci stiamo accorgendo che, messi sul mercato come se fossimo
delle persone che devono imporsi economicamente, alla fine si rischia sempre di passare dalla parte
del mercante piuttosto che del professionista. Il rapporto con il professionista nel passato era sempre
di tipo fiduciario, ora con la concorrenza, talvolta sleale, non è più così.

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