19 giugno 2019

#Grandangolo sulle professioni in Valle d'#Aosta: I #Notai

IDENTIKIT DEL COLLEGIO NOTARILE DI AOSTA

Iscritti totali anno 2018: 7

Composizione del Consiglio Direttivo
Presidente: Antonio Marzani
Segretario: Silvia Galliano
Tesoriere: Edoardo Sebastiani
Consiglieri: Francesco Saia, Marco Princivalle

Trend: Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti si prevede: stabile

E-Mail: consiglioaosta@notariato. it
Sito internet: www. notariato. it/it/tags/aosta



INTERVISTA AL PRESIDENTE ANTONIO MARZANO


Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?

A livello regionale troviamo le problematiche che si presentano a livello nazionale. Si tratta di difficoltà che derivano dalla crisi in cui il nostro Paese si ritrova da diversi anni e che ha investito anche il notariato. Anche per i notai c'è stata riduzione di lavoro, di introiti. L'ambiente in cui ci troviamo, poi, non è estremamente favorevole. La crisi ha indotto l'autorità politica a fare alcuni
interventi in materia di professioni e questi interventi ci hanno procurato delle difficoltà unite al fatto che molto spesso c'è una scarsissima conoscenza della figura del notaio e della sua professione e gli interventi si sono dimostrati inadeguati. Fra gli interventi recenti che incidono pesantemente sulla nostra professione segnaliamo l'aumento progressivo del numero delle sedi e l'abolizione della tariffa. Sono provvedimenti che incidono in maniera negativa sulla figura del Notaio in quanto si tratta di una professionalità molto particolare. Noi siamo pubblici ufficiali che svolgono la loro attività con una retribuzione proveniente dalla libera professione. Tutto questo ci mette in grande difficoltà.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
Come dicevo, noi siamo pubblici ufficiali, svolgiamo una funzione pubblica attribuendo la pubblica fede agli atti che riceviamo, di conseguenza il numero dei Notai che operano in ogni singolo distretto è stabilito dalla legge con numeri ben precisi. In Valle d'Aosta ci sono dei posti, di conseguenza chi vincerà il concorso potrà insediarsi nella nostra regione. Il problema è che i posti disponibili sono 17 e se venissero tutti ricoperti ci sarebbero delle difficoltà. Comunque il giovane che desiderasse avvicinarsi alla professione ne ha la possibilità.

Esistono nuovi sbocchi professionali? Nuove competenze?
In realtà è più facile che ce le tolgano. In questa guerra promossa tra le professioni, anche se non voluta dai professionisti è più facile che le competenze siano sottratte piuttosto che riconosciute. L'attività notarile si esplica in tutte le materie in cui un uomo lavora e si realizza. Dove c'è un'attività entra anche il notaio. Il settore dell'informatica, della digitalizzazione ci coinvolge non solo nelle modalità con cui svolgiamo il nostro lavoro, ma un domani può aprire delle frontiere che attualmente
non sono chiare, ma sicuramente anche lì ci potranno essere delle attività possibili.

Iniziative di formazione realizzate nel 2018 e in programma nel 2019? Sia intra che extra...
Nei confronti degli utenti e del pubblico ci capita con una certa frequenza di intervenire. Logicamente non sono iniziative strutturali che hanno sempre una loro ricorrenza però sovente ci capita. Ad esempio teniamo una seduta di informazione in materia successoria. È in particolare l'Aism a richiedercela. Da qualche anno il notariato è presente a Maison & Loisir dove tiene sempre un incontro su un argomento che cambia ogni anno. L'ultimo è stato una decina di giorni fa sulla prossima legge regionale in materia di domini collettivi. Capita ogni tanto anche di intevenire su argomenti più specifici.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Studiare, studiare, studiare. La materia è vastissima. L'esame è molto severo. Sovente si parla del notariato come una casta, una espressione molto antipatica. Noi stiamo cercando di vincere questo pregiudizio, questo luogo comune. Piano, piano ci stiamo anche riuscendo, ma è un po' duro a morire.
Detto questo mi sento di precisare che l'unica casta è quella di chi ha voglia e può permettersi di
dedicare lungo tempo allo studio. Una volta laureati biosgna studiare per molto tempo, approfondire
le materie. Spesso anche – e questo può essere un problema in termini di costi – frequentare una scuola in quanto sovente studiare da soli non è sufficiente.  A livello nazionale si sta cercando di fare qualche intervento per facilitare la frequenza di scuole nazionali. È consigliabile per chi si approccia
alla materia percepire il fascino della professione. I libri vanno mangiati, però, per conoscere la professione e amarla bisogna viverla un po', anche quando ci si prepara al concorso.

Ci sono problemi sul fronte pensionistico?
La Cassa nazionale del notariato è solida, sana, non ha problemi nell'ordinario. La situazione di crisi nazionale sicuramente incide anche sul nostro Istituto di Previdenza che deve attrezzarsi per affrontare tempi forse più difficili. Perché anche se la tendenza è aumentare il numero dei notai, questo aumento non corrisponde ad un aumento di atti, di conseguenza un domani, in prospettiva, ci potrebbero essere dei problemi. Se i notai lavorano fino all'età massima prevista o quasi, problemi
non ce ne sono. Se invece, potendolo, decideranno di ritirarsi dal lavoro un po' prima, la Cassa potrebbe incontrare qualche difficoltà.

Il mondo digitale è entrato nelle vostre professioni? E se sì come?
Ormai ci sono degli adempimenti che sono fatti esclusivamente in modalità informatica. L'atto quando viene stipulato è trasmesso a tutti gli uffici in modalità informatiche e quindi con il cosiddetto adempimento unico l'atto arriva all'Agenzia delle Entrate e a tutti i vari uffici in maniera veloce
ed efficiente. La professione da questo punto di vista è assolutamente evoluta. Gli studi notarili sono altamente informatizzati e, anche s e c'è ancora qualche ritrosia, si sta arrivando, piano piano, alla compilazione dell'atto pubblico in formato elettronico. Ci si arriverà da qui a poco.

Un valore professionale da recuperare in questa nostra società?
Mi piace la parola affidabilità. E' una caratteristica che dovremmo avere tutti quanti come cittadini. Chi esplica il suo ruolo al cento per cento comunque fa il suo dovere e questa sarebbe una rivoluzione per tutta la società. La caratteristica dell'affidabilità è specifica del notariato che è quell'istituzione alla quale ci si affida affinchè le cose siano fatte e mantenute. Come ho già detto è il notariato che attribuisce agli atti la pubblica fede.

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