Daniele Cattaneo |
Come
sta andando il 2019 a livello di insediamenti?
Sicuramente
il 2019 è un anno positivo. Abbiamo insediato alcune start up molto
interessanti e stiamo procedendo con nuove opportunità di
insediamento. La novità di questa settimana è che abbiamo
pubblicato una call per assegnare gli spazi ancora disponibili e che
si può trovare sul sito delle Pèpinières d’entreprises
www.pepinierevda.eu .
Sono
tante le storie aziendali che si stanno sviluppando..
Abbiamo
assistito ad una felice metamorfosi di molte realtà imprenditoriali.
Citerei Poésies et Chocolat, E.B.Fashion, Rimchain, Sweexo,
Blueticketing ognuna con la propria particolarità e ognuna con un
proprio punto forte da poter provare a concretizzare con una vera
idea di impresa.
In
questo momento in cosa siete impegnati?
Oltre
alla call di cui ho già parlato siamo impegnati fortemente nella
fase finale dell’organizzazione del più grosso evento di chiusura
del nostro anno di gestione, si tratta dell’Investor Day, durante
il quale le nostre strart up si presentano ad una platea qualificata
di stakeholders e di potenziali finanziatori. E’ un grande momento
di visibilità, un grande momento di promozione, un grande momento di
crescita perché chiaramente devono proporsi in prima persona di
fronte ad un pubblico molto qualificato ed anche un grande momento di
creazione di quello che si chiama ecosistema dell’innovazione, uno
dei punti forti su cui crediamo molto.
L’attività
di mentoring ha prodotto frutti interessanti...
Assolutamente.
Intanto è un’attività che si innesta a supporto delle altre due
principali azioni che noi svolgiamo con le nostre start up, cioè
tutoraggio con una presenza e una frequenza continua, puntuale,
seguite molto dal team locale, quindi a partire da me ma pure dai
miei colleghi e poi svolgiamo una serie di azioni formative. Su tutto
questo si innesta come ulteriore supporto dopo una prima fase di
formazione più di tipo scolastico questa attività di mentorship che
tendenzialmente è un indirizzo nettamente più strategico, cioè
deve proiettare le aziende nei prossimi due-tre anni. Sono state
molte le iniziative. Abbiamo già fatto un primo ciclo di mentorship
e ci sono degli sviluppi interessanti. Alcune di queste start up
hanno individuato nel loro mentor addirittura un futuro componente
della propria compagine imprenditoriale, mentre da altri sono
arrivati moltissimi spunti. Un altro aspetto interessante è che
abbiamo aperto un secondo ciclo di mentorship con altre quattro start
up e a breve avremo il primo incontro di monitoraggio per vedere qual
è lo stato di avanzamento lavori con la speranza che i risultati
siano alla pari di quello dello scorso anno.
Voi
siete anche molto impegnati a livello di formazione. Avete creato
molte occasioni…
Noi
insistiamo molto sulla formazione specifica, applicata, fortemenet
mirata ad andare a supportare l’impresa nelel sfide che dovrà
sviluppare. Nello specifico noi facciamo un intero programma
formativo di un intero anno sui principali temi dove di fatto
rivisitiamo, riampliamo, implementiamo il business plan, cioè il
documento con il quale le start up si candidano per insediarsi presso
di noi e le aiutiamo a svilupparsi ulteriormente in un’ottica
professionale in modo da andare a dialogare con partner industriali,
con ivestitori, con stakeholders vari. Un altro aspetto interessanti
sono le winter school. Quest’anno ci siamo inventati un nuovo
format che ha avuto molto successo e pensiamo di replicarlo in
autunno.
Qualche
iniziativa sul breve periodo meritevole di essere segnalata?
Nonostante
l’inizio dell’estate non andremo in vacanza. Ora stiamo lavorando
sul mentor day che si terrà il 15 di luglio. Siamo così nel mese
del fotofinish. Tutti gli sforzi sono orientati a lavorare a doppio
spettro sia con le nostre start up sia ad andare a attrarre un panel
di investitori utili come taglio di finanziamenti e anche come
settore per le nostre start up. Saremo impegnati come team di
gestione anche nelle selezioni delle nuove start up. Per avere le
nuove insediate pronte sul mese di settembre.
Sul
2020 prossimi passi?
Prima
di tutto l’ingresso delle nuove entranti e poi il fatto che alcune
di queste quasi giunte al termine del loro percorso triennale
dovrebbero essere realtà consolidate in grado di poter operare in
maniera concreta sul mercato con i cosiddetti flussi di cassa
sostenibili.
Per
la vostra attività è anche un momento di bilancio. Cosa si può
dire?
Dall’avvio
della nostra attività possiamo dire che la popolazione delle start
up è più che raddoppiata e questo ovviamente è un elemento
centrale sul quale noi basiamo tutta la nostra operatività e
sviluppo futuro. Oltretutto tutta l’attività si svolge sulla base
di selezione a monte di progetti che devono essere comunque connotati
dal tema montagna. Il fatto che alcune di queste iniziano a muovere i
primi passi sul mercato è un altro aspetto rilevante. Infine ci
terrei a sottolineare che alcune di queste iniziano addirittura a
muovere i primi passi verso il processo di internazionalizzazione,
infatti si stanno iniziando a promuovere in alcune fiere
internazionali ottenendo anche alcuni piccoli, ma significativi
riconoscimenti. Un altro aspetto di nota dal punto di vista nostro
interno di cui siamo molto contenti è il consolidamento dei rapporti
con il territorio e con gli stakeholder territoriali. Anche in questo
caso sono state davvero tante le attività svolte in partnership.
Posso citare il convegno su Edilizia 4.0 organizzato in
collaborazione con gli ordini regionali degli architetti e degli
ingegneri o quelli con il gruppo Google, splendido esempio di
un’associazione giovanile finalizzata a creare cultura digitale, e
non per ultima la convenzione riservata alle start up avviata con
Confindustria Valle d’Aosta che sta dando i suoi primi frutti.
Un
sogno come hub-manager…
Due
sogni complementari. Il primo è vivere in un hub che sia sempre più
elemento di ecosistema e di relazione fra tutti gli attori che lo
compongono. Il secondo è che al termine di questo processo triennale
di incubazione alcune start up – ci auguriamo tutte – siano in
grado di diventare positive protagoniste del processo di innovazione
locale, nazionale anche internazionale.
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