18 luglio 2019

#Grandangolo sulle professioni in Valle d'#Aosta: I #Maestridisci

IDENTIKIT DEI MAESTRI DI SCI DELLA VALLE d'AOSTA

Iscritti totali anno 2018: Albo professionale n. 1500

Composizione del Consiglio Direttivo in carica dal 01/01/2019 al 01/01/2022 
Presidente:  Cuc Giuseppe              
Vice Presidente:  Lamastra Giuseppe        
 Segretario: Schimizzi Francesco                

Consiglieri: Merlet Francesca, Chasseur Enrico, Broglio Paolo, Castellaro Riccardo, Rao Francesco,

Sito internet: www.maestridisci.com


INTERVISTA AL PRESIDENTE GIUSEPPE CUC
Giuseppe Cuc 

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
Un po' come tutto il settore turistico la nostra professione è in continua evoluzione. Dal punto di vista della programmazione per la formazione in quanto noi come Collegio professionale siamo delegati dalla Regione per la formazione dei neomaestri sia di sci alpino che di sci di fondo che di snowboard. Insieme alla Federazione Italiana Sport Invernali che ha il compito di redarre i testi nazionali in questi ultimi anni c'è stato un grande impegno nell'aggiornare la formazione e poter informare al meglio anche i Maestri che già operano sul territorio.


Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
E' un settore il nostro difficile da gestire. La domanda è ovviamente legata ai flussi turistici di maggior intensità per esempio nel periodo di Natale e nelle settimane di Carnevale abbiamo un numero altissimo di clientela e servirebbero tantissimi maestri. Faccio un numero ipotetico una settimana a Pila ne servirebbero 200 quella dopo ne basterebbero 40. E' molto difficile per noi, per le scuole di sci gestire tutto questo. Purtroppo in Italia le vacanze scolastiche sono tutte concentrate in alcune settimane. In Francia il ministero a livello di educazione dello sport ha diviso la Francia in cinque settori e garantiscono una fruibilità migliore per i ragazzi e condizioni di lavoro molto più flessibili e valide per chi deve operare sul campo.

Esistono nuovi sbocchi professionali?
E' un tema su cui discutiamo da tempo. E cioè che va benissimo formare questi ragazzi in quanto 40-50 giovani che giungono sul mercato se hanno desiderio hanno la possibilità di lavorare durante l'inverno però vuol dire 3-4 mesi, cioè 100 giorni in modo continuativo e questo non basta per garantire una reale occupazione. Quello che si sta chiedendo da parecchi anni è di poter dare degli sbocchi ulteriori a questi giovani. Ad esempio in estate il maestro di sci potrebbe trasformarsi nell'accompagnatore nella natura, o nella guida di mezza montagna. E questa è una proposta che in una regione turistica come la nostra non si riesce a portare avanti. Ed è un peccato. Ci stiamo lavorando con gli uffici regionali da tempo per dare una possibilitàa questi giovani che vogliono lavorare all'aria aperta di avere uno sbocco anche in estate.

Iniziative di formazione realizzate nel 2018 e in programma nel 2019?
Ogni anno c'è il bando per il concorso di abilitazione di maestro di sci alpino, cioè circa il 90% del nostro fabbisogno. Anche perchè formando 40 maestri all'anno ce ne sono altrettanti che smettono per mille ragioni. In Valle d'Aosta puntiamo ad avere un maestro di sci il più completo possibile. Per esempio l'attività del fuoripista da noi si fanno in qunato la natura ci presenta dei comprensori dove è possibile però servono dei professionisti adeguatamente preparati. Di qui la presenza di alcuni moduli specifici dedicati al tema della sicurezza che il Maestro di sci deve conoscere per poterla insegnare al meglio e soprattutto per garantire la sicurezza al cliente. Una parte di corso svolta in collaborazione con la Fondazione Montagna Sicura, con le guide alpine, con gli istruttori delle guide. Si tratta di una settimana dove è previsto l'utilizzo dell'elicottero e di tutto quello che serve. Insomma possiamo dire di essere attrezzati in linea con gli standard formativi di oggi.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Oggi c'è finalmente uno standard di livello europeo e quindi molto elevato. Di conseguenza oltre ad avere tutta una serie di nozioni, di conoscenze dal punto di vista pedagogico, didattico, psicologico è chiaro che per l'avvio della professione occorre avere una capacità tecnica già di ottimo livello. Noi verifichiamo che oggi come oggi i ragazzi che si avvicinano a questa professione hanno già alle spalle un percorso personale di vita sportiva, anche agonistica, di diversi anni. Non ti inventi Maestro di sci dall'oggi al domani. Poi cambia tutto perchè l'agonismo è lasciato un po' da parte, salvo per chi si specilaizza e siq ualifica come allenatore, in quanto l'80% del lavoro è svolto con dei bambini quindi ci sono altri elementi che devono essere debitamente preparati e studiati dai candidati.

Ci sono problemi sul fronte pensionistico?
Noi siamo iscritti all'Inps in una gestione separata e abbiamo la possibilità di effettuare dei versamenti. Non esiste neppure una cassa dei maestri di sci a livello nazionale, ma molti hanno aderito a dei fondi.

Il mondo digitale è entrato nelle vostre professioni? E se sì come?
L'attenzione da parte della categoria al tema digitale è imprescindibile. In effetti tanti Maestri, soprattutto quelli giovani, sono abituali utilizzatori delle varie piattaforme per promuovere la propria attività a costo zero. Stesso discorso vale per le Scuole di sci.

Un valore professionale da recuperare in questa nostra società?
La nostra professione è indispensabile. Proviamo ad immaginarci una stazione di sci senza Maestri. La nostra professionalità è riconosciuta e prima di tutto dobbiamo essere visti come delle figure di educatori nei confronti delle giovani generazioni con l'obiettivo di far conoscere la montagna che è un ambiente bello, ma che ha anche qualche rischio, insegnando loro come affrontare la montagna nel modo giusto. Noi siamo anche uno strumento di promozione del territorio, fondamentale per il sistema turistico valdostano.

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