La Banca d’Italia ha diffuso in questi ultimi giorni le note semestrali sulla congiuntura della Valle d’Aosta. Per gentile concessione del direttore della filiale di Aosta Giuseppe Manitta pubblico a puntate il testo della relazione.
I servizi
In base alle indicazioni fornite da un campione di imprese regionali del settore dei servizi, nell’ambito del sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d’Italia, il fatturato a prezzi correnti nei primi tre trimestri del 2007 è aumentato rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente per il 30 per cento delle aziende intervistate, a fronte di un 60 per cento che ha dichiarato un valore stabile.
Secondo i dati dell’ANFIA, nei primi nove mesi del 2007 le immatricolazioni di autovetture e di veicoli commerciali in Valle d’Aosta sono aumentate, rispettivamente, del 21,7 e del 2,9 per cento sul corrispondente periodo del 2006.
Secondo i dati dell’Assessorato al turismo della Regione Autonoma Valle d’Aosta, tra gennaio e agosto del 2007 si è registrato, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, un calo delle presenze del 2,8 per cento mentre gli arrivi sono aumentati solo lievemente e in misura inferiore alla media dell’anno precedente (0,2 e 1,9 per cento, rispettivamente). Sul risultato negativo ha influito il calo dei flussi di turisti esteri. La permanenza media è scesa da 3,9 giorni dei primi otto mesi del 2006 a 3,8. In particolare, nella stagione estiva 2007 sono calate sia le presenze sia gli arrivi (-3,9 e -2,6 per cento, rispettivamente).
Gli scambi con l’estero
In base ai dati provvisori dell’Istat, nel primo semestre del 2007 il valore delle esportazioni regionali è notevolmente aumentato rispetto a quello dello stesso periodo del 2006 (73,1 per cento; 19,4 per cento nel complesso del 2006)
La forte accelerazione è attribuibile principalmente al comparto dei metalli e prodotti in metallo, che rappresenta il primo settore di esportazione (102,1 per cento). In tale comparto, di trasformazione di prodotti di base, sono parimenti cresciute anche le importazioni. Tra le altre branche, sono aumentate a tassi elevati e superiori a quelli dell’intero 2006 le vendite all’estero di macchine e apparecchi meccanici (41,2 per cento), di prodotti alimentari (25,0 per cento) e di mezzi di trasporto (17,5 per cento). Sono invece diminuite le esportazioni di apparecchiature elettriche e ottiche (-12,6 per cento). Le esportazioni verso i paesi dell’area dell’euro, che rappresentano quasi la metà del totale, hanno accelerato al 79,3 per cento. La crescita delle vendite nel Regno Unito è rimasta stabile, mentre si è irrobustita nell’area degli altri paesi europei (54,1 per cento). Le esportazioni negli Stati Uniti hanno continuato a calare, sia pure in misura meno marcata rispetto alla media dell’anno precedente; hanno accelerato le vendite nei paesi dell’America centromeridionale e in Cina, mentre sono diminuite nei mercati delle economie dinamiche dell’Asia (EDA).
Anche il valore delle importazioni è aumentato ad un ritmo più sostenuto rispetto a quello registrato nello scorso anno (76,8 e 39,1 per cento, rispettivamente). Il saldo dell’interscambio commerciale è salito a 171,6 milioni di euro.
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