La Banca d’Italia ha diffuso in questi ultimi giorni le note semestrali sulla congiuntura della Valle d’Aosta. Per gentile concessione del direttore della filiale di Aosta Giuseppe Manitta pubblico a puntate il testo della relazione. Quella di oggi è l'ultima. Per saperne di più www.bancaditalia.it.
L’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA
Il finanziamento dell’economia
Nei dodici mesi terminanti a giugno i finanziamenti bancari in favore della clientela residente in Valle d’Aosta, al netto delle sofferenze, sono cresciuti dello 0,6 per cento, rallentando rispetto alla fine del 2006 (4,6 per cento). Sulla dinamica dell’aggregato hanno influito la contrazione delle erogazioni ai settori delle amministrazioni pubbliche (-9,1 per cento) e delle società finanziarie e assicurative (-11,9 per cento) e soprattutto la riduzione dei prestiti alle imprese, riconducibile a un’operazione di natura straordinaria nel comparto energetico. A giugno 2007 i tassi di interesse sui prestiti a breve termine sono aumentati di 0,3 punti percentuali rispetto alla fine del 2006, portandosi all’8,0 per
cento; quelli sui prestiti a scadenza protratta sono cresciuti di 6 decimi di punto, attestandosi al 5,6 per cento. Nell’industria manifatturiera, dopo l’espansione registrata nel 2006 in linea con il miglioramento del quadro congiunturale, nel primo semestre del 2007 i finanziamenti hanno evidenziato una contrazione del 2,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le diminuzioni più rilevanti hanno interessato le branche dei prodotti alimentari e tabacco e delle macchine agricole e industriali. Per contro, le erogazioni al settore siderurgico, la cui incidenza sul totale dei prestiti all’industria è pari a circa il 47 per cento, sono cresciute del 12,5 per cento, pur se in rallentamento rispetto alla fine del 2006 (29,7 per cento).
Nei dodici mesi terminanti a giugno i finanziamenti alle imprese edili hanno accelerato (17,1 per cento contro il 13,8 di dicembre 2006); al calo dei prestiti oltre il breve termine destinati alle opere del genio civile si è contrapposto l’incremento dei crediti per la costruzione di abitazioni. I prestiti alle imprese dei servizi sono lievemente diminuiti: i finanziamenti alle imprese dei trasporti sono ulteriormente scesi mentre sono tornati ad aumentare quelli alle imprese del comparto alberghi e pubblici esercizi.
I finanziamenti a medio e a lungo termine per l’acquisto di macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto hanno evidenziato una flessione del 7,0 per cento (nel 2006 erano aumentati del 2,1 per cento). Nel primo semestre del 2007 i prestiti alle famiglie consumatrici hanno decelerato al 10,5 per cento, dal 16,3 per cento di dicembre 2006: il rallentamento ha interessato sia i mutui per l’acquisto di abitazioni (9,6 per cento contro il 17,0 di dicembre) sia i finanziamenti oltre il breve termine per l’acquisto di beni durevoli (6,3 per cento contro il 19,4 di dicembre).
È proseguito lo sviluppo del credito al consumo erogato dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco di cui all’art. 107 del TUB (rispettivamente 8,7 e 33,4 per cento).
I prestiti in sofferenza
Nei dodici mesi terminanti a giugno, il flusso di nuove sofferenze è stato pari allo 0,8 per cento dello stock di impieghi vivi di inizio periodo, valore lievemente superiore a quello del dicembre 2006 (0,7 per cento). A giugno 2007 il rapporto tra lo stock di crediti inesigibili e i prestiti totali è stato pari al 2,9 per cento (2,8 per cento alla fine del 2006); al miglioramento registrato nei settori dell’industria manifatturiera e delle costruzioni si è contrapposto il peggioramento nei servizi.
I finanziamenti concessi a clienti in temporanea difficoltà (incagli) in rapporto ai prestiti si sono ulteriormente ridotti, allo 0,7 per cento (0,9 per cento a dicembre 2006).
La raccolta bancaria e la gestione del risparmio
Alla fine del primo semestre del 2007 la raccolta bancaria nei confronti dei residenti in regione era 4 salita del 9,1 per cento, con una dinamica simile a quella mostrata alla fine dell’anno precente (9,3 per cento).
La raccolta bancaria presso le famiglie consumatrici è aumentata del 5,5 per cento, in rallentamento rispetto alla fine del 2006 (7,1 per cento): al forte incremento dei pronti contro termine si è contrapposto il rallentamento dei conti correnti e delle obbligazioni bancarie.
Lo stock di titoli detenuti in deposito presso il sistema bancario da clientela residente è aumentato del 6,0 per cento, in accelerazione rispetto alla fine del 2006 (4,5 per cento). In particolare, la raccolta indiretta delle famiglie consumatrici ha registrato una crescita del 5,3 per cento, dopo che nel 2006 era diminuita dell’1,0 per cento. Il risparmio delle famiglie valdostane si è prevalentemente indirizzato verso le obbligazioni e i titoli di Stato, mentre è proseguita la flessione delle quote di fondi comuni e delle azioni. Nel secondo trimestre dell’anno il tasso passivo sui conti correnti è stato pari all’1,5 per cento, in aumento di circa 25 punti base rispetto alla fine del 2006.
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
0 commenti:
Posta un commento