30 gennaio 2008

Industria valdostana, nel primo trimestre 2008 ritorna il pessimismo


Ospito per la prima volta sul mio blog l’indagine previsionale trimestrale che Confindustria Valle d’Aosta realizza da diversi anni grazie all’impegno del Direttore Edda Crosa e del suo staff. A mio avviso si tratta di una delle analisi economiche più utili ed obiettive realizzate nella nostra regione anche perché offre uno storico che altri studi non garantiscono. Senza dimenticare che in Valle avere a che fare con dati numerici in tempo reale è una vera rarità. Chi amministra dovrebbe poter contare continuamente su simili istantanee in modo da programmare le proprie strategie politiche con sempre maggiore efficacia ed efficienza.

PREMESSA
I dati dell’indagine previsionale relativa al primo trimestre 2008 si basano sulle risposte pervenute da un campione significativo di aziende del settore manifatturiero e dei servizi (30%).
L’indagine, fatta attraverso un questionario compilato direttamente dalle aziende, si riferisce alle previsioni dell’andamento della produzione, del portafoglio ordini, delle condizioni di mercato e specificatamente all’andamento delle potenzialità export delle aziende, nonché all’andamento dell’occupazione e degli investimenti.
Il campione può considerarsi significativo sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo, poiché rispecchia fedelmente la composizione del tessuto industriale della Valle d’Aosta e dell’assetto associativo.

RISULTATI DELL’INDAGINE
L’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2008 fa segnare una battuta d’arresto nel trend di lento ma graduale miglioramento del clima di aspettative che si era delineato nel corso del 2007 e che aveva visto una flessione generalizzata già nell’ultimo trimestre dello scorso anno. Le aspettative sulla produzione ritornano pessimistiche scendendo al di sotto dello zero, il quadro occupazionale si allinea all’andamento dello stesso periodo dello scorso anno e registra una flessione portandosi a livelli negativi, aumenta il ricorso alla CIG, si indeboliscono le attese per nuovi ordini, mentre migliorano le attese sui mercati esteri dove l’indicatore si porta nuovamente sopra lo zero. Restano positive le previsioni di nuovi investimenti. La competitività interna ed estera continua ad avere un andamento altalenante e nell’ultimo trimestre 2007 è cresciuta portandosi su valori positivi.
Le indicazioni dell’ultima indagine non definiscono una involuzione del quadro congiunturale, ma confermano piuttosto un protrarsi di una fase di incertezza che aveva già dato qualche segnale nell’ultimo trimestre.
In particolare sono i settori legati al mercato delle costruzioni (impiantisti, lapidei, prodotti per le costruzioni) che risentono maggiormente della situazione di criticità sia per quanto riguarda la produzione, sia per quanto riguarda gli ordini e l’occupazione.
Il clima delle aspettative rilevato dall’indagine riflette il quadro internazionale caratterizzato dall’economia americana che rischia la recessione, da un prezzo del petrolio in crescita e un cambio euro/dollaro penalizzante. A questo si aggiunge lo scenario nazionale dove le stime di crescita sono in ribasso rispetto al 2007.
Non si assiste ad una sostanziale diversificazione di andamento per classe dimensionale delle imprese. Gli investimenti e le prospettive di crescita riguardano prevalentemente le imprese che esportano e quelle di maggiori dimensioni.

Per quanto riguarda la produzione il 57% degli intervistati prevede un andamento costante (81% nel quarto trimestre 2007), il saldo ottimisti-pessimisti (-21,4) peggiora sia rispetto al livello del trimestre precedente (33 punti) sia rispetto ai periodi precedenti. Prevede una riduzione il 32 % degli intervistati. La percentuale degli ottimisti relativa alla produzione scende circa di 4 punti e passa dal 15,3% all’11%.

La media di utilizzo degli impianti scende quasi di un punto rispetto alla rilevazione precedente, riportandosi sugli stessi livelli del primo trimestre 2007.

Le previsioni degli ordini totali peggiorano rispetto al trimestre precedente di 7 punti (da –11,6 a – 18,5). Il 30% prevede una riduzione.
Migliorano invece le attese per gli ordini export dove il saldo registra un + 8 punti rispetto al trimestre precedente, anche se le attese restano inferiori a quelle dei periodi precedenti. Il 19% prevede nuovi ordini export. La riduzione è attesa dal 13% degli intervistati.
Muta la previsione del carnet ordini, dove aumenta la percentuale delle imprese che prevedono ordini inferiori al mese. Gli ordini inferiori ad un mese infatti aumentano rispetto al trimestre precedente di 8 punti (dal 15,3 al 23 %), le previsioni di ordini da uno a tre mesi scendono di 8 punti (dal 42,3 % al 34,6%). Restano sostanzialmente invariate le previsioni per le commesse superiori ai tre mesi. Le previsioni per il quarto trimestre sono in linea con quelle dello stesso periodo del 2007.

Nel periodo ottobre – dicembre sia la competitività interna rispetto ai concorrenti stranieri sia la competitività sui mercati internazionali è migliorata. Il 9% delle imprese segnala un miglioramento per quella estera e l’11,1% per quella interna. I dati sono in miglioramento sia rispetto al trimestre precedente, che avevano fatto registrare un saldo negativo, sia rispetto ai livelli dello stesso periodo dello scorso anno.

La quota di imprese che ha dei programmi di nuovi investimenti sale di oltre 15 punti rispetto al trimestre precedente e il dato è migliore rispetto ai tutti i periodi di rilevazione dell’anno 2007. La percentuale delle imprese che prevedono nuovi investimenti sale al 38,7%, contro il 19,2 dello stesso periodo dell’anno scorso e il 23,3% dell’ultimo trimestre. Di segno contrario le previsioni degli investimenti per sostituzioni che scendono di 15 punti rispetto all’ultimo trimestre e di 17 punti rispetto allo stesso periodo del 2007.

Il costo del credito bancario nell’ultimo trimestre, secondo il campione delle imprese intervistate, è aumentato per il 54,1% delle imprese. Sul versante finanziario si riduce lievemente la percentuale delle imprese che evidenziano ritardi negli incassi dei crediti commerciali entro i termini contrattuali, che passa dal 53,3% al 48,3%. E’ il settore delle imprese legato alle costruzioni che lamenta i maggiori ritardi, ma segnalano difficoltà anche le imprese di pulizia ed i metalmeccanici.
Le prospettive occupazionali risentono delle difficoltà produttive. Scende di 3 punti la percentuale degli intervistati che stima di mantenere l'occupazione agli stessi livelli del trimestre precedente che passa dall’80% al 77%. In aumento le previsioni relative alla riduzione del personale dipendente, il saldo ottimisti-pessimisti registra un –16,1 punti.

In aumento risultano anche le previsioni di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni nei prossimi mesi che interessano il 20% delle imprese (6,9% nell’ultimo trimestre 2007), l’80% degli intervistati non ritiene di dover ricorrere ad ammortizzatori sociali.

Il 68,1% degli intervistati prevede un aumento del costo delle materie prime (nel trimestre precedente la percentuale era del 65%).

Si mantiene alta la media delle imprese che ha necessità di manodopera qualificata e specializzata nelle aree amministrazione e finanza (60%), commerciale (70%), nell’area della produzione e della ricerca (92%) e nelle altre aree (83%).

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